Sei come lei

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pov camila
la mattina seguente mi sveglio tra le braccia di lauren;

le nostre gambe sono intrecciate tra di loro e il suo braccio mi stringe a se,

è davvero una ragazza fantastica ed io l'ho trattata di merda per colpa di Alex,

non volevo dirle quelle cose ma credevo davvero che la mia ragazza potesse migliorare e diventare come lauren,

ma a quanto pare mi sbagliavo.

sospiro leggermente accarezzandole il viso - mmmmm...- si muove sotto al mio tocco -...buongiorno - sussurra con gli occhi assonnati - giorno lolo - stai meglio? - mi chiede poi - si ho ancora qualche dolore ma tranquilla passerà - camila perché ti fai trattare in questo modo ? perché stai insieme ad una ragazza così violenta ?!? devi lasciarla! non puoi farti sottomettere da lei - alza leggermente il tono della voce.

si sta alterando,

ma cosa vuole?

mi alzo dal letto arrabbiata - io faccio quel cazzo che mi pare d'accordo?! e poi ho già avuto a che fare con persone violente...o forse non ti ricordi chi mi picchiava a Dallas ?!? - boccheggia un paio di volte per poi abbassare lo sguardo.

- lo faccio per te camila...non può dirti "ti amo" se poi si comporta così - usa un tono tranquillo - fatti gli affari tuoi lauren...tu mi hai ferito molto più di lei, mi hai picchiato molto di più e mi hai fatto desiderare di morire perciò tu sei l'ultima persona che può criticarla dato che sei esattamente come lei - rispondo fredda.

tra di noi cala un silenzio tombale; ha lo sguardo basso,

l'ho davvero ferita.

- ti amo...- alza lo sguardo puntandolo nel mio; i suoi occhi sono lucidi e pieni di tristezza -... e si, ti ho ferita...tante volte ma...ne io ne lei meritiamo una ragazza come te...non siamo alla tua altezza camila, perché saremo sempre dei mostri...ma tu puoi andare avanti e cercare una ragazza giusta per te...non ti sto dicendo di mollare alex per tornare con me...non lo farei mai, anche se lo vorrei tanto; ma ti sto dicendo di trovarti una fidanzata dolce e premurosa che sappia trattarti da principessa e...- qualcuno bussa alla porta interrompendo il suo discorso.

- scusate se vi interrompo ma...c'è alex...è giù in giardino e ti sta aspettando - dice Dinah - d'accordo arrivo - porto lo sguardo su lauren - devo andare - non farlo camila - dice lei quasi supplicandomi.

- scusa - la mia voce è fredda e senza emozione, mi dirigo verso la porta continuando a guardare davanti a me.

scendo le scale andando verso il giardino dove alex mi aspetta con un mazzo di fiori.

pov lauren
scendo le scale arrivando in cucina - cosa vuole quella stronza? - chiede ally guardando fuori dalla finestra - non lo so - rispondo portando lo sguardo verso alex, inginocchiata davanti a camila per farsi perdonare.

lei le prende la mano facendola alzare e baciandola con passione.

- non ci credo, l'ha perdonata?! - urla Normani - si - abbasso lo sguardo tornando in camera.

chiudo violentemente la porta sedendomi sul letto e scoppiando a piangere - lauren...posso? - sento ally bussare alla porta - ehm...è tut...tutto okay - singhiozzo - perfavore - dice lei -d'accor...d'accordo - apre la porta sedendosi in parte a me.

- lauren, tutto si risolverà, lei ti ama, lo sai anche te...voi siete fatte per stare insieme - appoggia la mano sulla mia -...combatti per lei - alzo lo sguardo puntandolo nel suo.

le accarezzo il viso avvicinandomi sempre di più,

la bacio dolcemente muovendo le labbra sulla sue,

ally non mi respinge così decido di approfondire il bacio.

- mmmm - gemo leggermente prendendola per le gambe facendola sedere sopra le mie;

inzia a muoversi strusciando la sua intimità contro la mia.

iniziamo a spogliarci rimanendo completamente nude - lauren cosa stiamo facendo ? - mi chiede lei preoccupata - ssssh tranquilla - la bacio con passione facendola stendere sul letto.

pov ally
è sbagliato ma ormai è troppo tardi per fermarci.

inizia a scendere sempre più in basso baciandomi e trascrivendo con la lingua dei cerchi immaginari sul mio addome.

arriva davanti alla mia intimità iniziando a stuzzicarla,

- oh mio dio - gemo afferrando i suoi capelli e cominciando a contorcermi sotto di lei;

mi tiene ferme le gambe mentre inizia a penetrarmi delicatamente con due dita;

succhia, lecca e soffia sulla mia intimità - lauren... - gemo il suo nome dal piacere mentre una sensazione inizia a crescere nel mio ventre.

in meno di pochi minuti vengo inarcando la schiena e graffiando le lenzuola.

don't let her go...again [sequel di omofobia] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora