Capitolo 27

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Daniel pov's

Sapevo che sarebbero tornati ma con Kate non ci ho pensato minimamente. Mi ha mandato in tilt il cervello,gliene avrei parlato ma speravo soltanto di non farlo adesso. Proprio in questo momento dovevano arrivare a minacciarmi?

Non ho raccontato tutta la verità a Kate o meglio,l'ho detta ma questa parte l'avevo risparmiata per non scandalizzarla. Non che sia un fatto grosso come quello della droga,ma quello fa paura a me,pensa a lei.
E adesso mi ritrovo qui,in questa stanza buia a raccontarle di cosa è successo. Di quello che ho fatto,non so come la prenderà,ma fa parte del mio passato. Dovrà in qualche modo accettarlo.

"Ecco vedi,tutto è successo prima di venire qua,due annetti prima. Ti ricordi il fatto della droga?" chiedo guardandola.

Annuisce.

"Ecco,oltre a quello facevo parte di un gruppo di scommesse,chi accettava la scommessa e riusciva a farla entro quello stesso giorno si portava a letto Amy,una troia del club. Chi non ce la faceva,beh,era condannato." continuo.

Mi guarda e sbianca piano a piano che le racconto tutto.

"Io non avevo una sorella,bensì due. Una è morta di cancro sì ma l'altra no. Si chiamava Jessy,era più piccola di me di due anni. Quando è morta ne aveva solo 14 e-e è stata solo colpa mia." continuo con voce inclinata.

Lei annuisce sempre,come per farmi capire che mi sta sentendo e che vuole che continui.

"Kile,un ragazzo molto astuto del club,aveva una cotta per mia sorella Jessy ma lei era troppo piccola e io avevo il compito di proteggerla,dovevo farlo. Non gli ho permesso di stare con lei e alla sua scommessa rifiutai. -continuo ormai con gli occhi lucidi,ma non devo piangere,non devo.- Mi aveva chiesto di drogare mia sorella o la penitenza sarebbe stata molto pesante. Non volevo drogarla,non dovevo e non l'ho fatto. Iniziò a minacciarmi e la sera stessa Kile fece la sua mossa. Da quel giorno la mia vita diventò un inferno." conclusi.

Mi guarda come se fossi un mostro e non la biasimo. Sono un mostro. Dovevo solo accettare quella scommessa e fingere che fosse stata drogata.

"D-daniel,io non so che dire. Perché non me l'hai detto prima?" chiede in un sussurro.

"Avevo paura ti allontanassi da me." rispondo abbassando il capo.

"Ma no Daniel,io ti ho raccontato tutto di me e tu dovevi raccontarmi tutto di te quello stesso giorno e invece no,non l'hai fatto." continua lei.

Alzo il capo e noto che i suoi occhi non provano niente. Sembrano freddi,spenti,bui. Non riesco a decifrare cosa provi in questo momento.

"Kate io,m-"

"No Daniel,adesso dobbiamo scappare e io come posso farmi un futuro in questo modo? Prima scappo di mia intenzione,poi devo scappare perché tu qualche anno fa hai fatto i tuoi errori e io? Che futuro mi faccio? Dovremo sempre scappare dai problemi? Dobbiamo veramente farlo?" sbotta irritata.

"Kate,se non vuoi scappare mi sta bene,ti capisco ma non avevo comunque intenzione di portarti fuori città ma solo in periferia." mi giustifico.

Scuote la testa e io rassegnato sospira passandomi una mano tra i capelli umidi.

"Daniel,non posso. Io non posso scappare sempre senza costruirmi un futuro,un vero e proprio futuro." dice alzandosi dal letto.

"E cosa vuoi fare? Farti ammazzare? Eh?!" sbotto.

"Daniel non mi farò ammazzare,so difendermi da sola!" sbotta a sua volta.

"No Kate,tu non sai come sono!" urlo spazientito alzandomi dal letto matrimoniale,dove proprio questa notte abbiamo fatto l'amore.

Baciami Sotto La Luce Di Mille Stelle. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora