Capitolo tredici.

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È di nuovo il sole a svegliarmi e picchietto subito la mano di fianco a me, dove la sera prima pare esserci stato Anron. Picchietto, ma nulla, sbarro gli occhi ed ecco che vedo il letto vuoto.

Ora che ci penso...e se fosse stato un sogno ?

Mi alzo e mi vesto, controllo l'orologio e sono le 10.00 quando sono pronta.

Scendo e in cucina trovo solo Alejandro dall'aria molto stanca e con un pigiama rosso e arancione addosso, ridacchio mentalmente, non avrei mai pensato di vederlo così, con i capelli scompisciati e gli occhi uno aperto ed uno chiuso.

-Buongiorno.- Dico ridacchiando e avviandomi verso la credenza prendendo dei biscotti.

-Jo !- Sussulta. -...dannazione non ti facevo mattiniera. Se lo sapevo mi rendevo decente !- dice tutto assonnato.

Mi sciolgo in una risata e mi siedo sulla sedia di fronte al tavolo, accanto a lui. -Che serata ieri, mi dispiace per il pugno di Elliot. Ancora non capisco come hai fatto a non muoverti di un solo millimetro.- dico sembrando vaga, ma in realtà voglio saperne qualcosa in più.

È impossibile, Elliot sembra di struttura debole ma posso garantire che ha molta forza, non è assolutamente possibile che Alejandro ad un suo pugno non si sia minimamente scomposto.

-Già...è molto debole quel tuo ex eh.- Dice come se fosse sotto pressione, non guardandomi nemmeno ma posando lo sguardo sulla sua colazione.

-Strano...perché pare essersi rotto la mano.- Ed ora lo guardo come se lo avessi incalzato, diamine, mi sento Horatio Caine di CSI Miami.

Alejandro quasi sussulta, poi alza il viso, mi guarda intensamente negli occhi e ghigna in modo ammaliante. -Sai...io avevo intenzione di parlare di quel nostro bacio...- dice lentamente e con uno charme che mi fa fremere, alzandosi dalla sedia e avvicinandosi lentamente a me, d'istinto mi alzo e mi allontano, ma lui mi segue finché non mi blocca in un vicolo cieco.

-Stai cambiando discorso...- Quasi boccheggio vicino a tutta quella vicinanza.

Perché ?! Perché diamine mi attira in questo modo ?! Insomma, non mi piace, è simpatico e si fa voler bene, ma dannazione, sembra una tentazione continua ed io sono fatta di carne.

-E tu perché cambi sguardo...guardi le mie labbra...- Parla in modo estremamente lento, trasudando sensualità da ogni singola parola e muovendo quelle dannate labbra in modo ancora più sensuale in quel suo ghigno così...ah !

-Ale...- Sussurro, avvicinandomi a lui poco a poco mentre lui fa lo stesso.

Le nostre labbra stanno per scontrarsi, si sono appena sfiorate quando...

-Ma non fatemi vomitare.- Ringhia una voce dietro al rosso.

Trasalisco ed è come se mi risveglio da un sogno. Alejandro si stacca e si gira come se niente fosse verso il fratello, vestito di tutto punto, con tanto di mantello.

-Fratellino alla buon ora ! Peccato che mi hai disturbato.- Dice come per vantarsi.

Aspetta che ?!

-Brutto sbruffone !- Vado davanti ad Alejandro e gli tiro un sonoro schiaffo sulla guancia e...da non credersi ! Si sta massaggiando anche la mascella ! -Non so cosa diamine mi hai fatto ma non lo fare mai più !- sbotto tirandogli anche una spinta e facendogli fare un volo per mezza cucina.

Ok sono arrabbiata.

-Cosa succede qui ?- Domanda Alexandra facendo capolino nella stanza.

-Tuo fratello ha tentato nuovamente di sedurmi !- Sbotto anche contro di lei.

La figlia del maledetto. (IM2) ||SOSPESO||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora