Capitolo otto.

4.2K 372 82
                                    


Il sole picchia sui miei occhi con insistenza e prima di avere la forza di girarmi, ne passa di tempo. Quando poi, tra la confusione di prima mattina e lo scombussolamento della sera prima, mi alzo di scatto dal letto.

Mi ritrovo in quella grande ed imponente stanza, arredata in modo assolutamente sublime e con gran classe. Sono giusto al centro del letto a tre piazze, e quasi devo strisciare per scendere.

Connetto ciò che è successo la sera prima e mi tocco la testa ricordando il dolore intenso e lancinante.

È stato premuroso da parte dei ragazzi ospitarmi qui per la notte.

Noto con gran dispiacere che sono in camicia da notte...chi mi ha cambiata ?!

Menomale mi ero fatta la ceretta ultimamente, sennò sai che figura !

Di fatto la camicia da notte mi arriva poco più sotto il ginocchio ed è fatta di morbidissima seta color rosa pallido. Sono scalza e guardandomi allo specchio sembro quasi Samara di The Ring, dato che ho i capelli inguardabili.

Mi faccio una coda alta e dopo un po' sento le morse della fame. Speriamo che hanno qualcosa da mangiare.

Esco dalla porta e mi guardo intorno. Tutto è così calmo e pieno di pace. È la prima volta che sono in questa casa di giorno, ed è tutto così luminoso. La casa acquista i colori caldi del sole, facendo quasi sembrare che questo è un bel giorno di primavera.

Scendo una delle due grandi scalinate che portano alla zona notte e mi dirigo verso la cucina.

Appena faccio il mio ingresso però, sussulto, vedendo Anron in pantaloncini corti e a petto nudo, seduto davanti al tavolo mentre trangugia dei cerali nel latte. Schiena ricurva e gomiti poggiato sul tavolo lo rendono ancora molto più sexy di quanto già non sia a petto nudo, con quel suo fisico magro ma incredibilmente scolpito, con quella sua schiena contratta e perfetta.

Dio...ho un debole per le schiene.

-Buo...buongiorno.- Boccheggio senza fiato.

Lui non mi da la minima attenzione, continua a mangiare tenendo lo sguardo basso.

Beh...io sono stata educata.

Cammino verso il frigorifero e noto degli yogurt alla fragola, i miei preferiti. Ne prendo uno e cerco disperatamente il cassetto delle posate, che però non trovo dato le dimensioni decisamente esagerate della cucina.

-Ehm...sai per caso dove sono i cucchiai ?- Domando timida, quel ragazzo riesce a farti sentire di peso anche senza che ti guarda.

Lui senza dire niente e senza guardarmi minimamente in faccia, va' verso un cassetto verso la fine della cucina e ne estrae un cucchiaino, che poggia sul piano della cucina per poi ritornare al suo posto.

Mh...credo sia di malumore stamattina.

Lentamente, arrivo alla tavola e mi metto a sedere dall'altro capo, opposto a lui, tanto per non infastidirlo maggiormente. Mi siedo e in completo silenzio consumo la mia colazione.

Dopo un po' il biondo smette di mangiare, e riposa le stoviglie sporche nel lavabo.

Prima che esca dalla cucina, non posso fare a meno di parlare.

La figlia del maledetto. (IM2) ||SOSPESO||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora