Solo ora, dopo tanto tempo, mi ricordo del perché avessi deciso di non cancellare quella foto da Instagram, l'unica che ho tenuto nel mio profilo con Ian. Mi ricordo come le sue labbra calde sul mio collo mi fecero rilassare dopo un esame andato male, mentre tornavamo al suo appartamento a Chicago, dopo troppe ore di volo. Mi ricordo come mi teneva stretta fra le sue braccia, con una mano intorno al collo, salda sulla spalla sinistra, e una tra i miei capelli. Mi ricordo delle occhiatacce che ci mandavano anziani e ragazze intorno a noi su quel vagone della metro, forse invidiose o solo tristi.
Solo ora, dopo tanto tempo, decido di dare un'occhiata al suo profilo Instagram. E appena le sue ultime dieci foto mi raggiungono il cervello, capisco perché non lo avessi più guardato, per tutto quel tempo. Una successione di feste, sigarette e ragazze a caso che lo baciavano senza la minima traccia di passione. Mi gira la testa, perché questo non è il ragazzo che conoscevo io, che è stato insieme a me per poco più di un anno. Scelgo l'ultima foto che ha postato, e riconosco due delle tre ragazze che stanno mezze nude accanto a lui. "Le conoscevo al liceo-" mi disse un giorno, quando le incrociammo in un parco a Chicago, "-Erano simpatiche, parlavamo spesso. Solo che adesso sono due troie che non immagini. Non voglio più averne a che fare" aggiunse, prima di lasciarmi un bacio sulla guancia e continuare a camminare. Ora, però, solo due giorni fa, erano in reggiseno attaccate a Ian, senza maglietta. Un'altra ragazza, inoltre, stava sulle spalle di Ian, chinata sopra la sua testa, mentre portava una canna vicino alle labbra di Ian. Prendo un grande respiro, attirando così l'attenzione di Connor.
"A chi vuoi dichiarare guerra questa volta?" domanda, facendomi sorridere. Io lo guardo, e gli porgo il telefono, prima di cominciare a mangiarmi l'unghia del pollice.
"Chi è?" chiede, confuso.
"Ian". Con solleva la testa di scatto, più disorientato di prima.
"Ma sei sicura?". Annuisco, mentre lui riabbassa gli occhi sul telefono, e guarda altre foto del suo profilo. "Mamma mia, Ro".
"Mi aveva detto che due di quelle tre della foto le odiava, non voleva averci niente a che fare. Aveva". Osservo l'espressione di Connor, e colgo un piccolo cambiamento, prima che scriva qualcosa con il mio telefono. "Con cosa stai facendo?" domando, sporgendomi verso il suo letto, accanto al mio. Connor scuote la testa, mentre blocca il cellulare. "Non hai scritto un messaggio, vero?"
"Non esattamente. Più che altro un...commento".Un minuto dopo, lo schermo del telefono si illumina di una notifica, ed entrambi leggiamo un nome che non avrei voluto vedere.
Ian McWilde.-Mi spieghi il tuo problema, Veronica?
Connor mi guarda in attesa, come se dovessi dirgli qualcosa.
"Cos'hai scritto, Joel?". Lui ridacchia, prima di
"Ho solo detto che secondo me avrebbe dovuto considerare una carriera da attore".
Fisso Connor per qualche secondo negli occhi, con un sopracciglio alzato.-Potrei farti la stessa domanda
-Non ci casco un'altra volta, Ronnie
-Cascare in cosa?
-In quel tipo di trappola che tendi sempre.
Ti fingi innocente, così da farmi sentire in colpa, cosa che NON SONO
-Se non hai niente di cui pentirti non hai bisogno di sentirti in colpa, Ian
-...lo stai rifacendo
-Ti stai concentrando su aspetti poco importanti
ti senti in colpa?
-Ti ho detto di no
-Io un po' mi sentirei male
-E perché dovrei?
-Perché, parole testuali, "non voglio più avere niente a che fare con Rebecca e Julia"
-Questo era anni fa
-Questo era per ingannarmi
-Come puoi dire una cosa del genere, Ro?
-Come puoi continuare a prendermi per il culo, Ian?
-Non l'ho mai fatto
-Perché mi hai lasciata, allora?
-Non posso dirtelo
-Sei sempre il solito coglione.
Mi hai presa in giro per un anno e continui a farlo
-Smettila, Veronica
-Almeno abbi il coraggio di dirmi perché mi hai lasciata
[23:02]Fisso il telefono, mentre Connor mi fissa in attesa di una spiegazione. Sento il cuore battermi nelle orecchie, talmente forte che potrei rischiare la tachicardia. Muovo le dita velocemente, senza uno scopo preciso, in attesa che mi risponda.
"Ro?"
"Io giuro che lo detesto".-Come pensavo
Considera sul serio una carriera da attore, Ian
Fottiti
[23:09]Blocco il telefono e lo lancio sul mio letto, sotto lo sguardo curioso di Connor. Si siede accanto a me, e appoggia un braccio intorno alle mie spalle, mentre sussurra un "Tranquilla, non badare a quel coglione". Passo una mano tra i capelli, e quando mi giro verso Connor, vedo che scorre velocemente tutti i contatti della rubrica, fino alla S.
Intanto, io prendo il mio quaderno, e tolgo il tappo dalla penna.Nel momento in cui scrivo le prime parole della 'lettera', sento Joe urlare dall'altra parte del telefono.
"Joe, abbiamo un problema" esordisce Connor, con tono solenne. Joe si blocca, e guarda attraverso FaceTime prima me, poi Connor.
"Riguarda Ian" aggiunto, mentre firmo quelle poche parole uscite in un momento di rabbia.
"Sono tutt'orecchi" ci dice Joe, prima di strofinarsi le mani con un'espressione buffa in viso.___[N/A]___
cose che già sento la
libertà farsi spazio nelle mie vene.
comuuuunque,
dimmi,
che ne pensi?ro.
![](https://img.wattpad.com/cover/68816274-288-k71266.jpg)