Come hai potuto?

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pov camila
la mattina seguente mi sveglio avvertendo dei forti dolori in tutto il corpo - mmmm cazzo - dico provando ad alzarmi;

la mia vista è ancora offuscata e ci metto un pò prima di mettere a fuoco la figura di alex dormire pacificamente in parte a me;

mi rivesto il più velocemente possibile, devo andare via da qui;

prendo le mie valige percorrendo il corridoio quando sento una mano afferrarmi il polso - amore dove vai? -

il mio cuore batte velocemente - io...devo tornare a casa alex...mia mamma mi aspetta - rispondo girandomi per guardarla negli occhi - d'accordo...- sospira leggermente -...mi vesto e ti accompagno - no tranquilla prendo un taxi - sorrido forzatamente- non passano di qua...hanno troppa paura - sghignazza lei abbracciandomi e baciandomi con passione - ieri è stato stupendo...- mi sussurra sulle labbra -...avevo proprio bisogno del tuo corpo - mi stringe forte il fondo schiena - alex...io ti devo parlare...- mi guarda confusa - ...a me piaci davvero ma, quando facciamo quelle cose...- gesticolo con le mani;

non posso dire " facciamo l'amore" quello lo faccio solo con lauren.

- beh ecco sei molto violenta e mi fai molto male...perciò ti prego, basta usare quel dildo - la supplico, lei annuisce abbassando lo sguardo.

- scusami camila io...non avevo idea; mi dispiace così tanto...- si asciuga una lacrima - ... sono una persona orribile; non ho mai voluto farti del male - la guardo stupita, non l'avevo mai vista in questo stato - tranquilla alex...- le accarezzo il viso - mi perdoni mila ? - punta il suo sguardo nel mio - Sì...non preoccuparti - sussurro io abbracciandola forte.

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dopo avermi riaccompagnata a casa guardo la macchina di alex sparire dientro l'angolo;

prendo un bel respiro profondo e mi avvicino alla porta,

non ho di certo dimenticato quello che ha fatto mia madre.

busso leggermente aspettando che qualcuno venga ad aprirmi;

- arrivo ! - sento urlare da dentro, all'improvviso l'entrata principale si apre mostrandomi sofi - mila! - mi salta addosso abbracciandomi forte - ciao piccola mia... mi sei mancata tanto - le dico portandola in casa - anche tu - mi bacia la guancia senza lasciarmi un secondo.

sposto lo sguardo verso il salotto e il mio sorriso tutto a un tratto sparisce - camila...- mia mamma è in piedi davanti a me che sorride leggermente - sofi ci puoi lasciare un minuto da sole? vai in camera che poi vengo con te a giocare - la piccola annuisce correndo verso le scale.

- come stai ? e lauren ? - mi chiede una volta rimaste da sole - come hai potuto?...- le chiedo senza emozione - ...mi hai nascosto le lettere di lauren per circa un'anno!!!... perché lo hai fatto?! perché ti sei intromessa nella mia vita...potevamo essere felici io e lei a quest'ora e invece no! per colpa tua...adesso voglio sapere il perché ? Perché proprio mia madre ha voluto ferirmi così tanto ?! - urlo tutto il dolore e la rabbia che provo - perché sei stata troppo male per lei e... io non volevo che tu soffrissi ancora...mila mi dispiace ma non mi pento di averlo fatto...lei non ti merita - la guardo sconvolta - non sono affari tuoi d'accordo ! io e lei ci amiamo! -.

sbuffa leggermente - È DOV'È ADESSO ?!? SE TI AMA COSÌ TANTO DOVE È, AH? DOVE ERA QUANDO PIANGEVI OGNI NOTTE PER COLPA SUA ? O QUANDO TI TAGLIAVI PER LA SUA VIOLENZA VERSO GLI OMOSESSUALI?! CAMILA LEI TI PICCHIAVA!! TI HA FATTO DAVVERO MALE ! ED IO IN QUANTO MADRE DOVEVO PROTEGGERTI!! SECONDO TE COME MI SENTIVO QUANDO TORNAVI A CASA DISTRUTTA, CON LE LACRIME AGLI OCCHI PER COLPA SUA !? STAVO DI MERDA! ED È PER QUESTO CHE HO NASCOSTO LE LETTERE...NON VOLEVO CHE TU SOFFRISSI DI NUOVO PER COLPA DELLA SUA STUPIDA RABBIA...TI TRATTA DI MERDA CAMILA... PERCHÉ TU SEI L'UNICA A NON VEDERLO ?! - le mie guance sono bagnate dalle lacrime - papà non lo avrebbe mai fatto...- singhiozzo io - ... lui avrebbe capito l'amore che c'è tra di noi - mi asciugo le lacrime con la manica della felpa - ...voglio le lettere mamma - la guardo negli occhi; lei annuisce avvicinandosi ad un piccolo mobiletto chiuso a chiave,

"ecco perché non voleva che lo aprissimo" penso io.

prende le lettere poste una sopra l'altra legate insieme da un filo di spago - sono tutte - sospira passandomele;

annuisco correndo verso le scale - non ti perdonero' mai per quello che hai fatto - dico prima di andare verso camera mia.

don't let her go...again [sequel di omofobia] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora