Le settimane passarano velocemente. Tra pochi giorni ci saranno le vacanze natalizie. L'aria di Dicembre era fin troppo fredda. Malgrado i miei amici mi chiamassero Elsa, odiavo da morire il freddo.
Le cose tra me e Giulia andavano bene, pian piano era riuscita a riconquistare la mia fiducia. Purtroppo era ancora fidanzata con quel coglione di Piero. Un senso di rabbia cresceva dentro me ogni volta che pensavo alle labbra di quell'idiota sulle sue. Il solo pensare che lui la toccasse mi provocava la nausea.
Ero persa nei miei pensieri quando due voci mi riportarono alla realtà.
<<Ilaria, ci stai ascoltando?>> dissero Martina e Pedro schioccandò le dita davanti ai miei occhi. Mi guardavano perplessi.
<<Ehm... in realtà no!>> dissi imbarazzata portando la mano dietro la nuca, per poi grattarla. <<Di cosa stavate parlando?>>
I miei amici scossero la testa con rassegnazione, come per dire: "Non cambierai mai".
<<Stavo dicendo a Pedro che per le vacanze natalizie andrò a Milano da mio padre.>> disse la mia amica sorridendo. I genitori di Martina hanno divorziato 3 anni fa. Suo padre dopo il divorzio dovette trasferirsi a Milano per questioni di lavoro. Voleva che la figlia andasse con lui, ma Martina decise di restare in Sicilia con la madre.
<<Che bella notizia Marti. Sono felic...>> dissi, ma mi interruppe.
<<A proposito, verrete anche voi!>> disse la mia amica saltellando felice.
<<Cosa?! Scherzi, vero?>> dissimo sorpresi io e Pedro.
<<Assolutamente no, avete capito bene amici miei!>> replicò lei sorridendo. <<Verrete a Milano insieme a me! Ho già parlato con mio padre e lui ha acconsentito senza problemi, anzi.. è felice di ospitarvi.>>
Io e Pedro continuavamo a guardarci a vicenda a bocca aperta. Nessuno dei due riusciva a parlare.
<<Ragazzi dovreste vedere le vostre faccie. La mascella tra poco vi cadrà a terra se continuerete a restare in quella posizione.>> disse Martina ridendo di gusto. <<E comunque siete costretti a venire. Papà ha pagato il viaggio anche a voi.>>
<<Cosa?! Scherzi, vero?!>> dissimo di nuovo io e Pedro, più sorpresi questa volta.
<<Ma siete rincoglioniti o cosa?>> disse Martina, aveva le lacrime agli occhi per le troppe risate. <<Ragazzi, no, non sto scherzando. Passeremo le vacanze a Milano.>>
Iniziammo ad urlare e a saltellare tutti e tre, proprio come dei bambini la mattina di Natale mentre aprono i regali. Non potevo crederci, andrò a Milano insieme ai miei migliori amici. Io e Pedro abbracciammo Martina, ringraziandola per quello che aveva fatto per noi.
Sentì il telefono squillare, qualcuno mi stava chiamando: era Giulia. Mi allontanai dai miei amici per avere un po' di privacy e risposi.
<<Pronto?>> dissi in tono felice.
<<Ehi, bellissima!>> disse Giulia altrettanto felice.
<<Ehi Giu, che fai?>> domandai.
<<Stavo studiando, poi però ti ho pensato e... eccoci qua.>> disse riferendosi alla telefonata. Stava ridendo. La risata più bella che io avessi mai sentito. <<E tu?>>
<<Come sei dolce!>> dissi imbarazzata. <<Comunque niente, sono con Pedro e Martina.>>
<<Che state combinando tutti e tre?>> disse ironicamente. Pedro sta molto simpatico a Giulia. Purtroppo non posso dire lo stesso di Martina, l'antipatia tra le due è reciproca.
<<Ma niente, Martina poco fa ci ha dato una bella notizia.>> dissi ridendo. <<Passeremo le vacanze di Natale a Milano. Suo padre ci ospiterà.>>
<<Ma è fantastico Ila!>> disse, ma sembrava tutt'altro che entusiasta.
<<C'è qualcosa che non va?>> le domandai preoccupata.
<<No, va tutto bene, solo che.... fa la brava a Milano, ok? Non fare cazzate di cui potresti pentirti.>> disse con tono serio. E anche se fosse? Non sono affari suoi, giusto?
<<Ehm.. si, stai tranquilla Giulia.>> risposi.
Le voci dei miei amici attirarono la mia attenzione.
<<Ilaria, vuoi rimanere tutto il giorno al telefono? Dai, vieni!>> urlarono Pedro e Martina in modo che li potessi sentire.
<<Arrivo ragazzi!>> dissi guardandoli. <<Scusa, devo riattaccare, mi stanno chiamando i miei amici. Ci sentiamo stasera, ok?>> continuai a dire a Giulia.
<<Va bene, a stasera.>> disse lei.
Riagganciai, per poi raggiungere i miei amici.
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You'll never be mine (Lesbian Story)
RomansaIlaria era una ragazzina che trovava sempre il lato positivo nelle cose. Crescendo però cambiò. Costruì un muro attorno a sé stessa. Non volle affezionarsi più a nessuno, ma, soprattutto, non permise più a nessuno di affezionarsi a lei. Ma cosa succ...