Capitolo 59.

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Mi voltai e lo vidi. Era lì, ed era bellissimo:<< Ho provato a chiamarti, ma avevi il cellulare spento...>>
Io:<< Scusa, avevo bisogno di riposare un po'.>>
Luke:<< Hai parlato con Theo?>>
Io:<< Si, non è andata bene. Lui era lì con una ragazza. Stava sul letto e mi ha mandata via, ma sono salita e gli ho detto tutto, ma proprio tutto, senza lasciarlo parlare. E poi sono andata via. Mi sento una stupida...>>
Luke mi sorrise:<< Ti ho promesso che sarebbe andato tutto bene e così sarà. Fidati di me.>>
Lo abbracciai:<< Grazie. Se non ci fossi tu, non saprei cosa sarei ora. Aspetta... Come mai così elegante?>>
Luke:<< Ti porto a cena fuori, vestiti. Te lo sei meritato.>>
Io:<< Ma che ore sono?>>
Luke:<< Sono le otto.>>
Io:<< Ah. Allora mi vesto e scendo.>>
Luke:<< Ti aspetto giù, in salotto.>>
Scese. Mi lavai. Poi andai in crisi:<< E ora cosa mi metto?>>
Non avevo molti vestiti eleganti. Se lui era elegante, dovevo esserlo anch'io.
Aprii l'armadio. Presi tutti i vestiti eleganti che avevo. Erano davvero orribili. Papà venne in camera mia con una scatola bellissima.

 Papà venne in camera mia con una scatola bellissima

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Papà:<< Dovevo dartelo prima, ma non ho avuto modo. Questo è per te.>>
Io:<< Cos'è?>>
Papà mi porse la scatola:<< Aprilo!>>
La aprii. Dentro c'era un vestito nero, lungo, ed era bellissimo. Aveva una scollatura che faceva girare la testa, ed uno spacco che dio... Era stupendo, davvero.

Lo abbracciai:<< Grazie

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Lo abbracciai:<< Grazie. È bellissimo. Non ho parole, davvero...>>
Papà:<< Mettilo ed esci con Luke. Divertitevi stasera, e sii felice per una volta. Lo meriti.>>
Mi diede un bacio sulla fronte ed uscì.
Mi vestii e mi truccai. Cavolo con quel vestito sembravo davvero bellissima. Scesi. Luke era lì che mi aspettava. Appena mi vide sembrava sbalordito. Mi sorrise:<< Sei bellissima.>>
Arrossii:<< Oh, grazie.>>
Mi porse la mano:<< Andiamo?>>
Io:<< Si, andiamo.>>
Salutai mamma e papà ed uscimmo. Luke mi aprì la portiera della macchina e mi fece salire, poi salì e partimmo.
Ero così ansiosa di scoprire dove mi portava:<< Dove andiamo?>>
Luke:<< È una sorpresa, ma lo scoprirai presto.>>
Stavamo viaggiando da almeno mezz'ora. Improvvisamente si fermò con la macchia:<< Aspetta!>>
Scese e mi aprì la portiera della macchina:<< Siamo arrivati?>>
Luke:<< Si, vieni con me.>>
Scesi e mi prese la mano.
Il posto era bellissimo, davvero. Ero senza parole.
Hai presente quando nei film fanno vedere quei ristoranti di lusso, che quasi sembrano ville, con la fontana all'entrata? Ecco non era così, ma dava lo stesso effetto quando lo si vedeva. Era semplicemente un ristorante bellissimo che affacciava sul mare.
Entrammo ed il signore ci indicò i nostri tavoli. Luke da vero gentiluomo mi spostò la sedia e mi fece sedere, poi si sedette anche lui.
Fu una delle serate più belle della mia vita. Restammo lì a mangiare, a parlare e a ridere, ma ridere davvero. Finita la cena facemmo una passeggiata sulla spiaggia.
Mi feci seria:<< Perché mi hai portato a cena fuori?>>
Luke:<< Avevo voglia di farlo. Poi dato che non mi avevi chiamato sapevo che qualcosa non era andato bene, così, da bravo amico, ho provato a renderti felice, almeno per una sera.>>
Io:<< E ci sei riuscito. Sei davvero fantastico!>>
Lo abbracciai. Non volevo più staccarmi da quell'abbraccio, ma dovevo.
Luke:<< Ti va se restiamo un po' qui, seduti, a guardare le stelle? O vuoi che ti porti da qualche altra parte?>>
Io:<< Qui va bene.>>
Gli sorrisi e lui a sua volta mi sorrise.
Restammo in silenzio. Luke continuava a guardare l'orologio.
Io:<< Qualcosa non va?>>
Improvvisamente sembrava fosse diventato nervoso:<< Forse ho fatto qualcosa che non dovevo, ma l'ho fatto per te, okay? Promettimi che, nonostante tutto, tu non mi odierai.>>
Io:<< Cos'hai fatto?>>
Luke:<< Ti prego, promettimelo.>>
Ero titubante:<< Te lo prometto.>>
Luke:<< Mi ha chiamato Theo. Dovrebbe arrivare a minuti. Voleva parlarti e dato che so che volevi una risposta, gli ho detto di venire dopo la cena, perché volevo passare del tempo con te.>>
Arrivò Theo. Aveva dei fiori.

Ci alzammo

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Ci alzammo.
Theo:<< Alyson, sei... Sei bellissima. Ciao Luke, grazie per avermi dato modo di incontrarla.>>
Mi diede i fiori. Ed erano bellissimi.
Luke:<< Nulla. Ci vediamo dopo Aly.>>
Stava per andare via, ma lo fermai per un braccio:<< No. Tu resti! Non ho voluto che mi accompagnassi perché pensavo di essere forte, ma non lo sono. Quindi resta con me questa volta.>>
Luke rimase e ci sedemmo tutti e tre sulla sabbia. Theo sembrava a disagio, ma poi si decise a parlare:<< Ecco, io ho sbagliato, lo so. Ma... Ma ero arrabbiato con te. Tu non ti facevi sentire da quel giorno, e mi avevi lasciato solo lì. Ho chiamato lei, la ragazza che hai visto. Lei è una mia amica, la conosco dal liceo, non so se la ricordi... Spesso usciva con me e con tuo fratello. Comunque lei era lì per consolarmi e poi tu hai chiamato, ma io ero fuori e ha risposto lei. Non so cos'hai pensato, ma non mi hai parlato ed io ero stanco di questo. Quando sei venuta a casa, non me lo aspettavo giuro. A lei serviva una casa, per questo sta da me ora.>>
Io:<< Si, ma non spiega il perché tu fossi lì sul letto senza la maglia, ad aspettarla...>>
Theo:<< Lasciami finire! Sai che l'uomo a volte ha un bisogno e lei era lì ed io non sapevo che tu fossi venuta...>>
Lo interruppi:<< E te la sei scopata.>>
Theo:<< Si, ma non puoi arrabbiarti, perché io e te non stiamo insieme.>>
Luke mi strinse la mano.
Io:<< Hai ragione, io non ho alcun diritto ad essere gelosa o arrabbiata con te. Ma ho diritto a volere che tu sparisca dalla mia vita e che la smetta di cercarmi. Mi sono sentita sola per così tanto tempo... Ma poi sei tornato tu e mi hai fatto sentire "viva" in un certo senso. Lo ammetto ho avuto paura, ma chi non ne avrebbe? Ti amo e la sola idea di perderti mi uccide, ma la sola idea di fidanzarmi con te mi fa altrettanto male. Io non so se riuscirei a stare con te. Io non so se stare con te mi faccia bene o se mi faccia più male che bene. Io non voglio tornare a quel periodo, non voglio sentirmi male come quando mi sono sentita alla morte di Jaick. Io qui ho Luke che c'è sempre, anche se l'ho capito tardi, e per questo volevo scusarmi, ma io sto bene qui. Sì è vero, lui mi ricorda Chris, ma Chris non mi fa male quanto me ne fa Jaick. Chris non era importante come lui, come te...>>
Theo:<< Tu lo sai che io non farei mai nulla che ti faccia del male. E anch'io ho paura. Ho così tanta paura di tornare a quel giorno. Cristo! Io quel giorno ero con lui e gli ho promesso di prendermi cura di te, di proteggerti... Ma ho paura di non riuscirci. Io ho paura che... Che Jaick mi odi...>>
Io:<< Lui non ti odia.>>
Theo:<< Lui non odiava mai nessuno. Era proprio come te... Volevo solo scusarmi per come mi sono comportato. Ora ti lascio alla tua serata con Luke. E... E sei davvero stupenda con quel vestito, anche se per me sei sempre stupenda.>>
Si alzò ed io mi alzai con lui:<< Vai via?>>
Theo:<< Si. Non posso stare con te, ti farebbe troppo male, e questo lo sappiamo sia tu, che io. Ma voglio che tu ricordi sempre che io ti amo, più di quanto si possa dire...>>
Mi avvicinai a lui:<< Forse non dovrei, lo so, ma se deve finire qui, almeno non voglio avere nessun rimpianto, anche se un rimpianto lo avrò sempre. Poi magari potresti cambiare idea.>>
Lo baciai. Non avrei mai dimenticato i suoi baci. Fu un bacio che dio... Come lo spiego? Mi fece tornare a vivere, anche solo per un'istante.

Theo:<< Ciao piccola

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Theo:<< Ciao piccola.>>
Andò via ed io restai lì con Luke. Non piansi. Ma gli occhi mi bruciavano così tanto...
Luke:<< Stai bene?>>
Io:<< È andato via anche lui...>>
Restammo tutta la notte lì a guardare le stelle e il mare, senza dire una parola. Non avevano senso le parole.

Storia di due angeli.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora