Capitolo 18

146 21 7
                                    

31 Marzo 2016

Cesca

Sono al bar in piazza da 10 minuti e mi sono già fumata cinque sigarette per calmarmi dato che sto aspettando Alex per parlare un po di ciò che è successo questi giorni.
Mentre stavo spegnendo la sigaretta nel posa cenere vidii Alessio sedersi di fronte a me senza proferire parola. Prima di iniziare a parlare chiamai la cameriera per ordinare, dopo aver detto a lei cosa volevamo mi alzai ed andai ad abbracciare il mio amico che ricambiò con affetto.
Mi risedetti sulla sedia e prima che lui potesse iniziare a parlare iniziai io:

<<Allora queste vacanze sono andate bene?!>>.

Non volevo affrontare il discorso su Genn, non ero ancora pronta mentalmente, anche se ci eravamo incontrati solo per fare quello.
Lui tranquillamente rispose:

<<Sono andate molto bene, mi era mancato il mio paesello e la gente di laggiù. Anche se mi sarebbe piaciuto portami dietro te e Alessia>>.

A quel nome mi spuntò un sorriso ricordandomi quello che mi aveva detto la mia amica il giorno prima. Lui vedendo quel sorriso assunse un espressione di curiosità che io liquidai dicendogli:

<<Allora prima affrontiamo il discorso e prima riuscirò a riprendermi..>>.

Alessio si rabbuiò e io abbassai lo sguardo non riuscendo a tenere un contatto visivo quando si affrontano certi discorsi.
Non appena Alex iniziò a parlare il cuore iniziò a battermi all'impazzata, ma cercai di non farci caso e di concetrarmi più sulle sue parole. Iniziò dicendo:

<<Allora, io non ti dirò niente di quello che pensa Genn, ti assicuro soltanto che lui verrà su tra una settimana e ti dirà tutto lui. Lo so che ti avevo promesso di dirti tutto, ma preferisce dirtele lui queste cose, dato che tiene a te in modo particolare>>.

A quel '' tiene a te in modo particolare'' alzai un sopracciglio e mi feci scappare una risata isterica seguita da un bel vaffanculo. Alessio mi guardò in modo dispiaciuto e mi incitò a parlare, così presi un bel respiro per calmarmi e gli dissi:

<<Lui non tiene a me, come io tengo a lui. Perchè si cazzo io ci tengo. L'ho sempre negato fino ad adesso, ma ora non posso farlo più. Ho bisogno di esternare i miei sentimenti, ma ho paura. Ho seriamente paura di soffrire nuovamente e di non riuscire più a reagire in futuro. Perchè essere sfruttata per la terza volta può portare alla mia frantumazione e per rinascere poi sarà un bel problema..>>.

Non riuscii a finire la frase perchè mi mancava l'aria e mi accorsi che la colpa erano delle lacrime che mi stavano uscendo. Dopo un'intera settimana che mi sono tenuta tutto dentro oggi sono scoppiata e mi sento una merda per essere così debole.
Alex si alzò e abbracciandomi cercò di tranquillizzarmi e un po' ci riuscì. Non appena smisi di piangere, presi un pò di fiato e continuai:

<<Lui tornerà su..e se io non volessi vederlo?! Non sopporterei sentire un altro rifiuto dritto in faccia. Sì, perchè sarà sicuramente così, lui non può provare niente nei miei confronti. Alla fine ci conosciamo solo da una settimana il suo comportamento sarebbe normale, è il mio che non va bene..come sempre d'altronde>>.

Il mio amico rimase a guardarmi senza dire una parola, per poi aggiungere:

<<Senti Cesca, dagli una possibilità di parlarti. Sarà una chiacchierata per sistemare le cose e diventare dei semplici amici che vanno d'accordo, un pò come noi due>>.

Senza pensarci troppo gli risposi:

<<Ma come posso essere sua amica se provo qualcosa per lui?! Sarebbe una presa per il culo bella e grossa. Sentire lui che si confida con me sulle ragazze che conosce e si porta a letto mi farebbe sentire usata ancora di più. Lui mi ha mentito sul fatto che gli sarei mancata, ma io non riesco a mentire. Quindi ci parlerò solo per stroncare..>>.

Mi fermai a pensare cosa eravamo diventati, ma non eravamo niente quindi continuai:

<<Per stroncare quel rapporto che ancora non avevamo creato>>.

Avevo ripreso a piangere senza accorgemene. Alessio mi prese la mano e mi disse:

<<Ti giuro che lui ti spiegherà tutto per filo e per segno, quindi non ti fasciare la testa prima di romperla>>.

La stessa frase che mi disse Alessia il giorno prima, non c'è niente da fare quei due sono fatti per stare l'uno con l'altra.
Dopo essermi calmata andammo a pagare e uscimmo dato che lui doveva andare a parlare con un'altra persona, che sicuramente sarà la mia amica, ma ho preferito non impicciarmi. Usciti dal bar lo salutai abbracciandolo e lasciandogli un dolce bacio sulla guancia, seguito da un miliardo di grazie da parte mia. Lui fece uno di quei sorrisi che riusciva a tranquillizzarmi e prima di allontanarsi disse:

<< Ah quasi dimenticavo Genn mi ha detto di dirti che devi ascoltare la canzone ''Friends'' di Ed Sheeran>>.

Detto questo si girò e iniziò a camminare per raggiungere la macchina. Io rimasi per qualche secondo a fissarlo un po' spaesata per quello che mi aveva detto e pensai al perchè di quella richiesta.
Venni risvegliata dalla suoneria del telefono che mi fece ricordare che dovevo andare da nonna così iniziai a correre pensando sempre a lui.

Narratore

Alex se ne andò pensando che se quei due una volta che avrebbero parlato non si sarebbero messi insieme li avrebbe prima picchiati e poi gli avrebbe urlato a dosso di essere dei coglioni, perchè si era accorto che entrambi portavano ancora le conchiglie che per loro era come un legame che li faceva sentire vicini anche se erano lontani.

But I promise this is on a whole new plane. {Genn Butch}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora