Capitolo 35

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Mary
Non ho mai avuto così tanta voglia di andare ad una festa, forse perché non avevo nulla da dimenticare. Ho intenzione di lasciarmi alle spalle quello stronzo del mio ex e di fare nuove amicizie.
La festa in spiaggia sarà domani. L'unica cosa che, i miei amici, mi hanno detto è di non mettermi tacchi e vestiti, quindi non so assolutamente cosa mettere. Sono in una totale disperazione. Le uniche cose belle che ho, per una festa, sono degli abiti e non posso metterli.

-Che cavolo metto domani?!- grido. In casa sono da sola. Mamma è al lavoro e Tom è da sua madre. Mio fratello, invece, è agli allenamenti di calcio e dovrebbe arrivare fra un'ora. L'altro giorno ho scoperto che si sta sentendo con Lucy. Sono così felice per loro due ma, sinceramente, non li vedo bene insieme... La mia amica starebbe bene con Leo, punto! Lei sa che la penso in questo modo e, ogni volta, mi grida dietro, ma non mi importa. Non cambierò mai idea.
-Perché urli sorellina?- mi dice Erick dalla sua stanza.
-Ma non dovevi arrivare fra un'ora?!-
-Si,ma hanno annullato gli allenamenti-
-Okay. Non ti avevo sentito entrare-
-Mi sono accorto- disse entrando in camera mia e sedendosi sul letto. -Perché gridavi?-
-Non so cosa mettere domani! Mi hanno vietato di mettere i tacchi e un vestito!-
Mio fratello non rispose. Si alzò e andò verso l'armadio. Iniziò a cercare qualcosa e, dopo 5 lunghi minuti, tirò fuori un paio di leggings in pelle con una maglietta bianca.

-Mettiti questi con dei bei stivaletti--Avrò freddo!- dissi-In spiaggia farà caldo, ma nel caso mettiti questo giubbotto nero

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-Mettiti questi con dei bei stivaletti-
-Avrò freddo!- dissi
-In spiaggia farà caldo, ma nel caso mettiti questo giubbotto nero.- disse porgendomelo.
-Okay, stilista- dissi ridendo.

Brayan
Marcos, l'altro giorno, mi ha avvisato che ci sarà una festa in spiaggia. Non ne sapevo niente ed è una cosa strana visto che io sono sempre il primo a venirne a conoscenza.
La festa sarà domani, ma non mi convince. Credo che c'è qualcosa sotto.

-Domani andrò ad una festa in spiaggia con Marcos- dissi freddamente ai miei "genitori".
-Lasci Jessica da sola?- disse mio padre
-Lei lo sa già e, comunque, se mi avesse detto di no avrei confermato lo stesso. Non è nessuno per dirmi se posso andare.-
-È la ragazza che TU hai messo incinta!- disse mio padre
-Si e nient'altro!-
-Tu non ci andrai!- disse mia madre
-A Jessica va bene, quindi ci andrò! Se stava male avrei detto di no, ma visto che è viva e vegeta non starò a casa!- dissi uscendo.
Che nervoso che mi fanno venire! Da anni non riusciamo più ad avere una normale chiacchierata come tutte le famiglie. Solo davanti a Cloe non litighiamo per non farla stare male. L'ultima volta si è messa a piangere e, da quel momento, cerco di avere una normale discussione con i nostri genitori, se così posso chiamarli perché la mia vera madre è Matilde. "I genitori non sono chi genera i figli, ma chi li cresce." L'ho sempre pensata così.

Per una volta... ParlamiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora