Penso che nel mondo esistano tanti dilemmi, tante cose a noi sconosciute, tanti dubbi e incertezze, tanta voglia di sapere ma allo stesso tempo non.
Al mondo poi siamo tanti individui, ma solo due razze: uomini e donne.Ebbene, ognuno di questi due sessi hanno le loro domande quotidiane e fondamentali, quasi indispensabili nella vita.
Forse per un uomo è tutto molto più facile, loro prendono con leggerezza quasi tutto nella loro vita, ovviamente dipende dai caratteri, ma la maggior parte usa il bellissimo atto del menefreghismo che, ahimè, in alcuni casi non so proprio adoperare.
Per esempio adesso, di fronte al mio armadio, senza sapere cosa mettermi per la festa di quell'idiota di Elliot.
Insomma, non poteva morire ucciso in quell'incidente ? Mi sarei risparmiata questo dubbio esistenziale che adesso mi assilla perennemente.
Il problema è che la metà dei vestiti carini che ho, me li ha regalati lui !
E scusate, ma il mio orgoglio mi impedisce categoricamente ad andare a quella festa, una festa data da lui, a casa sua, con un suo vestito indosso.
Osservo ancora per qualche instante il mio armadio, rigorosamente disordinato, per poi cacciare un gridolino isterico e buttarmi sul letto, manifestando la mia disperazione da donna.
-Ma perché la mia vita è così triste ?!- Sbotto in un lamento, prendendo poi un cuscino e affondarci il viso sopra.
-Forse è perché pensi decisamente troppo.-
Scatto immediatamente e appena vedo il biondo sopra la finestra, caccio un urlo così forte che molto probabilmente Putin ha pensato che l'America gli abbia dichiarato guerra.
Appena riapro gli occhi, dopo essermeli coperti con le mani dalla vergogna, vedo Anron ancora sulla finestra con le orecchie tappate.
Lo guardo malissimo, uno di quegli sguardi super omicidi che molto probabilmente avrò ereditato da colui/colei da cui ho ereditato questo colore e taglio d'occhi.
-Dannazione, somigli troppo a mio zio quando mi guardi in quel modo.- Esordisce con voce schifata.
-Taci !- Gli punto il dito contro. -Spiegami cosa diamine ci fai qui, sulla mia finestra quando abito al quarto piano !-
-Non è rilevante. Quello che trovo rilevante è che mai avrei pensato che tu indossassi biancheria intima abbinata.- Ghigna leggermente, squadrando il mio corpo seminudo sul letto.
-Ognuno ha le sue piccole fissazioni.- Borbotto alzandomi e andando nuovamente verso l'armadio. -Cosa di fai qui ? Non eri forse tu a non voler avere più a che fare con me ?- alzo un sopracciglio squadrandolo in malo modo.
-Voglio accompagnarti io alla festa di Elliot.- Esordisce senza espressione, come se la cosa non lo toccasse minimamente.
-Perché ?!- Sbotto a voce molto alta e molto minacciosa.
-Potresti non fare domande per una cazzo di volta ?!- Ringhia pacatamente.
-Non sono una tipa che fa tante domande, ma quando ho a che fare con vuoi uomini dalle cinquanta sfumature di mestruazioni un giorno si e l'altro pure, allora diventi automaticamente insopportabile !- Gesticolo animatamente.
-Sono solo molto lunatico, niente di cui stupirsi.- Alza le spalle come se niente fosse.
-Non ci voglio venire alla festa con te.- Gesticolo nuovamente, assumendo una postura forte.
-Dannazione, mettiti qualcosa addosso, posso resistere fino ad un certo punto.- Abbassa il viso contraendo la mascella.
Ah, è perché forse sono in intimo.
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La figlia del maledetto. (IM2) ||SOSPESO||
ParanormalSecondo libro, il primo si chiama Il Maledetto. Da adesso contiene eventuali spoiler sulla fine e sulla trama del primo libro. Zaffira e Anron, divenuti ormai i nuovi Sovrani decisero di fare una figlia, che purtroppo, per mano di Letis e di Brukt...