Ritorna tutto a galla.

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Entrai nella mia camera buia esausta. Non mi ero mai accorta di quanto questa stanza,raffigurasse una Kate spensierata. La esaminai in ogni piccolo dettaglio,e so che può sembrare strano che una ragazza in piena notte si metta a girovagare per la sua stanza,come se fosse la prima volta che la vede.
Aprì il cassetto della scrivania e ci trovai il macello più assoluto. Disegni sparsi dappertutto. Matite,colori,penne,gomme e temperamatite riempivano quel cassetto tanto in disordine.
Poi aprì l'armadio e trovai tutti i miei vestiti,erano tutti ordinati dall'origine d'età. Una maglietta blu abbastanza piccola era messa prima di tutte. La presi che avevo 3 anni,era la mia preferita. Passai le dita su tutti i tessuti e li riconobbi tutti. Passai di fronte la mia libreria e lì arriva il peggio. Non ricordo in quale libro la nascosi,so solo che da lì non la tolsi mai. Deglutí rumorosamente e ripercorsi i movimenti che facevo quando dovevo prenderla. Ecco,il mio primo libro che lessi. "Il posto che cercavo- Nicholas Sparks". Lo presi con mani tremanti e lo sfogliai.
Ricordo perfettamente quante sfogliate ci volevano,ne feci una canzone con i conti.
"1-2-3 arrivo piccolina.
4-5-6 siamo vicine.
7-8-9 e si riconta!
1-2-3 eccoti qua.
4-5-6 ti prendo e mi salvo.
7-8-9 iniziamo a suonare!"
La cantai in un sussurro e la trovai. Era li,arrugginita. Non ne parlai mai ai miei genitori,avevano i loro problemi non volevo crearne altri con le mie paranoie. Sì perché questa era una paranoia,un'ossessione. La presi in mano e avevo paura,era come se mi guidasse lei. La poggiai sul mio braccio,delicatamente. Mi accorsi di stare premendo troppo forte quando una goccia di sangue mi percosse il contorno del braccio. Mi buttai per terra in lacrime. Non avevo mai finito del tutto,erano ancora presenti le cicatrici. Nelle cosce,nella pancia,nelle braccia. Daniel le ha sempre guardate,accarezzate e baciate. Come se volesse guarirle. Non so come giustificarmi l'indomani,quando vedrà questa nuova cicatrice,di troppo. Alessia sa che cosa mi prende quando vedo l'arma di distruzione,non è la prima volta che mi capita. La prima volta successe di fronte a lei,mi accoccolai al suo petto quella sera e l'indomani mattina mi risvegliai con il sangue secco sul braccio.
Presi la lametta,la pulì e la rimisi al posto,un giorno riuscirò a vincere questa battaglia. Presi una fascia e l'avvolsi al braccio,poi mi spogliai per mettermi il pigiama,spensi la lampada e mi addormentai sotto le coperte con le lacrime agli occhi. Era una battaglia la mia.

**

L'ho fatto solo per andare più forte,l'ho fatto quando stavo male la notte,l'ho fatto e poi queste promesse le ho rotte. L'ho fatto e adesso sento solo,(uoooh)...

La sveglia suona alle 6:40 come al solito e con la voglia pari a zero di alzarmi,striscio verso il bagno.

Mi guardo allo specchio e noto i capelli tutti arruffati,mi viene una fitta alla pancia solo a pensare che dovrò pettinarli e soffrire come un cane!

Mi spoglio ed'entro in doccia per svegliarmi un po,ma sono sicura che mi addormenterò.

Esco dalla doccia un po più sobria e vado verso l'armadio,prendo dei jeans neri strappati un po ovunque,un maglione grigio largo a fiori e le mie adorate vans nere con le rose. Indosso il tutto e torno in bagno.
Combatto con i miei capelli e li asciugo. Li lascio naturali sulle spalle e poi mi trucco. Metto eyeliner,mascara e lucidalabbra rosa.

Baciami Sotto La Luce Di Mille Stelle. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora