Capitolo 20

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Erano le 6 del mattino quando mi svegliai. Avevo la bocca impastata a causa dell'alcool. Mi guardai attorno, tenendo gli occhi socchiusi. "Ma dove cazzo sono? Questa non è la stanza degli ospiti dove solitamente dormo." pensai. Mi sollevai leggermente dal letto per guardare meglio, facendo scivolare le lenzuola. Solo in quel momento mi accorsi di essere completamente nuda. "Ma perché sono nu...?" pensai, ma poi ricordai.

Mi voltai lentamente alla mia sinistra, e notai Nicolas dormire beatamente. Un senso di nausea improvvisamente crebbe dentro me. Mi alzai di scatto dal letto, avvolgendo le lenzuola attorno al mio corpo nudo, e corsi in bagno a vomitare.

<<Ehi, va tutto bene?>> disse Nicolas ancora assonnato avvicinandosi a me. Indossava solo un paio di boxer.

<<Scusa, non volevo svegliarti.>> dissi dispiaciuta.

<<Non preoccuparti.>> disse con tono premuroso. <<Ti senti meglio adesso?>> continuò a dire, aiutandomi ad alzarmi.

<<Si, grazie.>> dissi accennando un sorriso.

<<Vieni, dai!>> disse sorridendo, per poi prendermi la mano. <<Torniamo a dormire.>>

In quel momento pensai a Giulia e iniziai a sentirmi in colpa per ciò che avevo fatto quella notte. Lei ha un fidanzato, siamo solo amiche. Ma allora perché mi sento così in colpa?

<<Non posso tornare a letto con te.>> dissi lasciandogli bruscamente la mano.

<<Perché?!>> disse sorpreso.

<<Perché sono innamorata di un'altra persona!!>> dissi tutto d'un fiato senza accorgermene. Pochi secondi dopo mi resi conto di ciò che avevo appena detto. Innamorata? Ecco perché mi sento così in colpa, è come se avessi tradito la persona che amo. <<Sono innamorata di un'altra persona.>> mormorai, continuando a guardare nel vuoto, come se lo avessi finalmente ammesso a me stessa.

<<Oh... capisco.>> disse il ragazzo abbassando lo sguardo. Era davvero dispiaciuto per ciò che avevo detto.

<<Ciò che è successo stanotte è stato uno sbaglio, Nicolas.>> dissi al ragazzo. <<Mi dispiace davvero tanto, è meglio che io vada.>>

Lui annuì, continuando a guardare il pavimento, senza parlare. Mi vestì velocemente, gli diedi un bacio sulla guancia e me ne andai.

Uscendo notai la macchina del padre di Martina parcheggiata, segno che la mia amica era rientrata. Stavo per entrare in casa quando una voce familiare attirò la mia attenzione.

<<Ilaria, aspetta!!>> disse Pedro avvicinandosi a me. Aveva la zip dei pantaloni aperta, la camicia strappata e i capelli arruffati. Sembrava un barbone.

<<Ma che ti hanno investito, Pe?>> dissi iniziando a ridere.

<<AH AH, divertente!>> disse ironicamente. <<No, non mi hanno investito. La caccia è andata molto bene. Sono andato a letto con Giorgio.>> continuò a dire con sguardo fiero. Iniziai a ridere di gusto a quell'affermazione.

<<Sei davvero un maiale.>> dissi continuando a ridere.

<<Parli proprio tu?>> disse puntandomi il dito contro. <<Guarda che ti ho visto mentre uscivi da casa di Nicolas, puttanella che non sei altro.>> continuò a dire ridendo.

<<Ok, sono colpevole.>> dissi alzando le mani. <<Adesso entriamo, per favore? Inizio ad avere freddo.>>

Pedro annuì, aprendo la porta. Martina era ancora sveglia, ci stava aspettando sul divano. Non appena ci vide ci guardò dalla testa ai piedi.

<<Siete disgustosi. Puzzate ancora di sesso.>> disse con tono schifato. <<Almeno voi siete riusciti a consumare.>>

Io e Pedro iniziammo a ridere.

<<A proposito, ho visto che ballavi con un tizio alla festa, che fine ha fatto?>> domandai alla mia amica.

<<L'ho scaricato.>> disse <<Quell'idiota ha vomitato sulle mie scarpe nuove e l'ho mandato a fanculo.>>

Io e Pedro avevamo le lacrime agli occhi per le troppe risate.

<<Tra poco sorgerà il sole.>> disse Pedro. <<Vi va di guardare l'alba?>>

Io e Martina annuimmo. Dato che faceva freddo presimo delle coperte. Salimmo in terrazzo e ci sedemmo a terra, coprendoci per bene. Poco dopo il sole sorse, lasciandoci letteralmente a bocca aperta.

You'll never be mine (Lesbian Story)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora