Capitolo 6

6.8K 345 15
                                    

-Buongiorno- dissi entrano nella sala da pranzo. Stamattina, per andare a scuola, misi  una maglietta bianca con sopra un cardigan nero, leggings anch'essi neri e ai piedi le Dottor Martens bianche. I capelli li lasciai sciolti e, sul viso, misi un filo di fondotina, il mascara e, stranamente, una piccola linea di eye-liner. Mi ero svegliata di buon umore. Domani tornerò nella mia dolce e amata casa. Non vedo l'ora! Sono stanca di stare in questa casa con persone orribili e false come i genitori di Brayan!

-Buongiorno- mi dissero tutti in coro. Brayan non mi staccava gli occhi di dosso. Mi fissava e io iniziamo a sentirmi a disagio. Mi sedetti e iniziai a fare colazione. Avevo, già pronta, una tazza di caffellatte e sul tavolo c'era una torta di cioccolato con pezzettini di nocciole appena sfornata. Ne presi un pezzo e me la gustai. Era buonissima! Matilde è bravissima in cucina! La adoro! Sarò ingrassata minimo 4 chili da quando sono qua.
Mentre mangiavo i signori White si alzarono per andare al lavoro. Finalmente fuori dalle scatole!
Cloe sarebbe andata all'asilo alle 9:00, insieme a Matilde. Non so come fa a fare tutte queste cose! Quella donna è una Santa, soprattutto perché sopporta i genitori di Brayan.

Finito di mangiare, mi alzai dal tavolo, presi lo zaino e, mentre stavo per uscire sentii Brayan chiamarmi.
-Ti do un passaggio-
-Posso andare anche a piedi-
-No! Ti ci porto io e non accetto un "no" come risposta!-
-Va bene, grazie- andammo verso la macchina, salimmo e Brayan mise in moto. Nessuno dei due parlò. Mi ero impuntata che doveva essere lui a iniziare. Io avevo già detto tutto la sera precedente.
Arrivammo davanti la scuola. Mentre stavo per scendere Brayan mi disse:" Ci tengo ancora a te Mary. Mi dispiace per tutto, ma non possiamo essere amici"
"Perché non possiamo essere amici?!" Pensai. Gli volevo dire tante cose in quel momento, ma dalla mia bocca uscì soltanto un "okay, grazie per il passaggio".
Chiusi la portiera e mi incamminai verso l'entrata. Notai che molte ragazze mi guardavano con una faccia assassina, forse perché ero appena uscita dalla macchina di Brayan. Me ne fregai e raggiunsi i miei due unici amici.
-Buongiorno- dissi abbracciando Lucy e facendo un sorriso a Matt.
-Buongiorno anche a te- Dissero in coro. -Devi dirci qualcosa?-
-Del tipo?-
-Il motivo per cui sei appena scesa dalla macchina di quello stronzo con il faccino carino!- disse Lucy
-Mi ha solo dato un passaggio. Non abbiamo parlato per tutto il tempo. Mi ha detto una cosa solo quando sono scesa dalla macchina, ma prima di dirvelo dovrei raccontarvi di ieri sera.-
-Fallo!- per fortuna mi salvò la campanella.
-All'intervallo, adesso entriamo.-
Mi aspettavano due ore di matematica, un ora di spagnolo e inglese e, l'ultima ora, avevo religione che io non faccio.

Spagnolo. Una delle mie materie preferite. Adoravo imparare nuove lingue. In questa scuola c'è inglese, spagnolo, francese e poi posso decidere se fare altre lingue come il tedesco e il cinese. Ho deciso di imparare, per ora, solo quelle tre lingue. Quando avrò preso il diploma farò dei corsi per apprendere di più.

Suona la campanella dell'intervallo. Adesso devo raccontare quelli che é successo ieri sera. Io e Lucy ci incamminiamo verso la mensa dove dobbiamo vedere Matt.
Entriamo e lo vediamo. Sto per sedermi quando una delle troiette di Brayan mi si avvicina e mi dice :" Stai lontana da lui!"
-Tranquilla. Non c'è niente tra me e lui. Te lo puoi tenere.-
-Meglio per te- e se ne va. Cos'è? Una minaccia? Va beh. Lascio perdere e mi concentro sui miei amici. Inizio a raccontare tutto quello che é successo ieri sera, dei genitori di Brayan e di quello che mi ha detto prima.
-Che bastardi i signori White! Chissà perché ti hanno detto quelle cose! Non ci credo che é solo perché ti sei tinta i capelli! - disse Lucy
-non lo so, ma non mi importa-
-A noi invece si!- Questa volta a parlare é Matt. -ho una brutta impressione. Non so il motivo-
-Sono come tutti gli altri- dico alzandomi e andando verso il cancello. Non facendo religione posso uscire prima. Con me c'è anche Lucy. Abbiamo fatto il permesso insieme.
Andiamo a casa di lei. É a 15 minuti dalla scuola e andiamo con calma. Ci fermiamo a prendere un panino al Mc, visto che é a casa da sola e non vogliamo rischiare di incendiare qualcosa.
-Ah! Non ti ho detto una cosa!-
-Dimmela adesso-
-Ci sarà la festa di inizio anno Sabato prossimo! Ci verrai?-
-Io... Non lo so...-
-Ti prego, ti prego, ti prego...!-
-Va bene-
-Siii!- saltella come una bambina, mi abbraccia e mi bacia.
-Adesso calmati- dico ridendo
-Domenica andiamo a prendere l'abito, é deciso!-
-Si, signora!-

Ho paura. Ogni volta che sono andata ad una festa non finiva bene. L'ultima volta mi sono ubriacata e mi sono messa a ballare, sopra un tavolo, il ballo del qua qua. A scuola mi hanno presa in giro per un mese! Ci andrò solo per fare contenta la mia amica.
Non voglio che finisca male di nuovo. Ho paura e ho un brutto presentimento.

Per una volta... ParlamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora