Capitolo 14

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"Pronto?" sbottò infastidita.
È la 4° volta circa che mi chiamano al telefono con lo sconosciuto. Mi sono stancata.

Silenzio. Ecco cosa ricevo.

"Ma insomma cosa vuoi?" urlo.

"Psss-s-sss" sento.

Chiudo di botto la telefonata e metto le mani nel viso esausta.
Non riesco a capire cosa ci trovano di così divertente a fare questi scherzi,di pessimo gusto per giunta!
Daniel è uscito da una mezz'oretta circa,ha detto che sentirò qualcosa quando sarà arrivato.

(Fate partire la canzone Crazy in love)

Musica,ecco cosa sto sentendo per ora. Sono in una stanza d'albergo da sola,e mettono questo tipi di musica?

Mi alzo dal letto e apro la porta della stanza. Tanti petali di rose secche sparse per terra illuminate da delle piccolissime luci. È come se tracciassero un sentiero. Il corridoio è completamente buio essendo le 11 di sera.

Ma dico mettendo questa musica non si sveglieranno tutti?

La musica è sempre quella,finisce e riparte. Precorro il corridoio e arrivo al buio totale.
Una luce illumina la parte opposta del corridoio,mi volto e trovo un grande cartellone:

Segui le indicazioni.

Tutto questo è molto inquietante.
Seguo qualsiasi indicazione possibile: frecce,luci,petali e scritte.
Sono arrivata al piano superiore dell'albergo.
Una luce proveniente dal pavimento illumina il soffitto,alzo il capo e una botola si apre.

Indietreggio per aprirla meglio e poi salgo le scale che mi vengono poste davanti.
Buio. La botola si richiude di scatto e io sono rimasta al buio in quello che sembra uno scantinato.

Una candela si accende,una seconda,una terza fin quando l'intera stanza non è illuminata da tante candeline.
Sempre la solita canzone si fa sentire,amo questa canzone. È una tra le mie preferite ma mi chiedo perché proprio a quest'ora.

Un cartellone spunta:
Girati.

Mi giro di scatto e tanti petali secchi mi ricadono addosso.
Davanti ai miei occhi un vestito di un rosso quasi passionale,abbastanza scollato scende da non so quale reggimento.
Un bigliettino sul vestito:
Indossalo.

La musica riparte sempre quella e io inizio a spogliarmi per poter indossare quel vestito.
Faccio un giro su me stessa e mi siedo. Aspetto qualche segnale ma niente.

La botola si apre e una mano spunta.
Sussulto a quella visione ma mi rilasso quando noto che un detenuto dell'albergo,mi porge una lettera.

La apro:
102 street,ti aspetto.

Alzo il capo e il detenuto non c'è più.
Scendo le scale e la musica riparte,come al solito.

Tutto buio.
Faccio un passo e una luce si accende.
Un altro passo e un'altra se ne accende e così via.
Mentre vado avanti tutte le luci di dietro si spengono e se ne accendono altre ai miei passi.

Giro a sinistra e scendo le scale fino ad'arrivare al piano terra.
Tutto illuminato.
Esco dall'edificio e una limousine bianca molto lunga mi si presenta davanti.

Un tizio vestito da autista -penso della limousine- mi apre uno sportello. Entro dentro e ci avviamo a quella che penso sia la 102 street.

Dopo un po mi si apre lo sportello,scendo e mi ritrovo di fronte un bellissimo parco.
Cosa vorrà dire tutto questo?

Baciami Sotto La Luce Di Mille Stelle. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora