Segreto.

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Era buio,tutto completamente buio. Mi manca tantissimo e non riesco a pensare di passare avanti. Con lui ho perso la mia verginità; con lui ho amato per la prima volta. Sono le 3:24 di notte e ho aperto gli occhi da molto ormai. Sono in questa stupida stanza,bianco pallido ma allo stesso tempo nera.
La finestra aperta,da cui entra vento e fa svolazzare la tenda anch'essa bianca. Il cielo stellato,di un blu notte troppo scuro,con la Luna in alto a rischierare il tutto. La Luna e il Sole,tanto diversi quanto uguali. La leggenda del loro amore,tanto sofferente,ma forte.
Dove arrivano i margini dell'amore?
Quanto forte può essere e quanti ostacoli riesce a superare?
Mi siedo comoda sul lettino e inizio ad'accarezzare il braccio con le cicatrici; se ne andranno un giorno?
Forse,forse un giorno lo faranno. Come ha fatto lui,anche esse se ne andranno. Lasceranno un segno indelebile,color bianco pallido che rimarrà per un bel po di anni.
Un rumore,forse qualche rametto spezzato,mi distrae dai miei pensieri e mi porta a far posare lo sguardo alla finestra.
C'è un albero proprio vicino a quest'ultima su cui ho posato gli occhi,o per meglio dire,qualche ramo di un albero.
Questi rami si muovono e ricordandomi alcune scene di film horror mi abbasso subito e mi metto sotto le coperte fingendo di star dormendo,come se il killer decidesse di non disturbarmi.
Un rumore all'interno della stanza mi fa tremare,come se stessero poggiando dei piedi. Poi un rumore di passi e poi la sedia viene mossa. Decido di prendere coraggio e sbirciare dal lenzuolo.
Una sagoma nera,come quella dell'ultima volta. Non so di quanto tempo fa,ma sono stata in coma per tanto,quindi penso un giorno lontano mesi,o forse solo settimane.

"Ti ho sentita piangere quel giorno,disperata." Dice quella sagoma risvegliandomi dai mille pensieri; quella sagoma tanto sconosciuta che adesso non lo è più un granché.
Una voce roca,bassa,conosciuta. Quella voce che mi ha tanto coccolata durante la notte,quella voce che mi ha risvegliata da ogni incubo.
È lui; in carne e ossa.

"Non doveva andare così. Lo so,dovrei spiegarti tutto e dirti il perché di quella foto ma adesso no. Non posso." Continua poi.

Mi rimetto seduta abbassando il lenzuolo e lo fisso negli occhi. La Luna schiarisce il suo volto lineato e duro,con qualche graffio qua e là.
I suoi occhi si illuminano spalancandosi alla mia mossa,sempre più azzurri.
Sorride divertito e si rilassa,quasi come se doveva aspettarselo.

"Sei sempre stata imprevedibile tu." Dice poi. Non proferisco parola,solo lo guardo seria mentre lui ha lo sguardo perso chissà dove.
È pentito,lo noto,ma non sono un burattino che può essere manovrato.

"So cosa stai pensando. Pensi che io ti abbia usata. Che io sono uno stronzo coglione che merita solo di soffrire." Dice divertito.
Annuisco sicura e continuo a guardarlo fredda,come se fra me e lui non ci fosse più alcuna emozione.

"Kate,cerca di capirmi. Io per adesso non posso parlare e non dovrei essere nemmeno qua. Quando tutto si sarà sistemato ti spiegherò." Dice posando lo sguardo su di me.

"Sistemare cosa? Cosa devi sistemare se l'unica cosa che deve essere sistemata in realtà siamo noi?" Dico con voce flebile per quanto non ho parlato in questi giorni.

Devo mettere fine a tutte queste sofferenze,a tutto questo ricordare di noi. Siamo un'uragano,ne sono sicura. Quante volte abbiamo litigato e quante volte abbiamo fatto pace. Quante volte abbiamo fatto l'amore e quante altre non ci siamo guardati in faccia. Lui è fuggito da me che stavo soffrendo,lui è fuggito dai suoi errori. Ha sbagliato tutto e io sono stata la prima ad'aver sbagliato. Perché mi sono innamorata di lui?

Susseguono attimi di silenzio dove grazie alla poca luce della Luna riesco,alle volte,a vederlo sorridere per come lo sto fissando. Lo guardo fredda e forse,solo perché io non so la verità come ha detto proprio lui,ne sembra divertito.

"Ci rivediamo presto piccola." Dice alla fine per poi scomparire nel nulla. La stanza diventa di nuovo silenziosa e il ramo non si muove. Nessuno che mi parla,nessuno che cerca di dirmi qualcosa ormai c'è più. Io lo so,glielo leggevo negli occhi,me lo urlavano contro che in realtà lui non voleva tutta questa fine. Era come qualcosa di proibito da dire; un segreto. Una cosa così grande,impronunciabile. Inspiegabile.

**

"Kate,svegliati. Sono giorni ormai che sei in questo stato. Sei una ragazza così solare e mi dispiace per tutto questo. È colpa mia,ne sono complice anche io,ma un motivo c'è per tutto questo. Tu lo sai che Daniel ti ama; lo fa ancora,ti ama ancora. Siete entrambi distrutti ma tutto questo è per il tuo bene,forse quando saprai la verità capirai,ma adesso è troppo presto. Scusami di tutto." La voce di Kim rimbomba nella mia testa,dice la verità riesco a sentirlo. Non riesco però ad'aprire gli occhi,voglio ma non posso.
È come quando vuoi urlare,ma non puoi. Vuoi piangere,ma ti ripeti di non farlo perché non puoi,non devi in quel momento. Ecco è quella sensazione così brutta che ti sale la voglia di urlare,correre,scappare,dirne mille; ma rimani in silenzio,a far urlare dal dolore i tuoi occhi.

Adesso,riesco a sentire le lacrime scendere,voglio aprire gli occhi. Devo riuscirci. Devo aprire gli occhi a un solo scopo: scoprire tutto,correre a cercarlo e farmi spiegare. Urlargli contro,ma poi amarlo,amarlo con tutta me stessa.
Tutto così strano,ma vero.
Tutto così paradossalmente paranormale,ma fantasticamente reale.
Tutto così bello,quanto brutto.
Tutto un soffrire,come gioire.
Tutto una confusione per non aver capito subito quello che veramente si prova per una persona.
È arrivata la persona giusta per me? O forse è solo una mia impressione?

Apro gli occhi e all'inizio vedo tutto ofuscato,ma poi metto a fuoco le immagini. Kim non c'è più e penso se ne sia andato mentre tentavo di aprire gli occhi,al suo posto c'è Lorenzo,appisolato alla sedia.
Mi metto seduta e mi guardo attorno.
Solita stanza bianca e azzurra,con due finestre nella parete destra poco aperte. Poi mi soffermo a guardare il mio braccio,pieno di segno evidenti. I miei capelli ormai troppo lunghi,sono un pò secchi e sbiaditi.

"Kate.." sussurra Lorenzo svegliandosi.

"No,è solo impressione tua. Io non sono Kate." Rispondo fredda alla sua affermazione.

"Beh sì,buongiorno anche a te." Risponde.

"Non te l'ho dato,segno evidente che non ne avessi bisogno." Rispondo subito girandomi verso la finestra.

Può essere figo quanto vuole ma a me non cala molto. So perfettamente che la prima volta stavo per svenire davanti a tanta bellezza,non lo nego,ma proprio lui doveva esserci presente e non Kim?

Sussurra qualcosa di incomprensibile,o che meglio non ho ascoltato minimamente,e poi si alza dalla sedia uscendo dalla stanza. Lo sa lui cosa gli è preso adesso,mica ho risposto così tanto male.
Insomma la mia all'inizio era ironia ma il fatto che ci sia lui qua che lo conosco da appena un giorno e non Kim,mi da fastidio. Insomma conosco Kim da molto più tempo,lui cosa c'entra con me?
Lorenzo..deve avere origini italiane,anche per la sua pronuncia alle volte strana.

Finendo di pensare a tutto questo entra un Kim abbattuto,guardandomi con occhi tristi ma anche pieno di rabbia. Urlano tutto quello che forse voleva dirmi Daniel,che forse vuole dirmi anche solo lui. Urlano scusa,lo sento. Lo urlano così forte che lo sento,le sento forte queste urla.
È visibilmente stanco,sia fisicamente che moralmente e io so che vorrebbe anche solo avere Alessia al suo fianco. Lei ad'esempio,dov'è? È stata avvisata?

"Oh piccola Kate,mi spiace così tanto." Dice con voce stanca e spenta.

"Cosa sta succedendo Kim?" Domando subito.

"Va tutto male,ma ti prometto che un giorno le cose miglioreranno. Stai con Lorenzo,non andartene mai via da lui. Ti voglio bene." Dice lasciandomi un bacio sulla fronte.

"C-Cosa Kim? Che vuol dire?" Domando incredula alle sue parole.
Sono sciocchezze tutte queste,io ho bisogno di lui!

"Lorenzo sa quello che deve sapere,ma niente di particolare,deve solo starti vicina e proteggerti,come ho fatto io solo che il mio tempo è finito." Dice uscendo dalla stanza.

Questa è l'ultima volta che vedo Kim?
Perché? Dove va? Da cosa devono proteggermi? Cosa sa Lorenzo? Perché devo stare proprio con lui? Cosa sta succedendo? Dove sono tutti? Shawn? Caleb? Matthew? Alessia? E i miei genitori si sono chiesti dove mi trovo? Come sto? E Cameron?
Troppe domande,troppi pensieri e troppe poche certezze. È tutto così misterioso,fottutamente misterioso e brutto. Io voglio risposte alle mie domande. Certezze su alcuni dubbi. Voglio sapere e non stare all'oscuro,nel mistero. Mi toccherà aspettare,ma per quanto aspetterò ancora?

Baciami Sotto La Luce Di Mille Stelle. Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora