Sgranai gli occhi per la paura e non appena alzai lo sguardo vidi due dei tre Spaccati che avevo osservato 'danzare' attorno al fuoco la scorsa notte. Visti ora da vicino erano più inquietanti. Entrambi avevano le caratteristiche che avevo notato la notte precedente, ma ora potevo cogliere maggiori dettagli. Uno di loro era più mingherlino e aveva una barba abbastanza lunga, così come i suoi capelli arruffati e a tratti mancanti. L'altro invece era più robusto, con delle braccia muscolose che sembravano poter ridurre qualsiasi cosa in polvere.
Mi venne da pensare che forse un tempo era stato un criminale. Non seppi perché mi venne questa pazza idea in mente, ma probabilmente era motivata dal fatto che avesse numerose cicatrici sulle mani e sul volto. Sotto il collo notai addirittura un tatuaggio nero e rosso che sembrava raffigurare un cane che sbranava la sua vittima, incorniciato da un anello il cui perimetro era ricoperto di parole che non riuscii a leggere.
"Cos'è? Ora non urli più ragazzina?" chiese quello più robusto ghignando divertito.
Vidi Stephen avvicinarsi di più a me, ma quando notò lo Spaccato più mingherlino muovere un passo in avanti, si alzò di scatto e gli puntò l'arma affilata al collo. "Fai un passo falso e inizio a spingere con la lama." sibilò duro tra i denti.
Non persi un attimo e mi guardai attorno alla ricerca della mia arma. Dove caspio l'avevo lasciata? Iniziai ad andare nel panico. Andiamo, Elena! Come caspio si fa a perdere un'arma?"Stai cercando questa?" chiese lo Spaccato più robusto alle mie spalle.
Mi voltai di scatto e spalancai gli occhi dallo stupore quando lo vidi con la mia piccola spada in mano. Serrai i pungi e mi irrigidii. Ci eravamo cacciati in una situazione orribile e come se non bastasse la tensione stava salendo. Avevo il brutto presentimento che presto sarebbe iniziata una sanguinosa carneficina, ma la cosa peggiore era sapere che tutto quello era solo per colpa mia.Perché dovevo sempre cacciarmi nei guai e trascinare gli altri con me? Non ero pronta per affrontare un altro combattimento. Avevo già i bei ricordini che gli Spaccati di Jorge mi avevano procurato, non avevo bisogno di altri per capire quanto fossi diventata debole.
Forse potevo ignorarlo, ma il dolore che ancora persisteva su numerose parti del mio corpo non sarebbe sparito nel nulla da un giorno all'altro. Anzi, probabilmente se avessi affrontato un'altra battaglia, si sarebbe solo intensificato – cosa che ovviamente non volevo che accadesse."Ridammela." sibilai a denti stretti, fingendo di avere la situazione sotto controllo. "Ora."
"Wo-wo-wo! Non ci penso neanche, è un bel gioiellino da collezionare..." mormorò quello, in modo divertito. "Come d'altronde lo siete voi." disse poi tornando serio e minaccioso, ma sempre con quel ghigno stampato sul volto."Ti ricordo che ora sono io quello con l'arma puntata sul tuo amico." asserì Stephen aumentando la presa attorno all'elsa della spada. In un secondo lo vidi afferrare lo Spaccato che teneva sotto tiro e bloccargli le braccia dietro la schiena, tutto questo sempre tenendo la lama della spada puntata sul collo. "Che ne dici di una spuntatina alla barba?" sibilò Stephen divertito, ma pur sempre minaccioso.
"Io dico che se lo fai, succede che la tua amichetta qui muore." ribatté lo Spaccato più robusto indicandomi con la spada.
"Non se dopo aver tagliato la gola a lui, la taglio anche a te." rispose Stephen senza perdere il contatto visivo con lo Spaccato armato.
"Oh... Speravo che lo dicessi." ghignò lui. Lo vidi fare un segno quasi impercettibile con il mento e in meno di un secondo mi sentii afferrare da dietro.Non feci in tempo neanche a muovere un muscolo che sentii delle mani frettolose bloccarmi le braccia dietro la schiena. Iniziai a strattonare per liberarmi dalla presa, ma più io tiravo, più questa si intensificava. Decisi così che se non potevo usare le mani per liberarmi, avrei riempito di testate il mio aggressore. Allungai il collo in avanti e senza esitare lo ributtai all'indietro, colpendo violentemente qualcosa di duro. Gemetti per la fitta che seguì quel colpo e mi maledissi per aver colpito così forte, ma subito dopo fui pervasa dalla felicità nel sentire le grida dello Spaccato. Il mio aggressore urlò per la sorpresa e per il dolore, ma non mollò la presa. Tirai in avanti la testa e feci per sbatterla nuovamente all'indietro, quando sentii una mano stringersi attorno al mio collo. Mi bloccai immediatamente quando percepii le unghie dello Spaccato conficcarsi nella mia carne e premere per farmi male.
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The Maze Runner - Survive
Fanfiction{Sequel di The Maze Runner - Remember} Il Labirinto e i viscidi Dolenti erano solo l'inizio di una serie di Test. La Fase del Labirinto è ormai terminata. Solo pochi sono sopravvissuti. Tuttavia tutti si ritrovano nelle mani della W.I.C.K.E.D. I Rad...