7 - Litigi -

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«Buongiorno» alzo lo sguardo trovando una ragazza con gli occhi marroni e i capelli castani.
«Buongiorno» rispondo cordialmente, saluta la mia amica, Nadine, e va a sedersi sul divano. Uno sbuffo esce dalle mie labbra e sospiro cercando di stare calma;
«Chi è lei?» domanda la mora squadrandomi dalla testa ai piedi, incrocio le braccia al petto e socchiudo gli occhi.
«Lei é Megan, la mia coinquilina» dice Nadine indicandomi,
«Oh» risponde
«Che c'è? C'è qualcosa che non va?» sbotto irritata,
«Nono tranquilla» fingo un sorriso e mi avvio in cucina, odio la gente così superficiale. Prendo un bicchiere e ci verso dentro l'acqua e lo bevo tutto ad un sorso.
«Nadine, lo sai che lei non è all'altezza vero?» sento la mora dire qualcosa
«Ma Kendall, non posso mandarla via» gli occhi mi diventano lucidi.
«O lei o la nostra amicizia» dice, si alza e respiro profondamente. Devo uscire o non so cosa farò. Prendo il giubbotto dall'attaccapanni e vado via senza dire una parola. Arrivo al mio solito bar e mi siedo, il cameriere si avvicina verso di me con un block notes e una penna.
«Cosa vuole ordinare?» dice gentilmente,
«Un caffè» dico, scrive l'ordine e se ne va, dopo pochi minuti lo trovo appoggiare il mio ordine.
«Ecco a lei» risponde
«Grazie» rispondo facendo un mezzo sorriso, prendo il manico della tazza e avvicino essa alle mie labbra e iniziai a bere.
«Oddio, c'è Harry Styles» giro lo sguardo e lo trovo lì, sorride alle fan e guarda da una parte all'altra. Spero che non mi veda. Bevo l'ultimo sorso di caffè e trovo Harry ad un centimetro di distanza.
«Megan» dice alzo lo sguardo verso di lui e sospiro, non volevo che mi vedesse.
«Harry» si siede e mi guarda con un cipiglio sul volto.
«Che succede?» dice seriamente, scuoto la testa perché non ne voglio parlare.
«Non ti fidi neanche di me?» aggiunge prendendomi la mano, guardo le sue mani intrecciate alle mie e ci guardiamo per dei minuti intensamente.
«Come puoi dire questo?»
«Beh! Ti stai comportando come una bambina» dice mi alzo
«Che stai facendo?» si alza pure lui
«Me ne vado» dico seria,
«Dio, smettila di comportarti così. Come se a te non te ne fregasse niente» urla,
«La smetti di urlare? Non siamo a casa» aggiungo, posa lo sguardo verso le mie labbra e io mi allontano.
«Stai sempre scappando dai problemi.»

-Se ti amo non è colpa mia. Voglio solo farti stare bene anche se so che saresti meglio senza di me. -

||New York||~H.S.~Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora