Capitolo 29

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Non rispose, continuava a stare con la testa sul mio petto, senza guardarmi. Forse non avrei dovuto dirlo, forse l'avevo spaventata. <<Di' qualcosa, per favore.>>

Dei singhiozzi echeggiarono per tutta la stanza. Mi alzai di scatto, mettendomi seduta.

<<Ehi ehi, perché stai piangendo?>> dissi preoccupata prendendole il viso tra le mani, così che mi guardasse negli occhi. <<Mi dispiace, non era mia intenzione farti piangere, ma è la verità, Giulia. Io sono innamorata di te.>>

<<Ti prego, Ilaria! Basta!>> disse togliendo le mie mani dal suo viso, per poi abbassare lo sguardo e asciugare le lacrime. <<Mi fa male sentirti dire certe cose perché io non posso ricambiare il tuo amore.>>

Quelle parole mi ferirono terribilmente, ma dovevo in qualche modo trovare la forza di reagire. In cuor mio sapevo che non era vero ciò che stava dicendo.

<<Stai mentendo, Giulia!>> sbottai, costringendola a guardarmi negli occhi. <<I tuoi occhi dicono il contrario in questo momento. Tu provi qualcosa per me. Perché non vuoi ammetterlo?>> continuai a dire, facendole abbassare di nuovo lo sguardo.

<<Perché io... io sono fidanzata. Io.. io amo il mio ragazzo.>> disse balbettando, ma sembrava volesse convincere più sé stessa che me.

<<Smettila di dire puttanate! Tu non lo ami! >> dissi urlando. <<Se tu lo amassi davvero, non l'avresti mai tradito venendo a letto con me.>>

<<È stato un errore, infatti.>> disse continuando a non guardarmi. Ero davvero incazzata, non poteva averlo detto davvero. <<Non ricapiterà più.>>

<<Perché non mi dici queste cose guardandomi in faccia, eh?>> urlai prendendole il viso per costringerla di nuovo a guardarmi. <<Se è vero ciò che stai dicendo, allora dimmi che non provi niente per me! Ma fallo guardandomi negli occhi.>>

Distolse lo sguardo. <<Fallo!!>> urlai, voltando il suo viso verso me.

<<Non posso farlo!! Non riuscirei mai a dirti una cazzata del genere guardandoti negli occhi.>> urlò più forte di me. <<Perché la verità è che io ti amo, Ilaria, come non ho mai amato nessun altro! Ed è proprio per questo motivo che non posso lasciarmi completamente andare, perché io non posso amarti alla luce del sole come tu vorresti.>> continuò a dire tutto d'un fiato.

<<Di cosa hai paura, Giulia?>> dissi prendendole la mano, per tranquillizzarla. Era visibilmente scossa.

<<Ho paura del giudizio delle persone, perché l'amore che provo per te è completamente sbagliato per loro.>> disse stringendomi la mano. <<Perché loro vedrebbero solo del marcio in noi.>>

<<Te ne devi fottere di ciò che dice o pensa la gente.>> dissi prendendole il viso tra le mani. Stava di nuovo piangendo. <<Ehi, guardami! Amore, guardami! Non sei sola, ok? Ci sono io qui con te, non devi avere paura! Il sentimento che ci lega è meraviglioso, non ha niente di marcio. Andremo contro tutto e tutti, se sarà necessario.>>

Scosse la testa, togliendo di nuovo le mie mani dal suo viso ormai rigato dalle lacrime. <<Non posso, mi dispiace. È meglio che tu vada.>>

Un miscuglio di rabbia, delusione e tristezza crebbe improvvisamente dentro me. Mi alzai dal letto, rivestendomi il più velocemente possibile. Lei continuava a singhiozzare e a tenere lo sguardo basso.

<<Mi hai profondamente delusa, Giulia.>> dissi con un tono pieno di delusione. Ora mi stava guardando. <<Preferisci stare con una persona che nemmeno ami solo per far contenta la gente, solo perché è la strada più facile da seguire. È davvero questo ciò che vuoi? Bene, addio allora. Non voglio mai più rivederti.>> continuai a dire, per poi uscire dalla sua camera. Le avevo dato il colpo di grazia questa volta.

Uscì di corsa da quella maledetta casa, volevo andare il più lontano possibile dalla ragazza che mi aveva spezzato il cuore. Accesi lo scooter, per poi partire. I miei occhi erano pieni di lacrime, non riuscivo nemmeno a veder bene la strada. Avevo anche superato il limite di velocità consentito, ma non mi importava. Andavo talmente veloce che non mi accorsi nemmeno del semaforo rosso, superandolo pericolosamente.

L'ultima cosa che sentì furono le ruote di un auto strisciare sull'asfalto, poi..... il buio.

You'll never be mine (Lesbian Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora