Pensai, pensai molto e Daniel aveva ragione forse. Era passato un altro giorno ed io ero sempre più confusa. Finalmente sabato. Niente scuola. Luke venne a casa. Ormai non c'era nemmeno bisogno che suonasse, aveva la copia delle chiavi di casa e mi raggiunse in camera:<< Buongiorno.>>
Io:<< Buongiorno.>>
Mi diede un bacio e lì mi accorsi che forse stavo sbagliando...
Luke:<< A cosa stai pensando?>>
Io:<< Stavo pensando a... a te.>>
Luke:<< A me?>>
Io:<< Si, pensavo a te...>>
Luke:<< Ah, okay.>>
Pensai e lo guardai dubbiosa:<< Posso farti una domanda?>>
Luke:<< Si, se la smetti di guardarmi così.>>
Smisi:<< Sii sincero! Come hai imparato ad essere così bravo a letto?>>
Luke:<< Se ti dico una cosa prometti di non ridere?>>
Io:<< Quando una persona fa questa domanda vuol dire che sta per dire qualcosa che fa ridere o qualcosa di imbarazzante, ma prometto che ci proverò.>>
Luke arrossii:<< Tu sei la mia prima volta.>>
Io:<< COOSA? Impossibile! Mi stai prendendo in giro... non può essere...>>
Luke:<< Perché?>>
Io:<< Sei troppo bravo per essere la tua prima volta. Cioè si, all'inizio eri un po' impacciato, ma cazzo sei stato fantastico. Io non ci credo.>>
Ero davvero sbalordita.
Luke rise:<< Non so se mi stai prendendo in giro o se stai dicendo la verità...>>>
Io:<< Sono sincera, davvero.>>
Luke:<< Allora lo prendo come complimento. Quindi hai voglia di divertirti un po'?>>
Mi guardò con uno sguardo malizioso ma sexy e provocante. Non potevo resistergli, ma a questo punto non sapevo più se accettare. Alla fine accettai e lo facemmo e stavolta fu anche meglio delle altre volte.
Quando finimmo si sdraiò accanto a me e ci addormentammo. Fummo svegliati dal suo cellulare. Luke rispose. Sembrava preoccupato.
Appena riagganciò gli chiesi preoccupata:<< Cosa succede?>>
Luke si alzò e mentre si vestiva mi rispose:<< Nonna è caduta mentre provava a prendere dei biscotti su una mensola troppo alta. Io dovevo stare con lei oggi. Me lo aveva chiesto, ma io l'ho dimenticato. Mi sento così stupido...>>
Io:<< Non è colpa tua. Ma si è fatta male?>>
Luke:<< No, niente di ché, ma è anziana e la caduta l'ha presa. Vado da lei a controllare se sta bene. Ti chiamo dopo.>>
Io:<< Non posso venire?>>
Luke:<< Sarebbe meglio se andassi solo io, scusa ma è un momento delicato e vorrei stare da solo con lei.>>
Io:<< Si, non preoccuparti. Fammi sapere come sta. A dopo.>>
Non mi diede neanche un bacio e per un po' mi sentii quasi usata...
Passarono ore prima che mi chiamasse e mi facesse sapere qualcosa. Finalmente mi chiamò:<< Pronto?>>
Luke:<< Aly, va tutto bene?>>
Io:<< A me si, tua nonna come sta?>>
Luke:<< Sta bene, ora sta bene. Per stasera preferirei restare con la nonna, mica ti dispiace?>>
Un po' mi dispiaceva, ma non potevo dirglielo, così gli mentii:<< No, resta con lei, non preoccuparti. Io non avevo nemmeno intenzione di uscire.>>
Luke:<< Grazie. Ci vediamo domani.>>
Io:<< A domani.>>
Cavolo ora ero sola. Mi sentivo così sola e triste...
Mi vestii ed andai da Jaick. C'era Theo ed io, infondo, speravo di incontrarlo.
Non mi aveva ancora vista:<< Ciao Theo...>>
Si voltò verso di me:<< Ciao Alyson...>>
Io:<< Posso sedermi?>>
Theo si alzò:<< Si, io stavo andando via.>>
Stava andando via, ma io non avevo voglia di rimanere sola così lo afferrai per il polso:<< Aspetta!>>
Restammo in silenzio e fermi per un po', poi lui finalmente parlò:<< Cosa vuoi?>>
Gli lasciai il polso:<< N...no, nulla.>
Abbassai il viso, mi voltai e mi sedetti. Theo stava andando via. Sentii i suoi passi allontanarsi, ma improvvisamente si fermò e tornò indietro:<< Su dai, parla.>>
Io:<< Sento che sto sbagliando tutto con tutti...>>
Theo:<< Penso che tu possa rimediare, sempre se lo vuoi...>>
Io:<< Io ci provo, ma... ma non ci riesco. Mi dispiace per come ti ho trattato in questo periodo.>>
Theo:<< Vedi che ci riesci? Con me hai già aggiustato le cose. Vieni qui!>>
Theo allargò le braccia ed io entrai letteralmente nel suo abbraccio. Quanto mi è mancato...
Io:<< Perché sei così dolce e gentile con me oggi?>>
Theo:<< Perché vederti star male mi distrugge.>>
Io:<< Ma io sto bene, non devi preoccuparti per me.>>
Theo:<< Ahh piccola, ancora non capisci? Tu sei parte di me e se stai male io lo capirò sempre, non importa quanto tu menta.>>
Io:<< Sei uno stupido lo sai?>>
Theo:<< Non smetterò di amarti, e se amarti mi rende stupido, bene allora sarò felice di essere stupido!>>
Io:<< Oh, Theo...>>
Theo si alzò:<< Dai andiamo!>>
Mi alzai con lui:<< Dove?>>
Theo mi sorrise:<< Ti porto a casa mia, sarai affamata. Non preoccuparti poi ti riporto a casa...>>
Io:<< D'accordo.>>
Andammo a casa sua. Era davvero molto ordinata, mentre la mia era un caos...
Theo:<< A cosa stai pensando?>>
Io:<< Che hai una casa davvero molto ordinata, la mia a confronto sembra un campo di battaglia...>>
Theo:<< Sono quasi sempre fuori per lavoro e quando non lavoro passo il tempo da Jaick, quindi non ho tempo per creare disordine. Vieni siediti che preparo qualcosa, cosa ti piacerebbe mangiare?>>
Io:<< Vorrei le patatine fritte, per favore.>>
Theo:<< Come immaginavo.>>
Mi preparò le patatine e le mangiammo. Finito di mangiare ci sedemmo sul divano.
Theo vide l'ora:<< Dovrei accompagnarti, altrimenti si fa troppo tardi e tu domani hai scuola.>>
Stavo cercando le parole per dirglielo, ma avevo quasi paura che mi dicesse di no. Mi decisi a parlare:<< Non è che posso restare a dormire qui?>>
Sembrava stupito:<< Qui? A casa mia? E con la scuola come fai?>>
Io:<< Non ho scuola domani, ma ho capito che forse ti ho chiesto troppo. Meglio se vado...>>
Mi alzai, presi le mie cose ed uscii fuori da casa sua. Pioveva. Theo mi raggiunse:<< Aspetta!>>
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Storia di due angeli.
RandomMi chiamo Alyson, sono una ragazza di 16 anni che si trasferisce in Georgia, lasciandosi alle spalle un passato brutto, quasi oscuro... Conoscerò un ragazzo, Christopher, alla quale mi legherò tantissimo. M'innamorerò, forse... Sarò mai capace di am...