Capitolo ventiquattro.

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Ma buonasera e.e
Eh sì ! Eccomi tornata con un nuovo aggiornamento, e questo solo grazie a voi ! Con tutti i commenti positivi che mi sono arrivati mi avete fatto venire una voglia di scrivere assurda ! Ed ecco qui !
Vi ringrazio nuovamente e un ringraziamento grandissimo va a chi mi ha sostenuta ieri e anche in questi cinque mesi, quindi, beccatevi sto capitolo !
Alla prossima ❤️

Mi avvicino lentamente ad Elliot, immobile, mentre guarda il vuoto, la faccia dispiaciuta e una mano tesa in aria, gli giro in torno, ma è immobile.
Uguale per le mie due migliori anche; René stava giusto sbuffando, molto probabilmente il motivo è semplice, nella sua testa frullava la frase 'un'altra festa rovinata', Loren invece in bilico su di un piede, con un pugno in alto e faccia contrariata, che stava giusto camminando verso Elliot per dargli probabilmente un pugno.

-Cosa diavolo è successo ?!- Sbotto senza parole.

-Alexandra ha semplicemente fermato il tempo.- Risponde Alejandro, non potendolo fare la ragazza in questione dato che...sta fluttuando a gambe incrociate a ben un metro del suolo ?!

CHE ?!

-Cooooosa ?! Ma cosa sta facendo ?!-

-Si sta mettendo in contatto con...le Stelle, si, può sembrare strano..- Esme sembra abbastanza scossa, mentre si gratta il retro del collo, confusa. -Ma siete sicuri non sia un semplice malinteso ?!- sbotta successivamente.

-E cosa te lo farebbe pensare ?- Alejandro la guarda riluttante.

-Insomma, guarda i suoi occhi ! Sono marroni, le descrizione della piccola Astra specificano che ha gli occhi del padre, identici !- Mi indica, per far notare quanto dice.

Sono al quanto scombussolata, non ho idea di cosa stia accadendo, o tutto ciò è una candid camera e sotto al piccolo culetto di Alex c'è un vetro ultra invisibile e sia Elliot, che René e Loren hanno fatto una scuola per mimi, oppure è semplicemente tutto uno strano sogno data dalla droga che mi ha iniettato il moro per stuprarmi, sennò non si spiega.

-Sono lenti a contatto.- Sussurra Anron a capo chino, poco distante da noi.

-Eh ?- Sussurra Esme.

Anron fa' un semplice gesto di mano, e subito dopo mi bruciano leggermente gli occhi, strofino e me ne pento subito, ma non sento niente, le lenti non ci sono più.

Esmeralda accorre verso di me, a pochi centimetri dal mio viso, osservandomi gli occhi con accuratezza e speranza, speranza che vedo sciogliersi sul suo viso dalle guance rosse e quel poco di lentiggini che l'adornano.

-Diamine...- Sussurra, piano.

-Cosa c'è ?! Cosa sta succedendo ?!- Sbotto ormai in preda all'ansia, non so come reagire, sono paralizzata ma tremo, il cuore tra poco schizza via e la testa comincia a girarmi.

-Sei...mia cugina. E si è una cosa bella, bellissima direi, non avrei preferito Astra più azzeccata, ma...non penso tu sia pronta ancora.-

-Pronta a cosa, per la miseria ?! Insomma, parlate, qui non ci sto capendo nulla, so solo che una mia amica fluttua, l'altra dice che sono sua cugina e tutti sono bloccati da non so' cosa, cioè, prima dite che non sono pronta e poi succede tutto così all'improvviso, sentite se è uno scherzo non è affatto divertente !- Faccio istericamente, con l'ansia che ormai ha preso il sopravvento su di me.

-Avanti Jo...Astra, non è poi così male tutto ciò, per ora non possiamo dirti niente, dobbiamo aspettare che Alexandra si svegli, poi vedremo come agire, ok ? Ti promettiamo che non ci sarà niente di troppo affrettato, giusto per non mandarti sotto shock.- Sorride Alejandro, avvicinatosi a me, mi avvolge in un piccolo abbraccio dove non posso che affondarci dentro, regala sicurezza e calore, tanto tanto calore...troppo, cavolo ! Ma ha la febbre ?! Misurerà 40 gradi il suo corpo.

La figlia del maledetto. (IM2) ||SOSPESO||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora