Capitolo 32

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28 Maggio 2016

Cesca

''Bip Biip Biiiiip''

In preda al sonno presi il telefono e lo scaraventai dall' altra parte della stanza. Quando però presi coscienza di ciò che avevo fatto mi alzai di scatto e corsi a prendere il telefono. Lo tirai su e.. per fortuna non si era fatto niente, così riniziai a respirare dato che avevo trattenuto il fiato per quel lasso di tempo.

Dirigendomi in cucina per fare colazione sbloccai il telefono e mi trovai un sacco di messaggi da parte del gruppo, da Alessia, da Genn e da parte di McFly, con altrettante chiamate da parte della mia amica e di Mr Ghiaccio.
Aprì quelle del gruppo solo per togliere la notifica senza leggere niente, tanto sapevo che si trattava di una conversazione dove si mettevano d'accordo per uscire. Chiusa quella saltai quella della mia amica perchè poi l'avrei chiamata e saltai anche quella di Genn perchè poi avrei chiamato anche lui andando ad aprire quella di Antonio. Mi chiedeva che fine avessi fatto e risposi che mi ero addormentata presto e che ci saremo sentiti a giorni, dato che era tornato giù con gli altri e non li avevo nemmeno salutati.

Spento internet feci colazione e poi mi misi a studiare, cosa che non riuscii a fare ieri perchè continuavo ad alternare il pensiero tra la sfuriata che feci a Federico e alla notte che trascorsi con Genn. In più per ''colpa'' di quest'ultimo avevo un sonno pazzesco e finii con l' addormentarmi sui libri e venni svegliata soltanto dai miei genitori quando tornarono dal lavoro. Lanciai uno sguardo omicida ai mia madre, per poi dirigermi in camera per mettermi sotto le coperte e riaddormentarmi nuovamente fino a stamattina.

Non so dire se i miei si sono accorti di qualcosa oppure no, anche se in questo periodo quando dico che esco non chiedono più con chi, ma si limitano a sorridere. Sicuramente avranno notato che non sono più la stessa e questa li porta a pensare a qualcosa, ma per ora non voglio presentarglielo anche perchè non siamo una coppia vera e propria. Mi piacerebbe che lo diventassimo, ma si vede che entrambi ancora non siamo pronti.

L'intera mattinata la passai sopra ai libri, dato che sicuramente nè oggi pomeriggio nè domani ci riuscirò a stare.

Dopo aver messo a posto i libri e preso i vestiti che mi sarei messa per il pomeriggio e che avrei lasciato anche per la sera, mi diressi in bagno per farmi la doccia.

Mentre stavo per spogliarmi il telefono iniziò a squillare così iniziai a correre per casa alla ricerca del telefono mezza nuda e quando lo trovai vidi che era Genn così risposi:

<<Buongiornoooo, scusa ma devo andare. Dopo pranzo ti chiamo ciao!>>.

Gli riattaccai in faccia senza aspettare la sua risposta.

Finito di prepararmi andai a mangiare da nonna e appena entrai Lori mi saltò a dosso e con lui in braccio mi diressi in cucina dagli altri. Come li salutai tutti mi guardarono con un grande sorriso al quanto strano, ma non gli diedi peso.

Durante il pranzo parlammo dei soliti discorsi tra parenti quando nonna tirò fuori quella fatidica domanda:

<< Allora il ragazzetto?!>>.

Ogni volta riuscivo a cavarmela bene perchè non avendolo non arrossivo e rispondevo in modo sicuro, ma stavolta non andò così. Iniziai ad arrossire per poi dire:

<<Bè ecco..qualcuno c'è. Ma ci stiamo solo frequentando, non è nulla di serio>>.

A quel punto alzai lo sguardo e vidi i miei genitori che se la ridevano, nonna che aveva un sorriso che gli andava da un orecchio all'altro, nonno che non aveva sentito niente perchè era troppo preso dalla tv e i miei zii che mi chiedevano comunque di farlo venire lì nel pomeriggio per conoscerlo un po'. All'inizio dissi che forse non era una buona idea, ma poi cedetti solo perchè anche Lori lo voleva conoscere e per lui avrei fatto di tutto.

Andai in cameretta e telefonai prima ad Alessia per raccontargli il tutto e poi per sapere se era successo qualcosa ieri sera in mia assenza. Dopo aver parlato io, dove lei si ritrovò a ridere come una pazza per la figura che farò oggi pomeriggio, mi raccontò che ieri sera Antonio e Genn si erano scontrati con Federico e che lui li ha spiazzati dicendogli che mi conosceva meglio di tutti e che lei ha confermato quell'affermazione. Passandomi una mano sulla faccia le dissi:

<<Madò lo ammazzo. Giuro che appena lo vedo lo ammazzo>>.

Lei mi richiamò dicendo:

<<Calmati e non pensare a lui ora, ma pensa a chiamare Genn e a dirgli che deve venire lì>>.

Le risposi che ci saremmo sentite il giorno dopo perchè sicuramente oggi sarei stata da sola con Mr Ghiaccio.
Chiusa la chiamata con lei chiamai Butch, il quale rispose dopo tre squilli urlando:

<<TU MI HAI FATTO PRENDERE UN CAZZO DI SPAVENTOOOO! PER QUALE CAZZO DI MOTIVO NON RISPONDEVI IERI SERA E PERCHE' STAMATTINA MI HAI CHIUSO IN FACCIA?!>>.

Beeeeene è proprio di ottimo umore. Presi un respiro e gli dissi:

<<Primo ti calmi. Secondo ti spiegherò tutto dopo. Terzo devi venire a casa di mia nonna, che c'è qualcuno che ti vuole conoscere>>.

Lo sentì ingoiare, come se avesse provato a buttare giù quella domanda per poi domandarmi con un filo di voce:

<<Chi con precisione?!>>.

Era agitato e questa cosa non mi aiutava e per tranquillizzarlo gli dissi:

<<Tranquillo non sarà una generazione intera. Tra quanto riesci ad essere qui?!>>.

Lui sospirò e iniziò a camminare avanti e dietro, lo capii dallo scricchiolare del parquet presente in camera di Pasquale per poi fermarsi e dire:

<<Dammi il tempo di rendermi presentabile e arrivo>>.

Prima di chiudere lo rassicurai di nuovo dicendogli che doveva essere solo se stesso.

Passarono all'incirca trenta minuti prima che mi chiamò per avvisarmi che era qui, nei quali mio cugino non fece altro che chiedermi quando sarebbe arrivato.
Scesi di sotto e quando lo vidi gli saltai a dosso per quanto mi era mancato e lui subito mi strinse a sè, segno che ero mancata anche a lui. Entrando in garage gli diedi un bacio che lui approfondì subito, dal quale però mi staccai a malincuore guadagnadomi un sguardo omicida da parte sua.
Mentre salivamo le scale mi chiese:

<<Sto bene vestito così?!>>.

Mi allontanai un attimo da lui per poterlo guardare meglio e rimasi a bocca aperta nel vedere che portava un paio di jeans con sopra una maglia un po' lunga e una felpa che era della sua taglia. Poi passai ai capelli, i quali erano quasi ordinati per poi scendere a suoi occhi che erano di un celeste più scuro, forse data dalla paura e dall'ansia di questa situazione. Così mi riavvicinai di nuovo e a fior di labbra gli sussurai:

<<Sembri quasi un bravo ragazzo Butch>>.

A quel punto lui con un sorrisetto malizioso annullò la distanza tra di noi dandomi un dolce bacio.

Entrati in casa, il primo che ci venne incontro fu Lori che gli porse la mano dicendogli:

<<Ciao, io sono Lorenzo e ho cinque anni>>.

Genn si rilassò, si abbassò per essere all'altezza del piccolino e stringendogli la mano gli rispose:

<<Piacere mio Lorenzo. Io mi chiamo Genn e ho 21 anni>>.

Dopo questa piccola presentazione Lori lo prese per una mano e lo condusse in cucina, dove prima di entrare Genn mi guardò negli occhi così io gli sorrisi e lui sembrò tranquillizzarsi un po'.
Mio cugino aprì la porta e boom tutti gli sguardi erano puntati su Genn il quale iniziò a grattarsi la nuca per poi dare un saluto generale. Lo invitarono a sedersi e nonna iniziò a tirare fuori dolci a quantità, mentre gli altri iniziarono a fare domande. Vedendolo agitato gli presi una mano da sotto il tavolo e iniziai ad accarezzargli dorso, pensando che questo sarebbe stato uno dei pomeriggi più interessanti.

But I promise this is on a whole new plane. {Genn Butch}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora