27 marzo 2013
Quel giorno un mio compagno di classe avrebbe compiuto 18 anni, festeggiando la sera in pizzeria insieme agli amici e ai compagni. Quella mattina ero abbastanza distratta, non riuscivo a seguire le lezioni, e speravo con tutta me stessa che suonasse la ricreazione. Stavo morendo di fame, come al solito. Mangio molto, eppure riesco a non ingrassare. Sono una ragazza molto sportiva, vado spesso in palestra per allenarmi. Sto molto attenta al mio aspetto fisico, perché sono piuttosto bassa e si noterebbero dei chili di troppo.
Suonò la ricreazione e io e i miei due amici ci avviammo in cortile con in mano i nostri panini. "Aria, finalmente" pensai una volta giunta in cortile. C'era una bellissima giornata, il sole circondava tutto con il suo calore.
<<Allora ragazzi, stasera ci sarete?>> disse Andrew, il festeggiato, avvicinandosi a noi con il sorriso stampato sulle labbra.
Guardai i miei amici sbuffando. Non ero molto entusiasta, odiavo le feste per il modo scomodo in cui dovevo vestirmi.
<<Certamente amico, ci vediamo stasera>> disse Pedro sorridendogli.
Guardai Pedro schifata, mentre Andrew accennava un saluto con la mano allontanandosi.
<<Andiamo Ilaria, guarda il lato positivo. Mangerai della pizza gratis.>> disse il mio amico. In effetti aveva ragione. Come potevo rifiutare?
<<Ci divertiremo.>> continuò Martina, facendomi l'occhiolino.
Sorrisi al suo gesto. Adoravo quei ragazzi, avrebbero reso la serata piacevole almeno.
Ormai mancavano pochi minuti alla fine della ricreazione. Finì il mio panino e approfittai del tempo rimasto per accendere una sigaretta. Era vietato fumare in cortile, ma poco mi importava.
<<Allora, cosa indosserai stasera?>> mi domandò Martina entusiasta.
<<Non ne ho idea, penso un vestitino con dei tacchi..>> risposi scocciata. Già percepivo il dolore che mi avrebbero procurato quei maledetti tacchi ai piedi. <<..e tu?>> continuai.
<<Si, anch'io opto per quello>> rispose la mia amica sorridendo. A differenza mia lei era molto femminile e voleva apparire sempre ben sistemata davanti agli occhi della gente. Adorava indossare vestitini, tacchi e gioielli.
Diedi un ultimo tiro alla mia sigaretta e la gettai a terra. Suonò la campanella che indicava la fine della ricreazione. Tornammo in classe, le ore passarono in fretta per fortuna.
All'uscita da scuola salutai i miei amici dicendogli che ci saremmo sentiti più tardi e presi l'autobus per tornare a casa.
Arrivai a casa sfinita, anche se non avevo fatto nulla per tutta la mattinata. Pranzai e mi gettai sul divano addormentandomi poco dopo.
STAI LEGGENDO
You'll never be mine (Lesbian Story)
RomanceIlaria era una ragazzina che trovava sempre il lato positivo nelle cose. Crescendo però cambiò. Costruì un muro attorno a sé stessa. Non volle affezionarsi più a nessuno, ma, soprattutto, non permise più a nessuno di affezionarsi a lei. Ma cosa succ...