Naomi chiama mentre sono nel salone dopo pranzo. Siamo li, tutti ammassati intorno alle poltrone, a
preoccuparci per Leah, quando sullo schermo del mio cellulare appare la scritta IMOAN.
«Ehi, tesoro» le dico e sorrido a Mackenzie che sta raggiungendo la postazione dietro al banco.
La voce di Naomi è confortante nella sua ruvidezza.
«Be', sembri allegro.»
Lo confesso, nonostante tutti i casini con Jesse, Leah e lo psicologo, sono quasi di buonumore.
«Ho sentito dire che è in infermeria» dichiara Belle avviandosi al piano di sopra.
Tyler mugugna.
«Speriamo non le sia venuto un infarto.»
Stephen alza le braccia ed esclama:
«Tyler, non dirlo nemmeno per scherzo».
«Alle anoressiche vengono sempre gli infarti. Succede.»
Cerco di non ascoltare. «Come va la scuola?» chiedo a Naomi.
«Bene. E Jesse sta da dio» aggiunge prima che glielo chieda.
«Lo tengo d'occhio.»
«Sta mangiando?»
«Sì, sì. Ed è stato fantastico nell'ultima partita di hockey. Davvero, sta benone.»
«Grandioso.» Copro la cornetta e intercetto lo sguardo di Annie che rientra dal cortilestrascicando i piedi.
«Novità?»
Lei scuote la testa.
«Manchi molto a Jesse» dice Naomi.
«Tutte le volte che parliamo non fa che dirlo.»
«Sta bene ora.»
«Sì. Ma è triste.»
Belle arriva correndo dal corridoio.
«È in infermeria.»
«Cos'è successo?»
Ha la faccia tutta rossa.
«Si è rotta un braccio.»
Mi cade il telefono dalla mano.
«Che cosa?»