Capitolo ventinove.

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-Ma dov'eri ?! Ti abbiamo cercata ovunque, tra poco iniziamo i balli e dopo di quelli ci sarà la "sorpresa".- Bisbiglia Esmeralda, vedendomi uscire dal bagno.

-Mi stavo solo incipriando il naso.- Mi giustifico, mentendo, non è molto bello da dire che ho origliato una conversazione privata.

-Andiamo, dobbiamo trovare Anron.- Mi prende per la mano, trascinandomi con lei tra la folla.

-Cosa c'entra Anron scusa ?- Domando turbata.

Meglio lo evito, meglio è.

-Dovete ballare no ? Non me ne frega quello che è successo fra voi due, avete un ruolo da mant...papà !- All'ultimo interrompe la sua mini corsa e il suo discorso, fermandosi davanti ad un uomo alto e magro.
Ha i capelli neri, corti e leggermente boccolati sul davanti, gli occhi verdi come fari lampeggiati sono gli stessi della mia amica, o meglio mia cugina.

Lui dev'essere...Jake..no no...Jecob...no !

-Dove corri così ? Sei la nipote dei reali, mica una ginnasta olimpionica.- Le sorride, passando poi a guardare me. -Tu devi essere la ragazza di Ronny, piacere io sono Joshua, ma per favore chiamami Josh.- mi sorride porgendomi la mano.

La stringo, anch'io sorridendo. -Jo.-

-Papà dobbiamo andare, Anron ha fatto di nuovo uno dei suoi giochetti di prestigio ed è sparito per via del ballo, dobbiamo trovarlo.- Esme fa per andare.

-Trovarlo ? Giochi di prestigio ? Sono sempre stato qui emerite ignoranti.- E ci voltiamo, vedendo il biondo con un calice di vino in mano, mentre ci guarda con un sopracciglio alzato.

-Josh vieni ! Marte ti vuole salutare.- Urla Lily da lontano. -Arrivo.- risponde il ragazzo, salutandoci e andandosene.

-Bene, ti ho trovato, avverto che le danze possono finalmente iniziare.- Sorride la rossa, facendo per andarsene.

-Ehm, no, Esme !- Ma lei è già andata e non mi sente.

Guardo Anron, sono a disagio, molto a disagio, pensare che devo stare vicina a lui, ballare in mezzo a tante persone, no...no per favore !

E se sbaglio ? Non so nemmeno come si balla.

-Avanti non ti mangio, puoi anche evitare di diventare rossa come un pomodoro.- Ghigna, bevendo un piccolo sorso dal calice.

-Che...? Non penserai di certo che sono rossa per te, tsk. Sono nervosa perché sono una frana nei balli di coppia.- Sbuffo, sperando che la musica non arrivi mai.

-Già, peccato che è uno di quei tipici balli anni venti.- Aggiunge Anron, facendomi sobbalzare.

-Ci vorrà una magia...- Sospiro rassegnata, quando poi m'illumino e guardo il ragazzo che già ha capito al volo.

-Scordatelo, voglio ridere di gusto mentre farai schifo.-

-Anron ti ricordi che mi hai profondamente ferita con tutte le cazzate che mi hai sempre detto, quindi ora o fai uno di quei giochetti da Harry Potter oppure me ne vado !- Lo minaccio col dito alzato vicinissimo al suo viso.

-Ma certo, vai, vai in mezzo allo spazio cosmico ad esattamente 2.537.000 anni luce dalla terra, morirai solo dopo...i primi tre secondi ?- Constata e giuro che ora vorrei morire sottoterra.

-Va bene, questo non era calcolato ma ti prego non farm...- E all'improvviso sento delle trombe strimpellare nelle più beate note del jazz stile americano e no, non ce la faccio...cosa ?
-Dove siamo ?- domando ad Anron.

La figlia del maledetto. (IM2) ||SOSPESO||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora