Capitolo 21.

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Erano lì che venivano contro di me.
Chris:<< Buongiorno.>>
Io:<< Buongiorno.>>
Chris:<< Luke non c'è?>>
Io:<< Dovrebbe arrivare a momenti, perché?>>
Chris:<< Dovrei accompagnare Abby a lezione e non vorrei lasciarti sola.>>
Io:<< Vai pure. Non importa. Tanto Luke arriva a momenti.>>
In pratica Abby aveva cambiato classe da quando si era lasciata con Chris, perché non ce la faceva a vederlo.
Chris:<< Sicura?>>
Io:<< Si, vai pure.>>
Andò via con lei. Né un bacio, né un abbraccio. Nulla. Era tornato ad essere freddo. E Luke non veniva. Lo chiamai. Non rispose. Ero rimasta sola, come sempre. Andai in classe e mi sedetti al mio solito posto ma Chris no. Si sedette da solo.
Finite le lezioni tornai al mio armadietto, c'era Daniel:<< Oggi non verrà Luke a salvarti.>>
Io:<< Sai per caso perché non risponde e perché non è venuto?>>
Daniel:<< Ho preferito non averlo tra i piedi oggi, almeno riesco a finire il mio lavoro...>>
Io:<< Cosa gli hai fatto?>>
Daniel:<< Dovrebbe preoccuparti di più ciò che sto per fare ora a te.>>
Mi sbatte contro l'armadietto.
Io:<< Devi lasciarlo fuori da tutto questo. Lui non c'entra. Cazzo è tuo cugino. Fai proprio schifo.>>
Daniel:<< E tu che ne sai che faccio schifo? Mi conosci?>>
Io:<< Hai ragione, non ti conosco, ma se fai del male a tuo cugino e ad una ragazza fai schifo a prescindere da se ti conosco oppure no. Io sto dicendo solo quello che vedo.>>
Daniel:<< Ma stai zitta puttana.>>
Mi diede un pugno al viso. Mi rialzai.
Io:<< Puoi chiamarmi come vuoi e puoi darmi tutti i pugni che vuoi, io sarò sempre meglio di te. E sai perché? Perché io, nonostante tutto ciò che mi hai fatto, non ti odio. Arrivati qui provo soltanto tanta pena per te. Pena per colui che non ricevendo amore dagli altri semina odio ovunque vada. Anche se faccio schifo come dici tu, io sarò sempre meglio di te.>>
Daniel:<< Devi stare zitta.>>
Mi diede un altro pugno. Provai a rialzarmi:<< Meglio per te se resti lì.>>
Io:<< Non posso. Devo andare da Luke. Devo vedere come sta.>>
Daniel:<< Non ti sei ancora arresa? Che t'importa di lui? Del resto lui era colui che ti faceva del male prima di me.>>
Io:<< Lui è davvero una persona fantastica. C'è sempre stato quando ho avuto bisogno di lui. Ha sempre trovato parole per farmi stare meglio. Ha sempre provato a farmi tornare il sorriso. È una bellissima persona ed è molto meglio di tutti voi che siete qui. Lui ha avuto il coraggio di cambiare e di accettare se stesso. Lui ha avuto la forza di andare avanti, nonostante tutto. E a me importa perché ci tengo a lui. Ora lasciatemi andare.>>
Mi alzai. Nessuno parlò. Andai da lui.
Appena arrivai a casa sua bussai, sua nonna mi aprì:<< Cosa ci fai qui?>>
Io:<< Stavo cercando Luke.>>
Elinor:<< Non è qui.>>
Io:<< Va bene, grazie. Arrivederci.>>
E andai via. Andai dove ci vedevamo prima. Era aperto. Entrai. Era lì seduto su una panchina.
Io:<< Stai bene?>>
Luke:<< No, non sto bene. Mio cugino mi ha picchiato. Capisci? Mio cugino... Non lo avrebbe mai fatto.>>
Io:<< È solo uno stupido.>>
Luke:<< No, lo stupido sono io. Io ho pensato che le cose sarebbero andate bene, anche se fossi stato gentile con te. Ma non è stato così. Da quando ti ho conosciuto le cose non hanno fatto che peggiorare. I miei amici non mi parlano più. A scuola vengo quasi picchiato. Nessuno mi rispetta più, tutti pretendono di essere miei amici. Mio cugino mi picchia e mi odia...>>
Stava scaricando la colpa su di me. Era sempre colpa mia.
Io:<< Scusa. Tutto questo non era mia intenzione. Io... Io volevo solo che tu fossi te stesso per mostrare a tutti che bella persona sei. Ma a quanto pare non era questo quello che volevi.>>
Luke:<< Vorrei stare solo. Puoi andare via?>>
Io:<< Va bene. Sai dove trovarmi se hai bisogno di qualcosa.>>
Andai via. Che stupida che sono stata a credere che Luke volesse essere mio amico.
Andai a casa di Chris. Suo padre mi disse che c'era Abby e che stavano studiando, ma io avevo bisogno di parlare con lui. Andai in camera sua. Li trovai sotto le coperte. Stavano... Beh sì insomma si è capito...
Andai via di corsa. Ero rimasta sola come al solito. Stava succedendo di nuovo. Ormai ero ferma fuori casa di Chris che quasi non respiravo. Era la seconda volta che mi veniva un attacco del genere. La prima fu l'anno scorso, al mio compleanno. Non sapevo cosa fare. Rimasi lì, quasi sull'orlo di svenire. Arrivò Chris. Mi mise una mano sul petto, mi alzò il viso e guardandomi negli occhi mi disse:<< Calmati. Respira con me. Inspira. Espira. Brava così. Con calma. Andrà tutto bene. Ci sono io qui.>>
Asciugò le lacrime sul mio viso.
Mi calmai. Mi alzai.
Io:<< Scusa, devo andare. Non voglio disturbare ancora. E scusa se ti ho disturbato.>>
Stavo per andar via, Chris mi prende il polso, mi trascina a sé e mi abbraccia:<< Tu non vai da nessuna parte. Ora entriamo insieme, prendo la mia roba, andiamo nel mio posto e parliamo, okay? Però anche tu devi parlare. Okay.>>
Annuii. Entrammo ed andammo in camera sua.
Abby:<< Cos'è successo? Perché sei corso via così?>>
Chris:<< La mia piccola aveva bisogno di me.>>
Si voltò a guardarmi e gli sorrisi.
Abby:<< Io sono la tua piccola.>>
Chris:<< Mi dispiace ma la mia piccola è Aly. Tu sei la mia ragazza.>>
Quant'avrei voluto essere io la sua ragazza.
Abby:<< Ma solo io dovrei essere tua. Tutte le altre sono nulla.>>
Chris:<< Se vuoi stare con me devi accettare il fatto che stavolta non la lascio, per nessuna ragione al mondo. Lei è la Mia piccola lo ripeto, ora puoi dire quello che vuoi, ma lei mi appartiene. La conosco meglio di chiunque altro.>>
Abby:<< Basta che non ti porti via da me.>>
Chris:<< Lei non è il tipo che fa queste cose. Lei mette il bene degli altri avanti al suo. È questo quello che amo di lei...>>
Oddio ha detto che mi ama. Aspetta non saltiamo a conclusioni affrettate.
Abby:<< Quindi la ami? È questo che stai dicendo?>>
Chris:<< Ma no, le voglio bene, la adoro ma no. Era... un modo di dire.>>
Ecco appunto.
Abby andò via e noi andammo nel suo posto.
Chris:<< Allora? Cos'è successo?>>
Io:<< Luke... Ecco... Luke mi ha incolpato per ciò che è successo stamattina.>>
Chris:<< Cos'è successo stamattina?>>
Io:<< In pratica Daniel mi viene vicino e mi picchia come al solito dicendomi che era solo colpa mia se aveva picchiato Luke ed io provo a difenderlo e a difendermi, una volta che riesco a liberarmi corro da lui. Mi dice che è da quando ha fatto il gentile con me che le cose gli vanno male, come se fosse colpa mia...>>
Chris:<< Piccola... Vieni qui. Non ascoltarlo, era ferito e ha dato la colpa a te, ma non è colpa tua. Appena si accorgerà di cos'ha detto verrà a parlarti, vedrai.>>
Io:<< Mi sento così inutile. Nessuno ha bisogno di me per stare bene...>>
Chris:<< Io ho bisogno di te per stare bene.>>
Io:<< Tu hai Abby ora. Io non sono più poi così importante.>>
Chris:<< Questa è l'ultima volta che te lo ripeto: tu per me sarai sempre la persona più importante, qualsiasi cosa accada e comunque vada tu starai sempre al primo posto per me.>>
Io:<< Si, ma... Ma non avremo più quel rapporto di prima dove io vengo a dormire da te quando ne ho bisogno. Non potremo più dormire abbracciati. Non potrò più saltarti addosso quando sono stanca. Questo è il punto. Ora tu appartieni ad un'altra ragazza e mi sta bene se a te fa stare bene, solo che tutto questo mi manca da morire...>>
Chris:<< Facciamo una cosa: questa sera vengo a dormire a casa tua, come facevamo prima, però Abby non deve sapere nulla.>>
Io:<< Non voglio che menti alla tua ragazza a causa mia. Non preoccuparti, non importa.>>
Chris:<< Tu dici sempre "non preoccuparti, non importa." Ma invece importa eccome. A me importa, non posso non preoccuparmi per te. Capisci?>>
Io:<< Il fatto è che ogni volta che mi affeziono a qualcuno questo qualcuno finisce per odiarmi e non so cosa c'è che non va in me. Forse sono io che non vado...>>
Chris:<< Ti riferisci a Matt?>>
Io:<< A Matt, a Luke, a te...>>
Chris:<< Io non ti odio. Io non ti ho mai odiato.>>
Non risposi. Non sapevo cosa dire. Restammo lì per un po' senza parlare.
Improvvisamente vidi che mi stava fissando.
Io:<< Perché continui a fissarmi?>>
Chris:<< Perché sei bella.>>
Io:<< La smetti di dirmi che sono bella? Non sono bella, vuoi capirlo?>>
Chris:<< Amo il fatto che non credi di essere bella, così mi offri una scusa per ripetertelo sempre.>>
Io:<< Ma la smetti di fare così?>>
Chris:<< Così come?>>
Io:<< Così che mi fai credere di essere bella, poi vado a guardarmi allo specchio e non è così. Devi smetterla di mettermi strane idee in testa.>>
Chris:<< Molti ragazzi combatterebbero per averti.>>
Io:<< Per me non ha mai combattuto nessuno...>>
Chris:<< Allora combatterò io per te.>>
Io:<< Non puoi farlo. Tu hai Abby.>>
Non ebbe tempo per rispondermi che mi squillò il cellulare, era Luke.
Io:<< Pronto?>>
Luke:<< Possiamo vederci? Dovrei parlarti.>>
Io:<< Certo. Solito posto?>>
Luke:<< Si, grazie.>>
Riagganciò.
Io:<< Era Luke, vuole parlarmi. Dovrei andare.>>
Chris:<< Vedi che avevo ragione? Andiamo ti accompagno.>>
E mi accompagnò.

Storia di due angeli.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora