Capitolo 26

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26 Aprile 2016

Genn

Dopo aver accompagnato i miei amici a prendere il treno mi ritrovai a mangiare con Nando e i genitori di Alessio, ma senza quest ultimo perchè ha deciso di farsi due giorni fuori con Alessia.
Il loro rapporto è solido e sono stati fin dall'inizio d'accordo nel dirlo subito a tutti. Mentre io e Cesca..boh non so che fare, sono confuso.

Finito di mangiare andai in giardino a fumarmi una sigaretta quando mi ritrovai a pensare agli ultimi giorni e al mio comportamento nei confronti di Pingu che ha fatto veramente pena.
Domenica ho fatto il deficiente con molte ragazze al quanto troie che non vedevano l'ora di essere sbattute contro le pareti del bagno, ma l'ho fatto senza pensarci, perchè sono abituato così e non per far del male a lei. Ogni volta che mi giravo per guardarla mi ritrovavo a vedere lei che veniva portata via da Antonio per non assistere a quelle scene e mi maledico per avere un comportamento del genere.
In più come se non bastasse ieri l'ho lasciata a casa da sola inventandomi una scusa banalissima che sicuramente l'avrà fatta incazzare e anche qui è tutto compito del mio bel comportamento.
Se non mi vorrà vedere più sarà al quanto normale, ma spero che prima di prendere una decisione del genere mi chiederà delle spiegazioni.

Venni risvegliato dalla vibrazione del telefono, lo sbloccai e trovai un messaggio da Cesca dove diceva che voleva parlarmi e io risposi con un semplice ''ok''.

Entrai in casa, avvisai i genitori di Alessio e uscii prendendo la macchina di Nando che era uscito, fortunatamente, con la moto.

Arrivato a casa sua entrai senza bussare e la trovai a ballare con i suoi semplici abiti comodi facendomi ritornare alla prima volta che sono entrato qua dentro, così rimasi a fissarla.
Una volta finito senza salutarmi disse che voleva andare al campetto.

Arrivati lì ci accendemmo una sigaretta e lei iniziò a parlare senza guardarmi negli occhi e sentendo il suo discorso abbassai la testa ritrovandomi a fissare la punta dei piedi. Avevo ragione quando pensavo che il mio comportamento era stato una merda e che lei ci aveva sofferto e volevo anche chiedergli scusa, ma non so in che modo e in più non volevo stopparla sennò mi avrebbe lasciato una sberla.
Finì con una domanda che mi colpì profondamente, come se mille coltelli mi avessero trafitto il petto:''Io sono pronta a dirlo agli altri e tu?!''
Io ero pronto?! Non lo so.
Fino ad adesso ero stato legato ad una sola persona che mi aveva fatto soffrire molto e non vorrei che riaccadesse, ma allo stesso tempo non voglio perdere il mio pinguino.
Così feci un lungo sospiro e parlai:

<<Dire che ci stiamo frequentando?!>>.

Mi guardò con quello sguardo perso e che trasmetteva paura nel perdere qualcosa. Vedendo quello sguardo capii che la cosa giusta da fare era spiegarle tutto:

<<Io, come avrai visto ho un comportamento davvero di merda. Non sono un sentimentalista e non sono nemmeno bravo nel rapporto con le persone. In più finisco sempre nel ferire le persone a cui tengo di più, vedi i due giorni precedenti. Io non so se tu vuoi rischiare di soffrire nuovamente per uno come me, ma io sono disposto a riprovare a costruire un cammino con te, anche se poi andrà male sono sicuro che non me ne pentirò, perchè sei una persona fantastica. Una ragazza che nella sua semplicità mi fa sentire veramente importante>>.

A quelle parole lei mi guardò negli occhi per poi dire:

<<Se ti comporterai nuovamente come il 24 e il 25 ti pentirai di avermi conosciuto e di aver fatto una dichiarazione del genere alla sottoscritta. Quindi bada bene a quello che fai. Comunque..anche io sono pronta a rischiare nuovamente. Come ho sempre detto preferisco i rimorsi ai rimpianti. In più non è vero con sai essere gentile, vedi il 23>>.

Detto questo lei si catapultò nelle mie braccia per poi lasciarmi un lungo bacio casto che io approfondii perchè mi erano mancate da morire le sue labbra e il suo sapore.

Quella sera rimanemmo insieme fino a dopo cena nella macchina a guardare le stelle e a parlare. Era un po' strana, aveva come la paura di toccarmi, così mi avvicinai a lei e l'abbracciai, lei restò rigida per poi guardarmi e così le dissi:

<<Perchè questa reazione?!>>.

Arrossendo rispose:

<<Sei un regalo troppo bello per me e non so se ti merito>>.

Rimasi colpito da questa affermazione per poi dirle:

<<Noi ci meritiamo a vicenda>>.

Rispose con un semplice, ma dolce bacio sulla guancia per poi ritornare a parlare di altre cose.

Una volta accompagnata a casa, tornai a casa di Alex e mi addormentai pensando a cosa sarebbe potuto succedere nei prossimi giorni.

But I promise this is on a whole new plane. {Genn Butch}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora