Capitolo 37

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9 Giugno 2016

Genn

Sabato io e Alessio partiremo per tornare giù a Somma dove trascorreremo le vacanze estive.
Da quello che so dovrebbe venire giù anche Alessia, ma ci raggiungerà dopo aver dato tutti gli esami universitari.
Per quanto riguarda Cesca non le ho chiesto niente perchè ancora non so che fare. Non ne ho nemmeno parlato con Alex per paura di essere preso a sberle da quest'ultimo, ma è l'unico che può darmi una mano così esco in giardino e urlo in direzione della sua camera.

Dopo svariati urli e qualche sasso tirato sulla finestra si affaccia un esemplare di Alessio addormentato con i capelli arruffati.
Non riuscendo a trattenermi dalle risate scoppiai a ridere dicendogli:

<<Alè sembri un ananas>>.

Lui di rimando mi fece il medio e chiuse la finestra per poi ritrovarmelo davanti con un'aria minacciosa chiedendomi:

<<Caro Butch spero per te che sia importante>>.

Senza prestargli troppa attenzione mi andai a sedere nell'unico posto dove c'era l'ombra e Alessio sbuffando mi seguì.
Accesi una canna per calmarmi un po' e dopo aver fatto un lungo tiro gli dissi:

<<Vorrei chiederti un consiglio su Cesca>>.

Non rimase sorpreso da questa richiesta e rispose:

<<Che novità!>>.

Lo fulminai con lo sguardo per poi iniziare a raccontargli dove ero andato quel lunedì che tanto mi aveva aiutato, anche se non molto dato che ancora non riuscivo a prendere una decisione.
Alla fine del racconto mi chiese:

<<Ti ha aiutato nella decisione che devi prendere?! Che poi si può sapere di cosa parla questa decisione?!>>.

Spensi il mozzicone nel posacenere e gli risposi:

<<Diciamo che mi ha dato un ottimo spunto per prenderla e no, non si può sapere. Forse te lo dirò durante il viaggio per andare a Somma>>.

Alex che si stava alterando disse:

<<Tu mi svegli per chiedermi di darti una mano con Cesca e non mi vuoi dire nemmeno che scelta devi fare per lei, come pensi che io ti possa aiutare?!>>.

Tutti torti non ce l'ha, ma non mi sento pronto per dirgli anche questa cosa della scelta.
Così mi venne un'idea:

<<Diciamo che devo decidere se fidanzarci ufficialmente come te e Alessia o aspettare ancora un po'>>.

Mi guardò con un sguardo che faceva capire che non ci era cascato ma rispose lo stesso:

<<Genn tu non so se te ne sei accorto, ma da quando stai con lei tutto in te è migliorato. Ma ciò che è riuscita a fare dopo che Claudia te l'aveva tolto è farti sorridere. Cioè guardati, anche ora che non la vedi ma la stai pensando sorridi e ti assicuro amico mio che ti preferisco così, che nel periodo in cui ti facevi la prima ragazza che capitava e che odiavi tutti. So che per te è una scelta difficile, ma pensaci veramente bene>>.

Ecco non mi era stato molto d'aiuto, ora ero tornato al punto di partenza..più confuso che mai! L'unica cosa da fare per prendere questa decisione è suonarci su, così chiesi ad Alex di andare a prendere la chitarra.
Mentre entrava in casa per prenderla cercavo di pensare ad una canzone da cantare e mi venne in mente ''Pompeii'' come se la mia coscienza si volesse rilassare con questa.

Finito di cantare Alessio mi chiese:

<<Perchè proprio questa?!>>.

Risposi con un'alzata di spalle mentre stavo pensando che la risposta l'avevo appena trovata, così mandai un messaggio a Cesca dicendole che domani le avrei dovuto parlare.

Cesca

Sono qui alla Castellana che sto aspettando che arrivi Alessia, quando sentii qualcuno sedersi accanto a me così alzai lo sguardo per guardare chi fosse e..no! Non può essere. Vedendo che non parlavo mi chiese:

<<Come mai tutta sola?!>>.

Sbuffai e gli risposi:

<<Sto aspettando Alessia. Te che ci fai qui?!>>.

Lui si accese una sigaretta e me ne offrì una che accettai volentieri dato che io le stavo per finire per poi dirmi:

<<Sto aspettando Felì che mi passi a prendere>>.

A quella frase mi spuntò un sorriso che non doveva uscire, ma ormai il gioco era fatto quindi gli dissi:

<<Il solito ritardatario eh?!>>.

Lui mi sorrise per poi andare incontro all'amico che era arrivato.
Ancora una volta è riuscito a strapparmi un sorriso. Che odio!!

Mentre mi maledivo da sola arrivò la mia amica che mi chiese:

<<Ei tutto bene?!>>.

Con ironia le risposi:

<<A meraviglia!>>.

Lei si sedette vicino a me e mi chiese di raccontarle tutto così iniziai a parlarle dei miei pensieri che ho avuto ultimamente e di avere una strana sensazione da questa mattina da quando mi sono alzata. Non era una sensazione che portava a qualcosa di buono, ma una che portava solo ''guai''. Comunque le dissi anche che avrei voluto parlare a Genn del passo avanti che vorrei fare, ma che ho una paura pazzesca. Mi ascoltò senza dire una parola e una volta che finii mi disse:

<<Primo smettila di fumare che ti sei fatta almeno cinque drum nel giro di mezz'ora. Secon..Ma cazzo Cesca mi ascolti quando parlo?!>>.

Alzai lo sguardo dal drum e rivolgendole un sorriso falso le risposi:

<<Ti giuro che è l'ultimo>>.

Sbuffò e riprese a parlare:

<<Secondo fai quello che ti senti. Io ti posso dire soltanto che non ti vedevo così solare dai tempi non di Luca, ma di Federico, anzi sei ancora più felice perchè lui ti dimostra affetto come tu lo dimostri a lui. Cesca, se ti senti pronta per dirglielo fallo, non ti tirare indietro. Com'è che mi dici sempre?! Meglio vivere con il rimorso che con il rimpianto di non averci provato. Quindi per una volta lascia da parte quella tua timidezza e tira fuori la Cesca forte, quella che quando vuole sa mettere a tacere tutti con i suoi discorsi e so che anche con lui ce la farai e vedrai che la penserà proprio come te>>.

Mi alzai e l'abbracciai così forte che pensavo di averla stritolata.
Staccate da quell'abbraccio le dissi:

<<Ce la posso fare. Ma non la posso portare per le lunghe così dopo gli mando un messaggio e gli chiedo di incontrarci domani, così poi potrò finire gli esami con tranquillità e venire giù con te questa estate. Però non voglio nemmeno fantasticare così tanto..ho paura che lui si sia stufato di me..>>.

Alessia mi prese il viso tra le mani e guardandomi negli occhi disse:

<<Non lo dire nemmeno! Si vede lontano un miglio che ti guarda ogni volta con gli occhi a cuoricino e che se ti si avvicina anche solo un tuo amico lo fulmina con lo sguardo. Come puoi pensare che si sia stufato?!>>

Risposi con una scrollata di spalle e un sorriso sincero.

Stavo per raccontarle quello che mi era successo prima che arrivasse quando il soggetto in questione e Felì si misero seduti insieme a noi e ci chiesero:

<<Allora di cosa si parla?!>>.

Non sopportando più quella situazione, perchè si vedeva che ci stava facendo a posta mi alzai e prendendo la mia amica per un braccio dissi:

<<Noi ce ne stavamo giusto andando. Ciao righià!>>.

Alessia mi guardò confusa così le spiegai e lei scosse la testa imprecando.

Dopo averla salutata mi incamminai per andare a casa e tirando fuori il telefono per mandare il messaggio a Genn ne trovai uno da quest'ultimo che mi chiedeva di parlare domani. Ora il mio corpo era composto solo da ansia, non aveva più nè acqua nè sangue, solo ansia. Risposi con un ''anche io ho bisogno di parlarti'' per poi mettermi le cuffiette per non pensarci.

But I promise this is on a whole new plane. {Genn Butch}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora