Capitolo diciannove.

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Punto di vista di Esme.

Riordino i libri nella mia libreria, mentre canticchio una canzone, che penso abbia preso residenza nella mia testa, sentita per sfuggita in radio.

Nel frattempo penso alla festa che avverrà tra pochi giorni, ma sopratutto a Jo.

Al dire il vero più passano i giorni, più penso che sia davvero un pezzettino mancante quella ragazza. Ci intendiamo alla perfezione, quasi su tutto, a parte per il suo carattere semi chiuso e sempre serio, tanto che mi ricorda lo zio Anron in diverse occasioni.

Eppure la sua aura non fa altro che emanare tristezza, solitudine e dispiacere, probabilmente dato una cosa passata, ma ultimamente è cresciuta e penso di sapere di chi sia la colpa.

Ronny è molto strano, troppo strano, ultimamente non si capisce, non che qualcuno ci sia mai riuscito, per l'amor delle Supreme, ma adesso sembra veramente un uomo dotato di ovaie e ciclo mestruale perenne.

Mi volto verso lo specchio e noto la mia smorfia di disgusto immaginando Ronny mestruato.

Ritornando a Jo...non so più quello che fare, insomma, si vede lontano chilometri che si trova in conflitto con se stessa, vorrei solo trovare il modo di renderla felice.

-Che palle...- Mi lascio sfuggire avvilita.

-Esme la cena è pronta, ci sono anche i nostri.- Irrompe delicatamente Ronny in stanza.

Alzo lentamente il capo, che ho abbassato in precedenza, puntando i miei occhi verdi su di lui.
Ronny mi guarda con quella sua espressione annoiata e che sembra sia incazzato con il mondo, quando poi si accorge del mio sguardo mi guarda perplesso.

-Ma che vuoi ?- Ovviamente lui sfoggia la sua innata tolleranza.

-Vieni qui...- Socchiudo gli occhi in una fessura, chiamandolo con l'indice.

Lui aggrotta la fronte e si avvicina lentamente, gli faccio segno di chiudere la porta e ubbidisce.

-Succede qualcosa ?- Domanda stranito.

-Tu fra tre giorni hai da fare ?-

-Dipende.- Mi guarda male.

-C'è una festa, andremo tutti, tu vuoi venire ?- Lo guardo speranzosa.

Lui mi guarda per alcuni secondi, senza espressione, vuoto.

-No.- E si volta, facendo per andarsene.

Con uno schiocco di dita, la porta scompare, impedendogli a Ronny di uscire.

-Tsk. È per questo che odio voi streghe.- Fa' seccato, girandosi. -Sono perfettamente consapevole del fatto che la ragazzina sarà lì, anche perché ultimamente siete più attaccate di due cani in calore, e non ci verrò, possa cadere la terra io...-

-Se non lo fai, giuro che mostro a tua madre il ricordo di quando perdesti la verginità.- Incrocio le braccia al petto.

Anron manca poco si strozza. -Cosa ?! E tu come fai ad averlo ?!- sbotta venendomi incontro.

-Oh tesoro, ti stupiresti delle numerose cose che riesco a fare. E poi quando facemmo la gita ad Est di Andromeda dove entrammo dell'antico tempio delle Supreme, dove per entrarvi bisogna sbloccare ogni tipo di incantesimo, ne ho approfittato per ricattarti in casi come questi.- Spiego fieramente, guardando la sua espressione tramutare lentamente.

-Sei...sei una fottuta bastarda. Tu, tu non puoi mostrare a mia madre quel ricordo, distruggerebbe mezzo universo, quella mi crede ancora vergine !- Cammina avanti e indietro per la stanza, passandosi una mano sui capelli e leggendo una scintilla di terrore nei suoi occhi chiari.

La figlia del maledetto. (IM2) ||SOSPESO||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora