Capitolo 3

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18 Marzo 2016

Cesca.

Io e Sofia mentre tornavamo a casa dopo '' un'interessante '' lezione di psicologia stavamo parlando del compleanno di un nostro amico che avremmo avuto quella sera. Si chiama Alessio, ma preferisce essere chiamato Alex. E' molto conosciuto per le feste che organizza, il suo motto è '' o le fai per bene le cose o non le fai per niente '' e devo dire che lui le faceva veramente bene.

Lasciai Sofia a casa sua dicendole che ci saremo sentite poi per i passaggi e lei annui prima di entrare in casa. Una volta arrivata a casa decisi di riposarmi un po, ma nel momento in cui stavo per addormentarmi il telefono iniziò a vibrare segno che mi fosse arrivato un messaggio. Decisi di non dargli importanza e cercai di riprendere sonno, ma non fu semplice perchè dopo quel messaggio ne arrivarono altri e così decisi di alzarmi pensando che la gente decideva di calcolarti sempre nei momenti meno adatti.

Sbloccai il telefono e mi ritrovai due messaggi da Alessia e due da Sofia. Aprì prima quello di Alessia dove diceva che sarebbe venuta da me verso le 18.30 così avremmo avuto tempo per prepararci dato che la festa sarebbe iniziata verso le 20.30, risposi con un semplice va bene per poi chiudere la chat e aprire quella di Sofia. Mi informava che sarebbe passato a prendermi Vito (il suo ragazzo) verso le 20.00, risposi che per me andava bene e che con me ci sarebbe stata anche Alessia. Dopo aver bloccato il telefono guardai l'ora e merda erano le 17.30 e ancora dovevo farmi la doccia. Mi catapultai nella doccia da dove uscii dopo circa venti minuti, mi vestii con una tuta e andai ad asciugarmi i capelli che avrei lasciato ricci dato che con la piastra non sarebbero durati più di due minuti per l'umidità che ci sarebbe stata nella stanza.

Alle 18.30 arrivò Alessia che senza nemmeno salutarmi iniziò a dire:

<< Alex ha detto che stasera ci saranno anche dei suoi vecchi amici di Somma e da come li ha descritti sono tipi che si divertono con poco!!>>.

Risposi con un sorriso ben evidente che esprimeva la mia felicità nel sapere che quella sera ci saremmo divertite veramente facendo ridere rumorosamente la mia amica per l'espressione . Dopo aver parlato iniziammo a prepararci, io indossai dei semplici skinny neri strappati sul ginocchio dove sopra misi una maglia abbastanza larga bianca con le scritte nere e una felpa altrettanto larga, mentre Alessia mise dei semplici jeans con sopra una canottiera con dei decori e una felpa un po più stretta. Una volta pronte siamo scese di sotto per aspettare Vito con Sofia che arrivarono poco dopo.

Arrivati alla festa siamo andati da Alex per salutarlo e per fargli gli auguri. Una volta salutato il festeggiato mi guardai intorno e più o meno vidi tutte facce conosciute fino a quando non posai gli occhi su di un tizio che stava appoggiato con la schiena alla finestra a fumarsi una canna mentre parlava con i suoi amici. Capii subito che era uno di quei ragazzi di Somma dato che non aveva un viso conosciuto, lo squadrai meglio e subito pensai che non fosse niente male: indossava degli skinny neri strappati sulle ginocchia con sopra una t-shirt grigia con dei disegni e una felpa che era grande tre volte la sua taglia. Dopo averlo fissato varie volte dalla testa ai piedi mi soffermai sul pomo d'adamo pronunciato e poco dopo sulle sue labbra carnose..non l'avessi mai fatto perchè ho impiegato diversi minuti per distogliere lo sguardo da lì. Andando sempre più su mi accorsi che mi stava guardando con quegli occhi che facevano invidia al mare e avevano un espressione come se stessero cercando di comunicarmi qualcosa. Distolsi subito lo sguardo tornando a parlare con le mie amiche pensando che quella sera sarebbe successo qualcosa di diverso.

But I promise this is on a whole new plane. {Genn Butch}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora