Capitolo 21

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Dopo aver visto l'alba andammo subito a letto. Era quasi ora di pranzo quando il padre di Martina ci svegliò. Scesi dal letto e andai, con una camminata da zombie, in bagno. Mi infilai in doccia, asciugai velocemente i capelli e indossai qualcosa di comodo, per poi andare a tavola a pranzare.

<<Allora ragazzi, com'è andata la festa? Ho notato che siete rientrati all'alba.>> ci domandò il padre di Martina mentre mangiava la sua pasta al pomodoro.

Non rispondemmo, ci limitammo solo a guardarci con dei sorrisini maliziosi. Il padre della mia amica se ne accorse e aggrottò le sopracciglia non riuscendo a capire il nostro atteggiamento.

<<Oh.. tutto bene papà, è stata una festa bellissima. Abbiamo ballato tutta la notte.>> disse Martina cercando di essere il più convincente possibile. "Sisi, ballato..... nel letto però..... con Nicolas!" pensai, cercando di non ridere.

Il padre della nostra amica continuava ad osservarci con sguardo sospettoso. Stava per dire qualcosa, ma Pedro lo interruppe.

<<Che ne dite di andare ai giardini pubblici Indro Montanelli dopo pranzo?>> disse il mio amico cercando di cambiare discorso. Io e Martina annuimmo. <<Viene con noi, signor Antonio?>>

<<Oh... mi piacerebbe tanto ragazzi, ma ho delle faccende da sbrigare. Voi, però, andate.>> disse l'uomo sorridendo. Il piano di Pedro funzionò, infatti non domandò nient'altro su ciò che era successo quella notte.

Dopo aver pranzato, ci incamminammo verso i giardini, non distavano molto da casa di Martina. Una volta arrivati decidemmo di sederci vicino al laghetto. Mi coricai sul prato, non faceva particolarmente freddo, era una bellissima giornata. Il sole picchiettava sul mio volto con i suoi raggi e a quel contatto mi rilassai, chiudendo gli occhi.

<<Quindi...>> disse Martina facendomi riaprire gli occhi. <<Com'è mio cugino a letto?>>

<<Martina!!!>> dissi mettendomi seduta, in modo che potessi guardarla meglio. <<Non sono affari che ti riguardano.>>

<<E invece mi riguardano, cara.>> disse con convinzione. <<Ti sei scopata mio cugino.>>

Io e Pedro iniziammo a ridere di gusto. Dopo pochi secondi, però, un'espressione cupa apparve sul mio volto. Il senso di colpa mi stava di nuovo divorando.

<<Ehi, va tutto bene?>> dissero preoccupati i miei amici accorgendosi del mio cambiamento.

<<No.>> dissi abbassando di poco lo sguardo, continuando a guardarli. Non parlarono, sapevano che non appena sarei stata pronta avrei parlato io. <<Mi sento in colpa per ciò che ho fatto stanotte.>>

<<Perché ti senti in colpa?>> mi domandò Martina guardandomi negli occhi.

<<Perché è come se avessi tradito la persona che amo.>> dissi con tono dispiaciuto. I miei amici aggrottarono le sopracciglia non capendo a cosa mi stessi riferendo.

<<E chi avresti tradito, Ilaria?>> disse Martina con tono sorpreso. <<Di chi ti saresti innamorata?>>

Non riuscivo a parlare, continuavo a tenere lo sguardo basso. Perché era così complicato dire quel nome?

<<È Giulia.>> disse Pedro al mio posto. <<Non è così, Ilaria?>>

Lo guardai, annuendo.

<<Non devi sentirti in colpa, Ila.>> continuò a dire Pedro avvicinandosi a me, per poi appoggiare una mano sulla mia schiena per consolarmi. <<Non hai fatto nulla di sbagliato.>>

<<Pochi giorni prima della partenza mi disse di non combinare cazzate.>> dissi guardando il mio amico. <<Mi sono ubriacata e sono andata a letto con quel ragazzo. Temo che si incazzerà non appena lo saprà.>>

<<È per quale motivo dovrebbe incazzarsi?>> mi domandò Pedro, non ricevendo risposta però. <<Non sono affari suoi. Tu sei libera di andare a letto con chi ti pare e piace. Lei non è la tua ragazza, ok? Non ha il diritto di incazzarsi.>>

Mi limitai semplicemente ad annuire, ringraziandolo.

<<Quando le racconterai tutto?>> mi chiese Martina.

<<Non appena torneremo in Sicilia. Non voglio raccontarle tutto tramite uno stupido telefono.>> dissi alla mia amica. <<Voglio guardarla negli occhi mentre le confesso ciò che ho fatto.>>

Annuirono. Poco dopo ci incamminammo di nuovo verso casa.

You'll never be mine (Lesbian Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora