Capitolo 8

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19 Marzo 2016

Genn

Mi svegliai stranamente in modo tranquillo, cosa che non succedeva da molto tempo, non feci in tempo a dirlo che come mi misi seduto ebbi una forte fitta in testa che mi costrinse a strascinarmi come un zombie fino alla valigia per prendere un'aspirina. Dopo essermi dato una sistemata esco dalla stanza per dirigermi in cucina quando sento un suono provenire dalla stanza di Alessio, ma era così debole che non gli diedi peso e continuai per il corridoio che portava in cucina.

Mentre rimettevo a posto un po la cucina, dato che avevo combinato un casino assurdo solo per farmi un panino, entrò Alex che in un primo momento non si accorse della mia presenza, ma quando mi notò disse:

<< Buongiorno frà, pensavo fossi uscito con gli altri>>.

Sorpreso gli risposi:

<<Ecco perchè c'è tutto questo silenzio, pensavo che stavate ancora dormendo>>.

Prima di bere un bicchiere di succo si passò una mano sulla faccia e sbadigliando cercò di dire:

<<Magari frà! Magari. Ma quei pezzenti mi hanno svegliato presto per dirmi che volevano uscire e se volevo andare con loro dato che non conoscono la città. Ci ho pensato, ma il sonno ha preso il sopravvento e senza dargli una risposta mi sono riaddormentato. Risultato loro sono usciti, non so dove sono e per colpa loro ora ho sonno>>.

In risposta gli diedi una pacca sulla spalla facendolo strozzare con il succo prima di andarmi a sedere sul divano a vedere qualche serie tv.

Poco dopo mi raggiunse anche lui facendomi una domanda:

<< Allora come ti è sembrata la festa ieri sera?! Cioè che impressione ti hanno fatto i miei amici?!>>.

Alla parola ''ieri sera'' mi venne subito in mente lei, la ragazza pinguino, Cesca e mi venne da sorridere. Il mio amico che sapeva a chi mi avrebbe fatto pensare quella domanda e vedendo il mio sorriso capì che aveva fatto centro, a quel punto si avvicinò un po e disse:

<<Vuoi parlarne?!>>.

Scossi la testa e gli risposi:

<<Non c'è niente da dire>>.

Cercando di essere il più serio possibile. Ma lui conoscendomi fin troppo mi diede una gomitata dicendo:

<< Gualliò a chi vuoi prendere in giro?! So benissimo che hai pensato subito a Cesca sennò mi avresti chiesto a chi mi riferivo.>>

Lo disse come se avesse risolto un caso, poi continuò:

<<E poi mi devi ancora dire chi ha catturato la tua attenzione quando guardavi di fuori.>>

Sapevo che non aveva creduto alla mia balla e quindi decisi di dirglielo così che avrebbe smesso di ritornare su questo argomento:

<<Dai Alè,lo so che lo sai e se vuoi la conferma te la dò! Ma se vuoi sapere il motivo non lo so e ciò mi fa incazzare. Ho provato una stretta allo stomaco quando l'ho vista abbracciata a quel ragazzo, ma non so il perchè. Forse pensavo che potesse cadere ai miei piedi così facilmente come tante altre che già stavo festeggiando.>>

Mi guardava come se avesse appena visto un fantasma per poi dire:

<< Te l'ho detto che è interessante, ma ti prego non la trattare male come una delle tue sgualdrine, perchè non se lo merita.>>

Fece un respiro per poi scuotere la testa e continuare:

<< A mio rischio pericolo ti aiuterò a conoscerla, ma non farmene pentire..okkei?!>>.

Prima di abbassare la testa per nascondere un sorriso gli feci una domanda:

<< E chi te l'ha detto che voglio conoscerla?!>>.

Lui alzò gli occhi al cielo e mentre si alzava per andare non so dove si lasciò sfuggire:

<< Perchè la voglia te la si legge negli occhi>>.

Detto questo sparì per parlare al telefono. Ripresi a guardare una serie tv a caso quando suonarono alla porta, sbuffando andai ad aprire e mi ritrovai i mei amici con diverse buste nelle mani. Li feci entrare e mentre chiudevo la porta dissi:

<< Femminucce fatto shopping oggi?!>>.

Antò rise, Leo mi tirò un cuscino, mentre Cesare mi rispose a tono imitando una voce femminile:

<< Certo cara. C'erano i saldi non potevamo farceli sfuggire.>>

Antò era caduto a terra per quanto rideva, Leo lo guardava male scuotendo la testa e io gli tirai il cuscino che mi era stato tirato poco prima.
Riniziai a vedere quella serie tv di cui non so ancora il nome insieme a quei tre, quando Leo girandosi intorno chiese:

<<Ma Alessio dove stà?!>>.

Risposi con un' alzata di spalle per poi sentire qualcuno che scendeva le scale frettolosamente urlando:

<<Stasera seratina easy al pub ci state?!>>.

Tutti ci guardammo e attaccammo a ridere guadagnandoci un'occhiattaccia da parte del nostro amico, per poi rispondergli che per noi andava bene.
Una seratina tranquilla è proprio quello che ci vuole, pensando ciò mi alzai spensi la tv e raggiunsi gli altri che erano già in cucina a preparare la cena, dato che i genitori di Alessio erano tornati per un po giù a Somma.

But I promise this is on a whole new plane. {Genn Butch}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora