13th

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Caro Tu,
lo sai, non rileggo mai quello che scrivo. Ecco perché, ogni tanto, potrei sembrare ripetitiva, fissata sugli stessi argomenti, al limite del noioso. Ma sai, più una cosa mi viene in mente, più una cosa è importante per me.
E non mi stancherò mai di ripetere che il mio obbiettivo qua, sulla Terra, è quello di sentire le cose, sentirle sul serio.

E mi sono resa conto, Tu, che una delle cose che mi piace sentire di più, forse quello che adoro di più di tutto, è la libertà che questo viaggio mi sta facendo provare.
La libertà di essere quello che sono sul serio, di dire la prima cosa che mi passa per la mente, di fare quello che mi sento di fare, quello che mi piace fare. La vera libertà, non quella che pensi di avere uscendo di nascosto per trovarti con il tuo ragazzo, o magari fumarti una sigaretta senza che i tuoi lo scoprano. No, non quella. Non ha niente a che vedere con quella che dico io.

La libertà che sento, adesso, in questo preciso istante, come in tutti gli istanti prima, è qualcosa che ti bloccherebbe il cuore, ti fermerebbe la mente, e ti impedirebbe di respirare, perché ogni singolo centimetro del tuo corpo sarebbe infestato da questa leggerezza.
Ci vuole fegato, per affrontare questa libertà, perché non tutti sono disposti a buttarsi via, per lasciare spazio alla libertà, perché non tutti sanno che quando lasci che la libertà ti entri dentro, tira fuori quello che si è veramente. Ma la gente che sa che la libertà porta a questo, ma ancora non vuole lasciarglielo fare, è gente incredibilmente stupida, e incredibilmente paurosa.
Molto spesso quello che pensiamo di essere non c'entra niente con quello che siamo veramente, la maggior parte delle volte scoprendosi veramente ci si ritrova a essere completamente diversi, cambiati nel profondo, ma questo, prima che accada, non si può prevedere. Non puoi prevedere come cambierai, come sarai quando sarai tu, perché quello non sarebbe il vero te. Sarebbe un te influenzato dal vecchio te, che ti allontana dal vero obbiettivo.

Ed è di questo che la gente che sa ha paura.
Ha paura di conoscersi davvero, perché potrebbero diventare quello che dicono di odiare, potrebbero diventare come la gente che li ripelle quando gli passano accanto per strada. Potrebbero perdere i loro amici, potrebbero divorziare dalla mogllie, potrebbero essere odiati dai figli. Quindi preferiscono vivere una vita non loro, senza essere loro, nella speranza che quelle che credono certezze nella loro vita non ne se vadano mai.

Ecco perché, Tu, io mi sento diversa dal resto della gente.
Io non ho paura di quello che posso diventare, io non ho paura di perdere le persone che amo di più al mondo. Le certezze che mi sono creata so che non se ne andranno mai via. Posso cambiare, posso diventare tutt'altra cosa in poco tempo, ma la mia mente rimarrà sempre così, se non più raffinata, più sviluppata, e le mie certezze sono basate su questo. Non sono basate sulla popolarità, sulla bellezza fisica, sulla quantità di soldi.
Sono basate sulle vere qualità dell'uomo, sono basate su quello che ci rende vivi, e io sono sicura che quelle cose non se ne andranno mai.

dal Palau con furore,
ROnnie.

___[N/A]___
non ho niente da dire,
strano.
commentate?
Vi prego, mi sembra di parlare con il muro.

Lu

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