urlare

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pov camila
verso le otto di sera arrivo finalmente a new york; appena esco dall'aeroporto un gelido vento mi travolge;

"merda" penso stringendomi nel cappotto, chiudo gli occhi sentendo ancora il profumo di lauren;

sono passate solo sei ore e sento già la sua mancanza, queste settimane con lei sono state stupende,

ero in un sogno,

il nostro sogno.

ma ora devo tornare alla realtà...a questa realtà insieme alla mia ragazza, alex.

mi sento in colpa, l'ho tradita, ho tradito la mia ragazza con la mia ex;

come sono arrivata ad essere così? dov'è finita la camila di Dallas? quella piccola e ingenua che non avrebbe mai tradito o fatto del male a nessuno?

sono diventata il contrario di quello che avrei voluto essere...amo una ragazza e sono insieme ad un'altra;

complimenti camila.

ho usato alex per dimenticare lauren è questo mi fa stare di merda.

come ho potuto?

- amore!...- alzo lo sguardo trovando la ragazza dei miei pensieri difronte a me; sospiro leggermente asciugandomi una lacrima con la manica del giubbino - heii Alex - cammino verso di lei abbracciandola forte -...mmmm mi sei mancata - mi sussurra vicino all'orecchio - anche tu - rispondo tristemente; ci stacchiamo quanto basta per far combaciare le nostre labbra - dio mio...queste due settimane in astinenza dal tuo corpo mi hanno fatto venire voglia di scoparti...-

scoparmi? è questo che fa? io pensavo che facessimo l'amore...

- già ...- rispondo abbassando lo sguardo - vieni con me camila - mi prende forte la mano spigendomi in auto.

guida velocemente verso la sua dimora parcheggiando nel vialetto;

questo quartiere non mi è mai piaciuto, è pieno di criminalità,

mi trascina in casa spigendomi contro il muro e baciandomi con passione,

mi costringe ad aprire la bocca dandole l'accesso - mmmmm - geme leggermente mentre io provo solo dolore,

perché si comporta così? non può essere più dolce?

mi prende in braccio portandomi in camera, mi butta violentemente sul letto inziando a spogliarsi;

rimaniamo tutte e due nude, mentre il suo sguardo pieno di lussuria mi scruta attentamente.

si abbassa sul mio seno mordendolo e succhiandolo con violenza - alex...piano ti prego - una lacrima silenziosa scorre sulla mia guancia ma lei sembra non ascoltarmi;

mi costringe a mettermi a pancia in giù mentre allunga una mano aprendo il cassetto tirando fuori il solito dildo - no, stavolta non lo usare...- la supplico - tranquilla amore...non ti farò male - mi bacia sulle labbra sorridendomi.

mi prende i fianchi posizionandomi a novanta davanti a lei; mi penetra da dietro spingendo sempre più a fondo;

fa molto male,

- piano ti prego...- le dico; mi bacia la schiena sussurrandomi un "sta tranquilla " ma come posso esserlo?

mi tira uno schiaffo sul mio fondo schiena facendomi gemere leggermente dal dolore.

vorrei urlare, vorrei urlare a lauren di venire qua a salvarmi, ma purtroppo non posso e lei non mi sentirebbe.

mi meraviglio di me stessa,

come può alex essere la mia ragazza? cosa pensavo quando le ho detto " si voglio stare insieme a te " ?

le spinte diminuiscono e finalmente esce da me leccando la mia intimità- è stato bello - mi sussurra; io mi sdraio sul letto avvertendo le mie gambe tremare,

ho paura di lei; ho paura della mia ragazza...

lei si mette in parte a me abbracciandomi da dietro - ti amo mila - mi bacia la spalla addormentandosi poco dopo mentre le lacrime scorrono sul mio viso;

mi sento come se mi avesse violentata e sono stata proprio io a lasciarglielo fare.

don't let her go...again [sequel di omofobia] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora