Capitolo 53

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Mary
Esito un po' ad aprire la porta, ma mi faccio coraggio e tiro giù la maniglia.
Entro e lo vedo li, sdraiato su quel letto che, deduco, sia scomodo. È magro e trasandato, ma è comunque un bel uomo: capelli biondi, che ormai stanno diventando bianchi, occhi azzurri che, appena mi vide, diventarono lucidi, e la pelle è chiara, proprio come la mia. Le persone avevano ragione. Assomiglio tanto a mio padre.

-Bambina mia- disse
-Papà...- dissi. Come immaginavo mi misi a piangere fra le braccia di mio padre.
-Shh.. Ora sono qui...- disse, ma anche lui aveva le lacrime agli occhi.
-Non sai quanto abbia desiderato di conoscerti- dissi
-A chi lo dici... Soffrivo ogni giorni di più sapendo che stavi crescendo senza conoscermi, senza giocare insieme a me, senza vederti sorridere, ma adesso sono qui... Recupereremo quello che non abbiamo potuto fare in tutti questi anni.-
-Non abbiamo potuto fare nulla insieme-
-Si, ma adesso andremo avanti e faremo tutto insieme, okay?-
-Okay-
-Ti voglio bene, Mary- disse abbracciandomi di più.
-Ti voglio bene anche io- scoppiai a piangere ancora di più -Domani ci sarà il processo dei signori White-
-Si, lo so... Spero che resteranno in prigione per il resto della loro vita-
-Anche io! Non posso crederci che sono stata una settimana da loro e tu eri praticamente a due passi!-
-Sei stata una settimana da loro?-
-Si, la mamma di Tom non sta bene e, in quel periodo, dovevano andare li così andai a stare dai signori White-
-Ti hanno fatta soffrire?-
-Non sai quanto...-
-I loro figli sono come loro?-
-No... Cloe ha solo 5 anni ed è una bambina adorabile, mentre Brayan... Beh... Lui è dolce e simpatico, quando vuole, ma può essere anche stronzo, però nessuno dei due è come i genitori.-
-Menomale...-
-Già-
-Fra te e Brayan c'è stato qualcosa?-
-Come scusa?-
-Mary sono tuo padre, anche se non ti ho vista crescere... Quando parlavi di Cloe eri serena, mentre con quel ragazzo avevi gli occhi che ti brillavano, ma eri triste.-
-Si, siamo stati insieme fino a qualche giorno fa...-
-Che ti ha fatto?-
-Mentito e... L'ho visto a letto con un'altra mentre era ubriaco...-
-Non era in se...-
-Papà non metterti anche tu! Mi basta Brayan!-
-Mi hai chiamato papà- disse di nuovo con le lacrime agli occhi
-Si e ti chiamerò così per sempre- disse dandogli un bacio- ora parlami di te e di quello che hai passato, ovviamente se vuoi. Mi hanno detto che eri morto di infarto...-
-L'ho avuto l'infarto, ma mi sono ripreso. Mi hanno rapito in ospedale. Hanno minacciato i medici per portarmi via e, a quanto pare, nessuno ha detto niente...- io rimasi zitta, fra le sue braccia. Annuii soltanto - quando mi hanno portato in quei sotterranei mi hanno picchiato e mi davano da mangiare e da bere ogni 3 giorni. Continuarono così per un mese. Quando ero al limite hanno iniziato a nutrirmi regolarmente, ma mi picchiavano comunque fino a poche settimane fa.-
-Perché ti picchiavano?-
-Perché cercavo una via di fuga così mi picchiavano per rimanere senza forze e arrendermi. Mi ero arreso qualche settimana fa, ma quando sono riuscito a rubare il telefono al padre di Brayan ho iniziato a sperare. Cercando sulla rubrica ho trovato il tuo nome, Mary. Ti ho chiamata perché mi ricordavi te. Ho detto io, a tua madre, di chiamarti in questo modo. Ora mi ritrovo libero grazie a te e ad Erick-
-Perché ti hanno rapito?-
-Molti anni fa eravamo una famiglia benestante. Tutti ci amavano perché, oltre ad essere simpatici, abbiamo aiutati molte famiglie che avevano bisogno di soldi, mentre i signori White,anche loro benestanti, all'epoca non erano tanto famosi nei dintorni. La nostra famiglia era la più ricca del quartiere. Io ero il proprietario di un'azienda famosa di vestiti. Erano talmente invidiosi che sono arrivati a rubare tutti i soldi dell'azienda e l'hanno fatta saltare in aria. Mi hanno rapito perché non mi sopportavano e hanno tenuto tutti i miei soldi. Il caso dell'azienda rimase aperto pochi giorni poi, con la scusa che c'era un guasto nelle macchine l'hanno chiuso. Volevano mandare in rovina tua madre e, di conseguenza, te e tuo fratello, ma poi decisero di farla pagare soltanto a me-
-Che stronzi! Non l'hanno fatta pagare soltanto a te! Hanno ordinato a tutti di non parlarmi, di farmi rimanere da sola, infatti avevo solo due amici! Tutta la scuola mi trattava male e mi evita come se avessi la peste-
-Mi dispiace così tanto piccola!-
-Anche a me, papà- dissi abbracciandolo di nuovo -Ti lascio riposare adesso-
-Okay-
Mi diressi verso la porta ma, prima di uscire, mi girai verso di lui e gli dissi: "Ti voglio bene, papà".

Ecco tutta la verità. I genitori di Brayan erano invidiosi di Jonathan! Ve lo aspettavate?
Non vedevo l'ora di scrivere questo capitolo! Ho cambiato alcune cose, ma sono soddisfatta, anche se potevo scriverlo meglio!
Spero vi piaccia! Buona lettura❤️🙈

Per una volta... ParlamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora