pov camila
- o..ok - sussurra lei -...ti amo camz...- mi giro guardandola negli occhi - avevi detto che...- provo a dire, ma vengo interrotta dalle sue parole - lo so...che non ti ho mai amata...ma ho dovuto mentire...dovevi lasciare Dallas camila; anche a costo di doverti perdere ma...non ho mai smesso di cercarti e di amarti...ti scrivevo lettere su lettere, ti chiamavo al telefono ma tu...non hai mai risposto...- abbassa lo sguardo.come lettere? io non ne ho mai ricevuta una.
- lolo io...non ho mai ricevuto le tue lettere o le tue chiamate - le dico sconvolta - cos...cosa? - chiede lei altrettanto stupita.
-mila ricordati che l'ho fatto per il tuo bene - mi stacco da lei guardandola confusa - cosa hai fatto mamma? - lo capirai quando arriverai a seattle.
no non può averlo fatto
non mia madre.
oddio no ti prego... come ha potuto?!?
- è stata mia madre...- mi guarda confusa - ogni giorno riceveva una lettera e faceva finta che fosse indirizzata a lei...e invece no...erano tue...erano per me - sussurro scoppiando a piangere - perché lo ha fatto ? - chiedo poi - perché voleva vederti felice...ma non potrai mai esserlo con me - risponde piangendo - lolo...non è vero...io voglio essere felice solo con te...io voglio tutto di te per sempre - come puoi amare una drogata che ti ha fatto solo soffrire ?! - urla leggermente - perché mi hai fatto più bene che male...perché amo il modo in cui mi proteggi...amo il modo in cui mi baci...amo il modo in cui mi abbracci...io amo tutto di te...ma odio il fatto che ti droghi - le dico guardandola negli occhi.
lei sospira evitando il mio sguardo - lolo...perché hai inziato a fare uso di sostanze stupefacenti ? - le chiedo;
non risponde, evita il mio sguardo continuamente;
- lascia perdere - si alza dal letto rivestendosi - perché fai così ? - indosso di nuovo i miei vestiti fermandola - cosi come ? - mi chiede senza emozione - prima mi dici che mi ami e poi torni ad essere la stessa ragazza di Dallas...quella senza emozione, che si divertiva a torturarmi - si siede sul letto portandosi le mani tra i capelli - lauren...- mi abbasso in modo da guardarla negli occhi - perché non vuoi rispondere alla mia domanda ? - le accarezzo il viso - io...non sono debole...- sussurra lei -...cazzo io non sono debole!...ma quando si tratta di te lo divento...sei l'unica persona in questo mondo che riesce a rendermi vulnerabile...perché ti amo...perché solo tu riesci a farmi del male...solo i tuoi occhi riescono a trafiggermi il cuore...- sospira -... ed è per questo che ho bisogno della cocaina...per riuscire a vederti...quando mi drogo vedo il tuo viso...mi sorridi ed io ho bisogno di quel sorriso...so di averti persa ed è questo l'unico modo per stare di nuovo con te- la guardo senza dire una parola mentre le lacrime cado ininterrottamente sul mio viso.
io sono la causa;
è colpa mia,
ho quasi ucciso la ragazza che amo.
- lolo...sei andata in overdose...hai rischiato di morire - singhiozzo - almeno il mio ultimo ricordo sarebbe stato il suo viso - oddio...- sospiro mettendomi una mano sugli occhi;
- smettila di fare uso di cocaina...ti prego...io sono qua...non posso perderti lauren...non puoi andartene in un posto in cui non posso seguirti - mi bacia mentre le lacrime bagnano le nostre labbra.
non posso dirle addio, non di nuovo.
STAI LEGGENDO
don't let her go...again [sequel di omofobia]
Fanfictionè passato più di un anno da quel maledetto giorno e sia lauren che camila hanno deciso di voltare pagina dimenticandosi di quello che hanno passato insieme. camila vive a new york ormai; e lauren è rimasta a seattle; ma come succederà quando un over...