Capitolo 6

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18 Marzo 2016

Genn

Giuseppina quando si tratta di cucinare non delude mai, penso che fino a domani rotolerò per quanto ho mangiato e ringrazio il cielo di avere un metabolismo accelerato sennò sarei già diventato un obeso.

Venni risvegliato dai miei pensieri da Alex:

<<Ragazzi, vi presento la mia comitiva,Vito, Sofia, Martina, Alessandro, Marta, Marco, Alessia e France..>>.

Non fece in tempo a finire di dire il nome che quest'ultima gli diede una gomitata nel fianco facendolo gemere per il dolore e si corresse:

<<e in fine c'è Cesca>>.

Fu una scena che mi fece sorridere e pensare che non ero il solo ad odiare il mio nome, cosa che portò alla ragazza pinguino ad avere un punto a suo favore.
No aspetta, ma che sto pensando..punti a favore?! Mangiare troppo mi fa questo effetto.

Mi risvegliai giusto in tempo per presentarmi e devo dire che non sono niente male, penso che andremo d'accordo facilmente.

La musica iniziò a spandersi per tutta la sala e un barman iniziò a servire i primi drink, tutti si diressero verso il centro della sala per ballare, mentre Cesca andò fuori. La seguii con lo sguardo senza farmi notare e vidi che si mise seduta su uno scalino per fumare, stavo per raggiungerla quando Cesare mi prese per il braccio e mi trascinò in pista lasciandomi in mano un bicchiere con qualche miscuglio dentro.

Dopo aver provato a ballare andai da Antò che era fuori e gli chiesi:

<<Oh frà cannetta?!>>.

Lui mi guardò con un sorrisetto e mi accorsi che già ne stava rollando una, gli diedi una pacca sulla spalla e un bacio sulla guancia per farlo incazzare. La sua reazione fu bellissima, mi guardò con una faccia disgustata e fece finta di avere uno sforzo di vomito.

Finito rientrammo e ci dirigemmo verso il tavolo delle bevute per buttare giù qualcosa di veramente forte sennò non avrei mai ballato. Decisi di smettere quando la testa si stava facendo sempre più leggera e mi feci trasportare da Leo, che si era fatto diversi shottini con me, in mezzo alla pista dove vidi un esemplare di Alessio ballare con la ''sua'' Alessia e mi feci sfuggire un sorriso di apprezzamento.

Mi ritrovai a girovagare in mezzo alla pista come se dovessi cercare qualcosa..

o qualcuno!

Taci. Nessuno ti ha interpellato!

Sempre scorbutico,comunque lo sappiamo entrambi chi stai cercando.

Non penso proprio e ora smettila che mi scoppia la testa.

Io ti consiglierei di provare a cercarla di fuori non si sa mai, detto questo tolgo le tende amico.

Ecco brava!!

Non so il motivo, ma segui il consiglio della mia coscienza e guardai di fuori e odio ammetterlo,ma aveva ragione e mi accorsi che quello che stavo cercando era proprio lei, anche se ancora non capivo il perchè. Continuai a guardarla e spostandomi un po vidi che era abbracciata ad un ragazzo con cui stava parlando e ridendo. Vedendo quella scena il mio stomaco si era come chiuso, come se avessi un attacco di gelosia..ma no non può essere!! Geloso per cosa?! Venni scantato da una voce che mi chiamava, mi voltai e vidi Alex accanto a me che mi chiedeva:

<<Cosa c'è di fuori che ti ha fatto incantare così tanto?!>>.

A quella domanda iniziai a grattarmi la nuca per l'imbarazzo e gli risposi:

<< Oh niente ero solo perso nei miei pensieri e mi sono ritrovato a fissare un punto nel vuoto>>.

Lo dissi con tutta la convinzione che potevo avere e lui scuotendo la faccia con un sorriso sghembo fece finta di crederci. Come si allontanò, rivolsi un ultimo sguardo alla ragazza pinguino per poi dirigermi al bancone per bere ancora un pò.

Bevendo l'ultimo sorso di quel miscuglio la vidi entrare e iniziai a fissarla notando tutti i suoi movimenti finchè non alzò la testa per guardarmi per poi abbassarla di nuovo. Continuai a guardarla e vidi che stava raggiungendo le sue amiche dopo che aveva preso qualcosa da bere.
Decisi di distrarmi un po andando a fumare una sigaretta portandomi dietro un altro bicchiere pieno di non so cosa, tanto ormai ero entrato nella fase dove qualsiasi cosa che bevevo sembrava acqua.

Rientrando cercai di arrivare al bagno senza cadere dato che stavo iniziando a barcollare per colpa dell' alcol quando ad un certo punto qualcuno mi urtò e io per non cadere a terra cercai di agrapparmi a quella persona, ma l'intento fallì dato che lei cadde sopra di me.
Riuscii a mettere a fuoco la persona sopra di me e capii che era Cesca e mi guardava con un espressione di chi non sapeva cosa fare, così decisi di prendere in mano la situazione:

<<Potresti alzarti?! Sai non sei un peso piuma!!>>.

Quella frase che doveva avere un senso ironico uscì dalla mia bocca in un modo sgarbato che le fece comparire un' espressione delusa che subito dopo venne sostituita da una un po' arrabbiata.
Mentre si alzava mi guardò e disse:

<< Scusami tanto principino, ma non c'è bisogno che mi ricordi che non sono uno stecchino, perchè ce lo so perfettamente da sola!>>.

Bene è arrabbiata. Mi alzai e vidi che diversi invitati ci stavano guardando con una faccia sbalordita, ma non ci feci troppo caso. Da quel momento mi evitò, finchè non andò via che diede un saluto generale.

Poco dopo andammo via anche noi e senza accorgermene mi ritrovai sdraiato nel letto a pensare a lei.

But I promise this is on a whole new plane. {Genn Butch}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora