Capitolo 39

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10 Giugno 2016

Cesca

Sono le 6.00 di mattina e mi sto guardando allo specchio. Sembro un mostro, ma non mi importa un granchè. Ho gli occhi arrossati, delle occhiaie viola che gli fanno da contorno, le guance rosse e solcate dalle lacrime che continuano a scendere e per finire il quadro le mie labbra sembrano avere un rossetto rosso scuro al gusto ciliegia, ma non è così, questo ha un sapore aspro e sa di sangue perchè le ho torturate fino a spellarle.

Di dormire non se ne parla così mi misi una maglia a caso con i pantaloncini e legandomi i capelli alla meglio presi cuffie, telefono, sigarette, il portafogli e le chiavi della macchina. Mi diressi verso quel luogo che tanto amo e che è l'unico che mi capisce veramente. Prima di partire lasciai un biglietto sul tavolo per non far preoccupare i miei, anche se già lo erano per i miei comportamenti di ieri sera.

Arrivata mi sedetti su uno scoglio e tirando fuori il pacchetto di sigarette mi accorsi che avevo messo la sua maglia. Senza pensarci avvicinai il naso al colletto e potei sentire ancora il suo profumo e ripresi a piangere.
Guardando il mare con le cuffie alle orecchie che trasmettevano ''Give me love'' e una sigaretta in mano iniziai a parlare con lui:

<<Sai, ti invidio moltissimo. Riesci a fregartene di tutti e di tutto. Sembri fragile alla prima vista, ma sei così forte che nessuno ti riesce a sconfiggere>>.

Feci un sospiro e poi continuai:

<<Quanto vorrei essere come te. Sai far felice un sacco di persone, ma non leghi con nessuna di queste. Sei così tranquillo che le persone che non lo sono si arrabbierebbero vedendoti, ma non sanno che anche tu sai come farti sentire. Sai proteggere le persone che ami, perchè una banale alga o una balena è parte di te e tu sei disposto a far del male a noi persone umane se le infastidiamo. Sei qualcosa di grande e potente. Dimostri la tua anima, ma non permetti a nessuno di toccarla. E questo è ciò che vorrei fare anche io, perchè mi sono rotta di soffrire per gente che mi sa solo usare per i loro scopi. Questa gente non sa che come loro hanno un cuore anche io ce l'ho, ma forse non è così puro da farglielo capire. Mi sono sempre data la colpa per tutto ciò che mi succedeva, ho dato la colpa ai miei modi di fare, ai miei lineamenti e alla mia bontà d'animo. Ma dovrei solo ringraziarli, soprattutto l'ultimo, perchè se sono qua è grazie a lei che mi ha dato la forza per rialzarmi ogni volta ed affrontare tutto a testa alta..fino ad adesso. Questa volta è diverso..sono stata colpita più in fondo e non so se riuscirò ad alzarmi come ho già fatto. Io mi chiedo perchè devo avere un comportamento così timido, ma allo stesso tempo che accoglie qualsiasi persona si avvicini?!..>>.

<<Perchè sennò non saresti tu!>>.

Sentii quelle parole solo perchè le cuffie mi erano cadute e spalancando gli occhi mi girai in direzione della voce e vedendolo gli corsi incontro ad abbracciarlo. Mi accolse in un caloroso abbraccio che adesso come adesso mi serviva proprio.
Dopo alcuni minuti ci staccammo e prendendo il mio viso tra le mani mi asciugò quelle lacrime che erano aspre per poi dire:

<<Ei che succede?!>>.

A quella domanda riniziai a piangere così lui mi abbracciò nuovamente.
Quando mi calmai un po' gli dissi:

<<Alex..io e..Genn..ci..siamo lasciati>>.
Lui sbarrò gli occhi e mi chiese:

<<Dimmi che stai scherzando! Perchè non può essere vero. Ti prego dimmi che è un fottuto scherzo>>.

In risposta scossi la testa e sentii il mio amico imprecare.
Sospirando disse:

<<Ma com'è possibile?! Proprio l'altro giorno mi disse che era indeciso se chiederti ufficialmente di essere la sua ragazza o se aspettare ancora un po'. Perchè avrebbe dovuto mentirmi?!>>.

Lasciando uscire una risata amara gli risposi:

<<Ci ha preso tutti in giro. Le persone amico mio con il passare del tempo si rivelano per quelle che sono e lui sicuramente si è rivelato un bugiardo. Una persona senza cuore e senza sentimenti. Mi sto odiando tantissimo perchè nonostante tutto io lo amo. Perchè è inutile prendersi in giro io mi sono innamorata follemente di lui. Ma come si dice non c'è due senza tre. Quindi si vede che anche questa volta doveva andare così!>>.

Gli sorrisi con le lacrime che facevano da disinfettante alle ferite che avevo nelle labbra facendole bruciare, ma non era paragonabile al dolore che provavo dentro.
Alessio mi abbracciò e disse:

<<Cesca, io lo conosco da una vita e non può essere che abbia fatto una cosa del genere. Raccontami per filo e per segno cosa ti ha detto>>.

Così accendendomi l'ultima sigaretta del pacchetto iniziai a raccontargli tutto ciò che era successo il giorno prima. Mi guardò per tutto il racconto con gli occhi spalancati scuotendo la testa di tanto in tanto.
Quando finii lui mi strinse ancora di più a se e disse:

<<Mi sembra al quanto strano, perchè con Francesco non ci va molto d'accordo e se è vero sicuramente l'avrà fatto per dimostrargli qualcosa. Che deficiente!!>>.

Si passò una mano sulla faccia per poi dirmi:

<<Ora tu ti rialzerai come hai sempre fatto e passerai un'ottima estate e a settembre quando tornerò su ti voglio rivedere più solare che mai. Va bene?!>>.

Gli feci un sorriso fin troppo sincero e mentre stavo per ringraziarlo qualcuno ci affiancò e vedendolo mi alzai di scatto in piedi.
Lui mi guardava con quegli occhi azzurri spenti contornati dalle solite occhiaie che però erano più marcate.
Provò ad avvicinarsi e io istintivamente mi allontanai tenendo una mano sulla conchiglia, un gesto compiuto inconsapevolmente.
Lui si rabbuiò ancora di più e disse:

<<Mi dispiace. Vorrei spiegarti..>>.

Prima che scoppiassi di nuovo a piangere notai che anche lui stava tenendo stretto il bracciale, ma non riuscii a spiegarmi il perchè.

Ad un tratto iniziai a vedere appannato per colpa delle lacrime così salutai velocemente Alex per poi correre verso la mia macchina per andarmene da questo posto e lontano da lui.

But I promise this is on a whole new plane. {Genn Butch}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora