Seattle.

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Sono le 6:00 del mattino,sono arrivata mezz'ora fa e sono ferma al bar dell'aereoporto a pensare. Ho fatto bene? I miei si alzeranno fra 2 ore,quindi riceverò un sacco di chiamate e messaggi. Avvertiranno Cameron,Matthew,Alessia e..lui.

Tenteranno di farmi tornare? Non ne sono sicura,non lo so. Però conoscendo Matt Cam e Ale,beh,penso che loro sì,ci proveranno e poi ci rinunceranno lasciandomi del tempo per pensare alle mie azioni.

"Signorina,vuole qualcos'altro?" chiede il barista.

"No grazie." sforzo un sorriso.

Mi alzo dallo sgabello e mi avvio verso l'uscita,adesso dove andrò? Non ho prenotato un albergo.

Cammino e quando esco scorgo una figura familiare. Continuo a guardarla fin quando quest'ultima non si gira verso di me.

Caleb?

Non può essere lui. Mi giro di scatto e continuo a camminare,mentre lui si avvicina ad'una signora a pochi passi da me.

Mi siedo nella panchina con la testa abbassata e accendo una sigaretta.

Merda l'accendino!

Mi guardo in torno e vedo la figura di prima proprio a fianco a me.

"Ehm,scusa,hai un accendino?" chiedo sussurrando.

Si gira verso di me e io continuo a tenere i capelli davanti al viso. Mi sorride e mi porge l'oggetto.

Accendo la sigaretta e fumo,almeno riesco a pensare.
È la prima volta che fumo,ma con tutto quello che mi circonda ci sta.

"Come mai tieni i capelli davanti al viso?" chiede.

Scrollo le spalle. Nemmeno so io il motivo,in fondo non può essere lui. Anche se la voce e il modo di camminare ricordano lui e soprattutto l'aspetto,non può esserelo.

"Sei di poche parole?" chiede sospirando.

Annuisco.

"Io avevo una migliore amica di poche parole,mi raccontava tutto e ricordo ancora quando da piccoli veniva da me correndo solo per abbracciarmi. -sospira- Mi manca tantissimo,non so nemmeno se mi vorrà più vedere dopo quello che ho fatto. O meglio,ho finto di fare." risponde.

No,non può essere lui. Impossibile.
Mi volto e vedo che guarda di fronte a noi.
Questa volta non mi copro il viso,voglio vedere se è lui e se lo è,se mi riconosce.

Si gira tenendo lo sguardo basso ma poi lo rialza.

"K-Kate?" chiede balbettando.

"Caleb.." sussurro mentre gli occhi si riempiono di lacrime che minacciano di scendere.

"Che ci fai qua? Insomma non eri a New York?" chiede.

"Sono scappata." sussurro.

"Cosa?" chiede sussurrando anche lui.

Annuisco.
"È una lunga storia,magari più in la te la racconto. E tu,che ci fai qua?" chiedo.

"Oh beh,sta per arrivare mia madre. Dopo che le ho detto di essermi sistemato è corsa subito qua." risponde con semplicità.

Annuisco e torno a guardare di fronte a noi. Sospiro e lui mi imita.

"Posso,cioè,posso abbracciarti?" chiede imbarazzato.

Sorrido e mi giro verso lui. Ricambia il sorriso e io annuisco.
Ecco,le braccia che mi sono mancate più di tutte. Quelle del mio migliore amico,perché se ne andato? So che aveva problemi con il passato e sicuramente voleva sistemare tutto quel casino,ma come la prenderà Alessia?

Baciami Sotto La Luce Di Mille Stelle. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora