Capitolo 3 ( REVISIONATO)

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Con le persone che si amano, il tempo scorre veloce e quasi non ci si accorge nemmeno che il tempo passa. Infatti ora sono qua nella mia ampia suite a prepararmi per il ricevimento di questa sera, la giornata è trascorsa molto tranquilla, le solite chiamate di persone influenti nel nostro mondo e i parenti più stretti, dopo i ringraziamenti di circostanza tutto il giorno mi dedicai a me stessa, oggi era l'ultimo giorno per me di crescita, infatti il giorno del compimento della maggior età, il corpo di un vampiro smette di crescere e di invecchiare, quindi l'aspetto che avrò stasera sarà quello che avrò per il resto della mia esistenza. E' davvero strano e stupendo il meccanismo che è il nostro corpo, fino a pochi giorni fa avevo ancora l'espressione di una bambina allo specchio, ma oggi guardandomi bene allo specchio, vedo una donna, e non per essere narcisista o cosa ma, sono davvero una bella ragazza. La maggior parte dei vampiri era bellissimo, era un gene che si era sempre tramandato di generazione in generazione e di famiglia in famiglia, la storia ricorda solo un vampiro di aspetto non gradevole, si trattava di un vampiro che aveva venduto l'anima a Satana che a sua volta lo aveva privato della sua bellezza per donargli ciò che aveva richiesto, ma questa era solo una stupida leggenda.

Tornai a concentrarmi su me stessa, Abby e Mia erano qua da stamattina per far si che stasera fosse tutto perfetto, le varie cure estetiche come cerette e maschere di bellezza le avevamo già completate in mattinata, e dopo un lungo e rilassante idromassaggio fatto nel prezioso latte di cocco mi sentivo fresca e pulita. Il compimento della maggior età per un vampiro era importante, in moltissimi campi, siccome diventava adulto a tutti gli effetti, poteva decidere liberamente che carriera intraprendere, poteva scegliere qualcuno con cui passare l'eternità, insomma era un grande passo per molti, per me significava solamente  poche cose ossia: non crescerò più, forse dovrò sposare un uomo vecchio e scelto da mio padre, dovrò fare figli e un giorno non troppo lontano comandare su Decoy. In poche parole io non avevo diritto a scegliere su niente nella mia vita, che schifo! 

Ma stasera ero felice, non so per quale strano motivo, ma lo ero, e stasera era solo per me, una festa in mio onore e non volevo di certo sfigurare davanti a nessuno, tra meno di dieci minuti le porte di palazzo si apriranno e gli invitati inizieranno a confluire nel salone centrale, e tra meno di un ora sarà il mio turno di apparire assieme a mio padre sulla grande scalinata che porta al centro del grande salone.Con il mio super udito riuscivo a carpire qualche straccio di conversazione, ma le voci erano troppe e mi perdevo il filo del discorso, così mi arresi e continuai a truccarmi, cercando di essere il più precisa possibile. 
Un tocco di matita nera sotto ai miei occhi dalle sfumature verdi, un ombretto marrone chiaro, quasi look naturale, una quantità generosa di eye-lyner e alla fine osai con il rossetto che era la mia parte preferita, optai per un bordeaux intenso e brillante che si intonava perfettamente con il mio vestito anticonformista.
Bussarono alla porta, piano piano si aprì e fece capolino mio padre che all'inizio restò come paralizzato, poi entrò in camera e mi scrutò più volte dalla testa ai piedi per infine dire " devo dedurre che fai davvero fatica a rispettare le tradizioni, ma credo che stavolta ne sia valsa la pena, sei bellissima figlia mia! " I miei occhi si riempirono di lacrime che riuscii miracolosamente a non versare e ricacciare indietro, mio padre si avvicinò tentennante a me per poi abbracciarmi stretta stretta come faceva quando ero solo una bambina, e ciò che volevo era sempre e solo compiacerlo, le mie idee ad oggi erano cambiate, ma il bene che gli volevo, quello era immutabile. Mi strinsi anche io a lui e restammo così per una manciata di minuti. 
Quando si staccò di me mi fece fare una giravolta su me stessa, e infine disse: " sono fiero della donna che sei diventata, sei forte, hai le tue idee, sarai un grandissimo capo per tutti noi " quelle parole raramente, per non dire quasi mai uscivano dalle labbra di mio padre, ma era davvero una gioia sentirle pronunciare. 

Arrivò il momento di scendere la scalinata a braccetto di mio padre, ero tesa e nervosa, alla fine questa serata era si per festeggiare il mio compleanno, ma anche per presentarmi ufficialmente alla società. La musica nel salone si fermò, il paggio di corte annunciò la nostra entrata e con una camminata fiera seguii mio padre che saggiamente mi guidava. Gli occhi di tutti i presenti erano su di me, e le mie guance si tinsero di un rosa imbarazzo. Mia mamma alla fine della scala mi accolse con un sorriso enorme e mi abbracciò stretta stretta, mi disse anche lei che ero bellissima e infine salutai i miei adorati nonni che fin da sempre mi avevano viziata essendo la loro unica nipotina, dopo tutti i saluti la festa iniziò, i calici colmi del miglior sangue sulla piazza furono fatti tintinnare e tutti gridarono lunga vita alla futura regina! 
Dopo circa un ora dall'inizio della festa la musica si interruppe nuovamente e vidi mio padre accompagnato da mia madre salire su un palchetto che era stato montato per l'occasione, ringraziarono tutti e due molto educatamente tutti i presenti per le belle parole e per i bellissimi doni che mi avevano portato e che attendevano solo di essere scartati, infine aggiunsero che mancava ancora la torta e il loro regalo. I nostri fidati cuochi portarono fuori una torta degna del più bravo dei pasticceri, tutta bianca con dei decori rossi quà e la, mio padre annunciò che per volere della festeggiata il dolce era stato fatto con il cibo degli umani, mi sorpresi moltissimo quando dopo averla tagliata la assaggiai e scoprii nuovissimi gusti particolari e buonissimi che mi affascinarono fin da subito. 
Dopo l'assaggio da parte di tutti della torta, anche dei più reticenti, mia mamma prese la parola e iniziò a dire: " ora è il nostro turno di darti il regalo principessa " a lei piaceva sempre chiamarmi così e a me piace molto se a dirlo era lei. Papà aprii la giacca che aveva e ne estrasse una busta rossa dove sopra aveva riportato in bella grafia il mio nome, mi incuriosii molto il contenuto, ma sfortunatamente prima di poter fiondarmi sulla mia parte della festa preferita ossia aprire tutti i regali, dovevo fare il primo ballo da maggiorenne con mio padre. Le persone si spostarono e ci fecero spazio, iniziò un brano che rispecchiava la RONDUS ovvero la nostra danza da più di mille anni. Dopo il ballo con papà fui lasciata libera di scartare tutti i regali, con solo una prerogativa, quello di mamma e di papà lo avrei aperto per ultimo e così feci. Moltissimi ospiti avevano portato regali magnifici come : nuovissimo computer, nuovo smartphone, diademi, collane, monili, persino degli abiti di alta sartoria e dei soldi. Ormai non resistevo più, mancavano solo più due pacchetti e poi finalmente avrei potuto aprire la busta rossa, quello che restava da aprire erano due pacchetti, uno dei miei nonni e l'altro dei miei amici e cugini. Iniziai proprio da quello degli amici che avevano esattamente azzeccato il regalo, comprandomi l'ultima versione della borsa che volevo, mentre nel piccolo pacchetto dei miei nonni invece ci trovai delle chiavi, non ero sicura, ma credevo fossero quelle di un auto, e in effetti una bellissima audi sport era parcheggiata nel mio cortiletto. Era arrivato il momento, presi la busta tra le mani e la rigirai vedendo scritto in bella grafia " per Macy, il nostro più grande orgoglio, ti vogliamo bene mamma e papà " tentennai con le dita sull'apertura della busta, pian piano la aprii cercando di non sgualcire la preziosa carta rossa. Ne tirai fuori un volantino capovolto, mi affrettai a girarlo e all'improvviso mi mancò il fiato, non potevo assolutamente credere a quello che avevo tra le mani. La locandina del college di Los Angeles che avevo visto e ben tre biglietti aerei.
Mentalmente mi chiesi il perchè di tre biglietti aerei diretti a Los Angeles, e il mio timore che mio padre e mia madre venissero con me si faceva via via ogni secondo che passava sempre più forte, ma i miei pensieri vennero interrotti proprio da papà che si affrettò a dire: "tranquilla principessa, io non mi muoverò dalla mia amatissima Decoy, e non sarei niente senza la mia regina Soraya, i due biglietti in più sono per Harry e Louis che hanno accettato di accompagnarti in questa tua folle avventura!"
Non riuscii più a trattenermi e mi lanciai di slancio tra le braccia possenti di papà che senza alcuno sforzo mi prese al volo. Ringraziai tutti i presenti per i bellissimi doni ricevuti,e per la bellissima festa, non smisi un attimo di sorridere e andai per ultima ad abbracciare la mia mamma sussurrandole un "grazie" all'orecchio. 
Tutta la notte dopo la festa la passai al pc a trovare nuove e interessanti emozioni sul mio imminente e prossimo viaggio.


Un nuovo capo per Decoy ❤️Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora