Capitolo quattro.

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-E tu che ci fai qui ?!- Domando come se lo conoscessi da una vita, e stranamente la cosa mi sembra più realistica che mai, tanto che mi viene da pensare che io sia stupida.

-Ma tu non avevi gli occhi blu ?- Fa però lui, ed io mi stranisco.

-Ho ricomprato le lenti a contatto ma...ehi ! Non si risponde ad una domanda con un'altra domanda.- Faccio acida, e lui non cambia espressione, sempre così fredda, così assente da far venire i brividi.

-Ci abito.- Risponde puntando quegli occhi così freddi nei miei, che al momento il loro colore naturale è nascosto dalle lenti a contatto marroni.

-Dove ? Nel bosco ?- Mi guardo intorno scettica.

-Fai troppe domande...- Dice in un'espressione infastidita, come se le mie parole avessero un volume troppo alto per lui.

-Perché sei su di un'albero ?!- Faccio poi, accusando il leve fastidio dietro il collo, segno che sono stata troppo con la testa alzata.

-Adesso mi stai davvero infastidendo ragazzina.- Ringhia, ed è impressionante come quel viso che pare non provare emozioni, fa spazio solo alla rabbia.

-Ragazzina a chi ?! Avremo si e no la stessa età !- Sbotto.

-Certo che voi umani non vi arrendete mai.- Alza gli occhi al cielo. -Senti, non voglio farti del male, sparisci dalla mia vista fin quando ne hai il tempo.- La sua voce prende immediatamente una nota sinistra, mentre io quasi rabbrividisco.

Ha per caso detto..."voi umani" ?!

-Anron ! Non infastidire la mia bambolina !- Una voce femminile e perversa sembra parlare insieme al vento. D'un tratto una figura corre alla velocità della luce verso di me, quando poi riconosco Lola, che mi stringe un braccio sulle spalle e mi prende il visto tra le dita dell'altra mano. -Guardala quanto è carina...ha cambiato anche occhi !- scuote la mia testa in direzione del biondo ed ha un sorriso perverso in volto, a pochi centimetri dal mio viso, e non posso fare a meno di sentire il suo alito che sa di alcol.

-Lola hai bevuto !- Sbotta il ragazzo saltando giù dall'albero. Afferrando la ragazza e portandosela a se, scollandola da me. Muovo leggermente la mascella, caspita quanto stringeva !

-Lo zio ha uno scaffale pieeeeeno di alcol.- Ride in modo isterico, mentre allarga le braccia.

-Come...come diamine...come diamine hai fatto a correre in quel modo ?!- Sbotto verso di loro e il ragazzo mi guarda malissimo.

-Jo...vieni con me.- Mi sento tirare per le spalle e mi accorgo di essere stata presa da Esmeralda. Mi porta davanti al pub.

-Certo che siete dei tipi strani eh.- Mi guardo continuamente indietro, vedendo Anron che cerca di impedire a Lola di raggiungere la sua "bambolina".

-Strano che ti chiama così. È come sua madre chiamava la zia...è un aggettivo ormai entrato nella storia dalle nostre parti...- Spiega la rossa. -Sentimi bene.- fa poi, costringendomi a guardarla negli occhi. -Tu adesso non ti ricorderai assolutamente niente di ciò che hai visto.- detto questo, una strana luce appare nei suoi occhi.

Rimango a fissarla per qualche minuto, sbattendo continuamente le palpebre.

-Senti...non è una cosa che accade a comando sai ?- Faccio poi.

Lei fa un'espressione assolutamente interdetta, per poi fissarmi di nuovo.

-Non ti ricorderai più di niente ho detto !- Sbotta, ed ecco di nuovo una strana luce apparire nei suoi occhi.

La figlia del maledetto. (IM2) ||SOSPESO||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora