Capitolo 10 pt. 2

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Secondo giorno in Florida.
Mi alzai dal letto e andai alla mia vecchia scuola, per rivedere i vecchi "compagni". Rividi tutti, ma nessuno vide me. Nessuno si degnò di venirmi vicino e salutarmi, nessuno tranne lui, il bullo della scuola.
Matt:<< Ehi ma tu sei Alyson Miller. Cosa ci fai qui?>>
Io:<< Sono venuta a prendere le ultime cose, vado definitivamente via da qui.>>
Matt:<< Non puoi andare via senza che ti saluti come si deve.>>
Mi diede un pugno nello stomaco, poi uno sul viso, poi mi spinse a terra e mi diede i calci ed io ancora lì, a terra. Quando mi rialzai mi spinse di nuovo giù. Non riuscivo più a rialzarmi. Mi lasciò stare quando il migliore amico di mio fratello venne e mi aiutò a rialzarmi.
Theo:<< Lasciala stare. Vieni Aly, andiamo via.>>
Mi portò dove di solito passavano il tempo lui e mio fratello. Ero follemente innamorata di Theo, ma dopo la morte di Jaick mi era quasi impossibile vederlo. Lo evitavo quanto più potevo. Mi ricordava troppo Jaick e ci stavo troppo male.
Theo:<< Da quanto tempo non ti vedevo. Sei cresciuta parecchio dall'ultima volta che ti ho vista. Sei sempre più bella. Ah l'hai trovata?>>
Io:<< Cosa?>>
Theo:<< La collana. Ricordo che mandò me a comprarla. Mi disse "Prendile la collana più bella. Tu la conosci molto meglio di me. Voglio che questa collana la rispecchi molto. Mi fido di te." Appena vidi la coroncina pensai a te. La principessa più bella di questo mondo. La mia principessa. Perché sei andata via?>>
Io:<< Avevo bisogno di andare via da qui. Non potevo più continuare a stare qui. Mi faceva troppo male.>>
Theo:<< Ho saputo da poco che la sera uscivi e ti ubriacavi, che ti facevi del male, che fumavi e che tornavi a casa alle quattro di mattina. Ho saputo anche che i tuoi genitori se la prendevano con te per la morte di Jaick. E mi sento una merda per non esserci stato.>>
Io:<< Non preoccuparti. Sto meglio ora. Non mi ubriaco, non torno a casa alle quattro e non mi faccio più del male. E non è stata colpa tua. So che sei stato male anche tu.>>
Theo:<< Dio piccola mi sei mancata da morire.>>
Mi abbracciò. Mi mancavano i suoi abbracci, ma non erano paragonabili a quelli di Chris. Gli abbracci di Chris erano tutta un'altra cosa.
Passammo tutto il giorno insieme a parlare. Poi andai via, dovevo andare da mio padre a prendere le ultime cose che erano rimaste da lui. Arrivai di nuovo avanti a quella casa che ormai non mi faceva più nessun effetto. Quella non era più casa mia.
Entrai. C'era la sua nuova fidanzata.
Lei:<< Tu devi essere Alyson. Io sono la ragazza di tuo padre.>>
Non le diedi retta. E andai a prendere la roba che dovevo prendere.
Lei:<< Devi portare rispetto. Non puoi ignorarmi. Questa è pur sempre casa mia e devi portare rispetto per la ragazza di tuo padre.>>
Io:<< Senti non fraintendermi ma non m'importa un cazzo di te. Per me vali meno di zero, dato che non ci vedremo mai più e che non sei parte della mia famiglia non ho interesse nel conoscerti.>>
Andò via. Passai avanti alla camera di Jaick e vidi la bambina, era strano che lei avesse già partorito. Erano passati solo sette mesi dalla morte di Jaick.
Io:<< Devo farti una domanda. Devi essere sincera però.>>
Lei:<< Dimmi pure.>>
Io:<< Da quanto tempo stai con mio padre?>>
Lei:<< Saranno dieci mesi.>>
Cazzo. Quel coglione si scopava questa troia mentre mio fratello era in ospedale.
Andai via. Non sarei mai più tornata in quella casa con quelle orribili persone.

Nel frattempo in Georgia.
Abby:<< Ehi Chris salti la scuola?>>
Chris:<< Si. Non mi piace stare lì senza di lei.>>
Abby:<< Dove vai?>>
Chris:<< In un posto che non ti dirò.>>
Abby:<< Ah un posto segreto eh?>>
Chris:<< Si, quindi lasciami stare.>>
Andò via, ma lei lo seguì.
Abby:<< Vengo anch'io.>>
Chris:<< Fai quello che vuoi non m'importa.>>
Salì su uno scoglio, come suo solito e lei lo seguì ma stava per cadere e lui la prende. Si guardarono negli occhi e lei lo baciò ma lui la fermò.
Chris decise di non raccontare nulla ad Aly.
Abby:<< Stai pensando a quanto ti sia piaciuto il mio bacio?>>
Chris non rispose.
Abby:<< Ora sei arrabbiato con me?>>
Chris:<< Sì, non saresti dovuta venire qui. Qui ci porto solo le persone speciali.>>
Abby:<< Allora io sono speciale.>>
Chris non rispose, quasi come se volesse lasciarla nel dubbio. Continuò a pensare alla prima volta che portò lì Aly.
Abby:<< A cosa stai pensando?>>
Chris:<< Sto pensando alla prima volta che portai Aly qui. La bendai per non farle vedere la strada e la presi in braccio, quando le tolsi la benda dagli occhi vidi la sua espressione meravigliata da un qualcosa di così stupendo. Inciampò in uno scoglio ed io la presi. Ci guardammo negli occhi per almeno un minuto. I suoi occhi sono bellissimi, sono di quell'ambra che al sole sembrano quasi verdi. Parlammo per un po' poi la sfidai a farsi un tuffo con me e mi confessò che non sapeva nuotare, così le proposi di venire con me. La portai in mare, inconsciamente la portai lontano e lei ebbe un attacco di panico, ma cercai di calmarla, senza alcun successo. La presi tra le mie braccia e la portai fuori dall'acqua, mi raccontò che un suo amico la portò lontano e la lasciò affogare. Così restammo abbracciati sotto una coperta a guardare "una lunga distesa di blu" come lo definisce lei. Per un momento smisi di pensare a tutti i problemi che avevo. Con lei non penso mai ai miei problemi, ma ora che lei non c'è non riesco a non pensare ad altro che ai miei problemi.>>
Abby:<< Deve essere davvero importante per te.>>
Chris:<< Sì, è la persona più importante della mia vita. Se dovesse andare via ne morirei.>>
Chris la riaccompagnò a casa e poi tornò a casa sua.
Era passato un altro giorno senza di lei.

Storia di due angeli.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora