Capitolo 54.

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Dopo una settimana eravamo di nuovo lì tutti e tre, pronti per un nuovo giorno di scuola. Fu una giornata tranquilla.

All'uscita da scuola c'era Theo, in piedi, accanto al cancello ad aspettarmi. Mi avvicinai a lui, era sempre così bello...
Io:<< Cosa ci fai qui?>>
Theo:<< Ho trovato la lettera...>>
Mi mostrò il foglio.
Io:<< Quale lettera?>>
Theo mi da il foglio:<< Questa lettera!>>
La aprii. Io sapevo di cosa stava parlando ma non volevo farglielo vedere...

"Caro Theo,
Grazie. Grazie perché riesci sempre a tirarmi su di morale, a regalarmi un sorriso. Mi serviva vederti, mi serviva davvero tanto...
So che non te lo dimostro, so che sono acida, scostante, a volte bambina... Ma a TE CI TENGO. Sei capace di portarmi fuori da questo buio che si sta impossessando di me... Non voglio perderti. Ho una fottuta paura di perderti... Ti prego, non lasciarmi... Almeno tu non lasciarmi...

-Aly."

Theo:<< Ora ricordi che lettera?>>
Io:<< Si.>>
Abbassai lo sguardo.
Luke e Drew si avvicinarono a noi.
Drew:<< Chi è lui?>>
Io:<< Lui è Theo. Loro sono Luke e Drew.>>
Luke:<< Finalmente ti conosco. Aly mi ha parlato molto di te.>>
Theo:<< Anche a me ha parlato molto di te.>>
Drew:<< Tu saresti una sorta di fratello maggiore?>>
Theo mi guardò poi rispose:<< Sono il migliore amico di suo fratello e spesso vengo a trovarla, per assicurarmi che stia bene.>>
Luke:<< È stato un piacere conoscerti. Io Drew dobbiamo andare a fare una cosa. Ci vediamo dopo Aly. Ciao Theo.>>
Luke fece segno a Drew:<< Ma non è...>>
Luke lo prese per il braccio e lo portò via.

Restammo di nuovo io e Theo da soli.
Io:<< Tra poco ho una seduta, dovrei andare...>>
Theo:<< Aspetta! Mi piacerebbe accompagnarti. Posso?>>
Io:<< D'accordo.>>
Restammo in silenzio. L'uno accanto all'altra, ma distanti, non fisicamente...
Theo:<< Ti va di parlarmi della lettera?>>
Io:<< Cosa dovrei dirti?>>
Theo:<< Perché mi hai scritto quella lettera?>>
Io:<< Perché in cuor mio sapevo che stavi per andare via, come tutti gli altri. Ormai non faccio che perdere persone importanti, non faccio che rovinare tutto...>>
Theo si fermò, prese il mio viso, bagnato dalle lacrime, tra le sue mani e disse:<< Ehi io non sono andato via. Io avevo solo bisogno di un po' di tempo. Non voglio che tu pensi che io sono andato via.>>
Io:<< Allora perché te ne sei andato?>>
Abbassò lo sguardo:<< Ho paura... Ho paura di ciò che provo per te. Ho paura di perdere la testa per te e impazzire. Per me amarti è un suicidio.>>
Io:<< Allora non farlo, non amarmi...>>
Theo:<< Non posso non amarti. Tu sei così... Sei così tutto ciò di cui ho bisogno per vivere...>>
Non sapevo cosa dire così restai in silenzio a guardare i suoi occhi verdi. Ci stavamo guardando negli occhi da circa cinque minuti, quando improvvisamente mi squillò il cellulare.
Io:<< Scusa devo rispondere. -Mi lasciò il viso, che era ancora tra le sue mani...- Pronto?>>
Ed:<< Aly sei in ritardo. Sbrigati!>>
Io:<< Si sto giù ora salgo.>>
Riagganciò.
Theo:<< Dobbiamo andare?>>
Io:<< Si. Andiamo.>>
Andammo nello studio di Ed. Theo rimase nella sala d'attesa ed io raggiunsi Ed.
Ed:<< Si vede da un miglio lontano che hai bisogno di piangere. Forza sfogati!>>
Io:<< Non posso. Perché mi ripeto che forse se non piango, non sento più niente.>>
Ed:<< E come credi di poter fuggire da ciò che è dentro la tua testa?>>
Io:<< Non lo so..>>
Ed:<< Non puoi.>>
Io:<< Ma non è quello il mio obbiettivo...>>
Ed:<< E qual è il tuo obbiettivo?>>
Io:<< il mio obbiettivo è farmi del male fino a non sentire più dolore. Ora devo andare, scusa.>>
Andai via. Solitamente era lui che andava via, ma stavolta lo feci io.
Presi Theo ed andammo nel posto di Chris.

Storia di due angeli.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora