Capitolo quattordici.

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Dannazione sono così agitata !

-Per la miseria Astra riprenditi !- Loren mi tira un sonoro schiaffo sul viso, facendomi riprendere il controllo di me; ho avuto un attacco di panico e un terremoto stava per cominciare.

-Colpo basso usare il mio nome.- La guardo male ma in realtà la sto ringraziando mentalmente.

-Ha fatto bene ! Dio santo, non eri così agitata nemmeno quando Elliot ti chiese di uscire.- Sbotta René, seduta in modo composto sul mio letto.

-Non so nemmeno io perché sono così agitata. In fondo non dovrei farmi tante paranoie, ma quel tizio, Anron, ha i miei stessi occhi, i miei veri occhi ! Inoltre l'altro Anron mi sta facendo uno strano effetto, odio questa situazione del cazzo !- Sbotto poi.

-Se proprio vogliamo parlarne, dall'arrivo di questi nuovi arrivato non sei più te stessa. Insomma, non ne ho idea, ho uno strano presentimento.- Dice Loren serissima.

-Io ce l'ho dalla prima volta che li ho visti.- Sospiro.

-Poi questo nuovo Anron. Non lo so, i tuoi occhi sono...unici ! Abbiamo cercato anche su internet ma quel blu non si trova veramente da nessun parte.- Riflette René.

-Non credo che chi ha gli occhi come i miei si faccia le foto e le pubblichi in modo da creare una sorta di fratellanza, no ?- Faccio ovvia, ma non smuovendola dalla sua espressione pensierosa.

-Per me non sono umani...- Dice Loren.

-Ma non dire cazzate !- Sbottiamo io e René all'unisono, facendola sussultare.

-Mi faranno uscire pazza, ne sono certa.- Dico facendo sprofondare le mani nei miei capelli, dando pieno atto della mia confusione. 

-Astra muoviti, tra poco dovrebbero arrivare a prenderti.- Interviene Loren guardando l'orologio sul muro.

-Ok vado, ma smettila di chiamarmi in quel modo !- Sbotto prendendo il vestito e chiudendomi in bagno.

È un vestito classico, bianco che fascia il mio corpo alla perfezione, arriva più o meno sopra al mio ginocchio ed ha le maniche lunghe, con una bella scollatura che lascia libere le spalle. Metto i tacchi a spillo dello stesso colore dell'abito e non posso fare a meno di pensare che forse sto esagerando, ma insomma, sono dei ricconi, chissà dove diamine mi portano.

Esco dal bagno e non posso fare a meno di notare le facce soddisfatte delle mie amiche.

-Lo rivoglio integro, mia cugina ci tiene a quel vestito.- Dice René.

-Risalta persino i tuoi occhi.- Sorride Loren.

Aspetta che ?!

-I miei occhi ?! Oh no, le lenti !- Corro immediatamente in bagno, applicando le lenti a contatto di fretta e furia.

Appena ritorno dalle mie amiche trovo René che rimprovera Loren sul fatto che non doveva ricordarmi quel particolare.

-Adesso bast...- Ma all'improvviso suona il campanello. -Dannazione sono arrivati !- Inizio ad agitarmi nuovamente quando poi il vento inizia a avvolgere la stanza.

-ASTRA !- Sbottano René e Loren all'unisono, riscuotendomi.

-E va bene. Sono calma...- Prendo un respiro profondo. -Auguratemi buona fortuna !- faccio poi, scomparendo dietro la porta.

La figlia del maledetto. (IM2) ||SOSPESO||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora