Capitolo 11

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20 Marzo 2016

Cesca

Domenica mattina, il mio telefono squillò e io non avevo voglia di uscire dalle coperte per prenderlo. Smise di suonare e tirai un sospiro, dopo due minuti risuonò e io imprecando mi alzaii e risposi:

<< Chiunque tu sia sappi che mi hai svegliato, quindi spero per te che sia importate ciò che mi devi dire>>.

Non sapevo chi era perchè avevo risposto ad occhi chiusi finchè non parlò:

<< Ma buongiorno cucci, sono le 14 ed è ora di alzarsi e di raccontare alla tua amica preferita come è andata al pub>>.

Ora avevo capito chi era.. Alessia e la sua coriusità.
Sbuffai per poi dirgli:

<< Alè! Non potevi aspettare che ti chiamassi io?!>>.

Mentre la sentivo ridere andaii in cucina e trovaii un bigliettino con scritto: "Siamo andati a fare una passeggiata, il pranzo è pronto c'è solo da riscaldarlo. Baci mami".
Guardai dentro le pentole per vedere cosa aveva preparato, quando mi sentii chiamare dal telefono così mi ricordaii che stavo parlando con Alessia.
Ridendo le dissi:

<<Scusa Alè, ma stavo vedendo cosa ci stava da pranzo dato che mi hanno lasciata da sola. Comunque ieri sera niente di che solo che boh.>>

Lei sospirò e rispose:

<< Tu racconta, poi sarò io a dire se non è successo niente.>>

Così iniziaii a raccontarle senza essere mai interrotta, una volta finito mi disse:

<< Mmm interessante, quindi secondo te lui ha già una ragazza laggiù?! Forse era la madre o la sorella e comunque a te non dovrebbe fregare niente giusto?! Cesca, piedi saldi a terra!>>.

Questo mi fece spuntare un sorriso perchè lei per me era come una sorella che non ho mai avuto. Le risposi:

<< Boh Alè a me ha dato questa impressione e poi non me ne frega niente solo che se uno ti dice quella frase ti viene pensato a chi fosse rivolta. Si lo so che devo stare con i piedi per terra, tranquilla. Adesso ti lascio che ho fame se ci sono novità ti scrivo sennò a domani.>>

La mia amica mi salutò con un semplice ciao per poi chiudere la chiamata. Accessi i fornelli per riscaldare il pranzo e una volta fatto ciò mangiaii.
Lavati i piatti decisi di accendere la tv e mettere su un pò di musica, ma mentre stavo per imitare il balletto della canzone Sorry qualcuno suonò al citofono, risposi e sentii diverse voci per poi sentirne una un po più forte dirmi:

<<Cesca, sono Alex apri che ti devo parlare>>.

Credendo che fosse da solo, mi importava poco di essere presentabile così gli aprì e mi rimisi a ballare, ma come entrò venne seguito da Antò, Leo, Cesere e Genn. Tutti mi salutarono senza fare caso al mio pigiama e alla mia performance, dato che Antò si mise a ballare insieme a me. Ma qualcuno rimase immobile a fissarmi sul ciglio della porta e notaii che era lui, Mr ghiaccio e io stranamente diventaii rossa.

Genn

Domenica mattina, Alex entrò in camera gridando:

<<Guagliò svegliaaaaaa!! Oggi è una bella giornata e non voglio passarla dentro casa!>>.

Come risposta ricevette dei versi da parte mia e di Antò seguiti da dei cuscini che gli arrivarono in faccia. Cercai di riaddormentarmi, ma Alessio rimase in camera a fissarci, così gli chiesi:

<<Alè, ma per quale cazzo di motivo ci devi svegliare?!>>.

Alessio liquidò la mia domanda e vedendo Antonio alzarsi per andare in bagno stampandogli un dito medio in faccia rise, per poi girarsi verso di me e dire:

<< Allora principino ci alziamo?! Oppure devo venire lì e prenderti di forza?!>>.

A quelle domande sbuffai e mi alzai per andare nell'altro bagno, ma prima di uscire dalla camera gli sussurai:

<< Fortuna che ti voglio bene sennò a quest ora ti avrei tirato un pugno>>.

Non rispose, si limitò a scuotere la testa con un sorrisino mentre fissava il telefono.
Una volta pronto scesi le scale per andare in cucina e lì trovai tutti seduti intenti a mangiare in silenzio così decisi di rimanere in silenzio anche io e di mettermi a mangiare. Finito il pranzo andai a fumarmi una canna giusto per rilassarmi un po' quando mi raggiunse Alex che mi chiese della sera prima quando avevo seguito Cesca di fuori.
Non mi opposi alla sua richiesta e iniziai a raccontargli. Non intervenì mai durante il racconto, ma solo alla fine dicendo:

<<Frà, sei un coglione. Glie lo dovevi dire che era tua sorella. Cosa pensavi di vedere così?! Se era gelosa?! No Genn, lei non te lo farà mai vedere perchè sta cercando di rimanere con i piedi per terra. Te lo ripeto ancora una volta tu puoi essere ciò che le serve, ma se a te non ti importa non dargli false speranze>>.

Feci un ultimo tiro per poi spegnerla nel posacenere e rispondere al mio amico:

<<Alè, io so solo che inizia ad interessarmi, ma non so che rapporto vorrei avere con lei dato che non la conosco. Comunque non volevo vedere la sua reazione, ma quando ho visto quegli occhi spegnersi ho perso un battito e mi sono sentito subito in colpa>>.

Abbassai lo sguardo per poi sentire una pacca sulla spalla seguita da:

<< Dai alzati che gli andiamo a fare visita, tanto sarà sicuramente sola e so che è sveglia grazie alle mie fonti>>.

Lo guardai e gli sorrisi pensando che quelle ''fonti'' potevano essere una sola persona, Alessia.
Arrivati a casa di Cesca, Alessio suonò e lei gli aprì convinta che fosse da solo. Appena entrati la vidi con il suo pigiama da pinguino e un po imbarazzata, ma non tanto per ciò che indossava, ma per il balletto che stava facendo. Antò vedendo il suo imbarazzo si mise a ballare con lei e io non potei che rimanere a fissarla nella sua semplicità finchè non si girò e notando che la stavo fissando diventò rossa, cosa che mi fece piacere.

My Space
Arrivati a questo punto vorrei sapere se la storia sta iniziando a piacervi e dirvi che ogni tanto pubblicherò anche questi capitoli per variare un po'.

Spero di ricevere delle vostre opinioni
Vi lascio che torno a sentire la nuova versione di Last Part anche se dovrei studiare 🙈
Quella canzone crea dipendenza!!

Al prossimo capitolo (:

But I promise this is on a whole new plane. {Genn Butch}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora