Caro Ian,
prima, qua in Arizona, una ragazza seduta accanto a me in treno mi ha riconosciuta, e abbiamo cominciato a parlare. Prima che scendesse, mi ha detto che nemmeno lei, prima, capiva perché io sono popolare, visto che non ho nessun talento brillante, ma "dopo averti parlato, capisco tutto. Ciao Veronica, grazie mille".
Ci sto pensando da trenta minuti, ma ancora non ci arrivo.Io non so perché sono popolare.
I posti che ho deciso di visitare, come l'Antelope Canyon, in Arizona, hanno tutti un motivo per cui sono famosi, conosciuti, stupendi. Io, però, non ho un talento particolare. Non sono una cantante, non suono in una band, non sono una scrittrice o una vlogger di successo. Sono solo la figlia di un grande batterista contemporaneo, il quale sta segnando la storia della musica con la sua band. Io odio essere popolare in questo modo, perché, allo stesso modo lo è Paris Hilton, e io odio Paris Hilton. Devi essere famoso se hai qualcosa di memorabile e diverso dagli altri, perché le persone che ti prendono come esempio abbiano un modello positivo, e imparino a sviluppare le loro qualità personali. Io, a loro, non ho niente da offrire.
Sono stata invitata in totale a sette interviste in quattro talk show diversi, ma nessuno hai mai saputo darmi una risposta convincente, e a ognuno chiedevo sempre perché mi avesse invitata. Nessuno, Jimmy, il primo, Ellen, James o Stephen.L'unico che mi ha spiegato il perché non è un presentatore di fama mondiale con un proprio talk show, è Connor.
Conobbi Connor quattro anni fa, quando notai la notifica del suo follow su Instagram. Prima, avevo visto qualche pezzo di uno o due video suoi, ma non ci prestai molta attenzione.
Quella notifica arrivò dopo la mia prima intervista. Là, Jimmy Fallon tirò fuori quello più profondo che stava dentro di me, che nemmeno io sapevo di avere. Parole, pensieri e opinioni che uscirono senza che io ci pensassi su.
Poco dopo, mi arrivò un messaggio di Con su direct. Era un semplice "ciao (:", ma capii che aveva riscritto quel messaggio più volte. Cominciammo a parlare, finché mi disse "ho visto la tua intervista, qualche giorno fa, e ti giuro, non ho smesso di pensarci. sembravi così naturale, mentre parlavi della tua mente, fiera e orgogliosa. ho cercato in questi giorni una risposta alla domanda che tu hai porto a Stephen, quella 'quindi, perché io sono famosa?'".
Rimasi sorpresa da quel messaggio, e lo rilessi più di una volta per capirlo meglio. Cercai di cambiare discorso, ma lui continuò. "sei popolare, Veronica, per te. non perché sei figlia di Shannon Leto, o amica di alcune delle celebrità più famose in America, o perché hai fatto qualche servizio fotografico, ma perché sei tu. hai una mente tua, un pensiero originale e un'opinione personale su tutto. e, inoltre, riesci a scavare a fondo nell'analizzare qualsiasi cosa tu abbia davanti. alla domanda di Stephen 'perchè questa non è una sedia?', tu, con semplicità, hai risposto 'quale sedia?'. cioè, questa cosa mi ha mandato fuori di testa, voglio che lo sappia". Scoppiai a ridere, e continuammo a parlare fino a tarda notte, su Instagram. Stavo per salutarlo, quando mi inviò un altro messaggio. "non è che potrei avere il tuo numero? sai, per comodità...". Lo presi in giro per un po', ma poi glielo diedi senza esitare.
Da quel giorno, le conversazioni che ho con lui sono alcune delle migliori che abbia mai avuto.Solo dopo, però, sono venuta a sapere che il mio attaccamento a Connor era una delle cause che ti portò a lasciarmi. Non avevi mai voluto conoscerlo, ma solo dopo ci arrivai. Tu avevi paura di vedere il tuo ruolo soffiato via lentamente da Con, così tu stesso gli hai lasciato il posto, fingendoti il duro della situazione.
Beh, Ian, non eri il duro, eri, e sei tutt'ora, solo il coglione.
Da quando hai deciso di andartene, giusto per interderci, Con non è diventato il mio ragazzo, come tu credevi, bensì il mio migliore amico, infinite volte migliore rispetto a quello che eri tu.Mi sono seduta per terra, cinque minuti fa, e ho guardato in alto. Da lontano, queste pareti sembravano uguali a tutte le altre pareti rocciose di una montagna, erosa per secoli e secoli dal vento e dalla pioggia. Queste qua, però, da vicino hanno un aspetto caratteristico, che rendono l'Antelope Canyon una meta molto conosciuta. Le parti interne del canyon hanno assunto con l'andare del tempo un motivo formato da linee scavate nella roccia rossa, che lo rendono riconoscibile.
Guardo in alto, Ian, e mi ritrovo a pensare che hai torto. Sbagli, quando dici che da vicino 'tutto fa più schifo, rispetto a una visione generale'.
Da lontano, noi, come questo canyon, sembriamo tutti uguali. Guarda Chicago, quel mare di persone che camminava sui marciapiedi. Ci sembravano tutti uguali, tutti freddi e tutti concentrati solo sui soldi.
Ma quando ti avvicini a una persona, ci parli e cerchi di vedere il tuo mondo con un po' della sua mente, dei suoi pensieri, ti rendi conto che, in realtà, più vicino vai a una persona e più bella è. Poi, ovvio, dipende dalla persona, ma in tutte c'è del bello, e noi, come membri della stessa razza umana, dovremmo aiutare a portare fuori il buono nelle persone etichettate cattive, al posto di sbatterle in un carcere sovraffollato e lamentarci su come stanno bene loro là dentro.Dovremmo tutti aprire gli occhi, e guardare le persone da più vicino, più a fondo.
dall'Arizona con furore,
ROnnie.___[N/A]___
Alloooooora, un piccolo
annuncio. molto probabilmente
gli aggiornamenti di questa storia
non saranno regolari,
perché la trama a cui
ho pensato è abbastanza ingarbugliata,
quindi mi serve del tempo per scivere capitoli degni della storia, e della mia approvazione.
DETTO QUESTO,
vorrei ringraziare le mie due consigliere di fiducia, @EleMeng e @chjarx per avermi aiutata.
sarei ancora in alto mare senza di voi.
bene ciao,
Ro.
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