Una volta davanti la porta dello studio infilo la chiave nella serratura e giro.
È quella giusta!
Piano piano la apro ed entro.
Come immaginavo lo studio è super ordinato, merito di mia madre che è una donna molto raffinata e ordinata, il contrario di me diciamo.
Lo studio è formato da: una scrivania abbastanza grande e una sedia da ufficio, davanti sono disposte vicine due poltrone dove di solito si siedono i clienti anche se qui dentro non ricordo di averne mai visto uno.
Mi avvicino e inizio a cercare qualcosa tra i fogli, cercando di rimettere tutto al posto giusto.
Dopo aver fatto il giro di tutta la stanza ed aver controllato tutti i libri sto per perdere le speranze quando la mia attenzione viene catturata da un cassetto.
Provo ad aprirlo ma come al solito è chiuso, cerco la chiave in altri punti della stanza ma niente..
Come farò a trovarla?
Dopo aver perso le speranze decido di andare a mangiare e di continuare le mie ricerche il giorno seguente.
Ma in effetti ripensandoci cosa sto cercando?
So solo che dentro di me sento come se mi mancasse qualcosa, ma non riesco a capire..
Chiudo a chiave la porta e scendo giù a cenare.
Le ore sono volate.
Per fortuna oggi è stata una giornata tranquilla e la stanchezza inizia a sentirsi, così mi sdraio sul letto e crollo in un sonno profondo.
....Il giorno seguente mi alzo stranamente in orario e dopo essermi preparata prendo il pullman per andare a scuola.
Davanti al cancello vedo la mia amica che sta leggendo qualcosa sul cellulare, il suo sguardo da allegro diventa improvvisamente serio.
Ed ora che succede?
"Hey..", inizio a dire ma lei mi blocca.
"Guarda..", dice.
Gira il suo telefono e sullo schermo vedo una foto di Sidney e Jason che si baciano.
Non so che dire così alzo lo sguardo verso Jessie che ha il viso già bagnato dalle lacrime.
"Mi ha dimenticato.. lo odio da morire", stringe i pugni.
"Ei ei non è vero Jess, tu lo ami..", dico.
"No! Sono stufa.. perché a me? Cosa ho fatto di male per meritare tutto questo? Siete tutti felici, e io ogni giorno ricevo insulti, migliaia di coltellate nel petto.. o con foto o con parole.. e inoltre non mi bastano gli altri ma mi faccio male anche da sola!", urla attirando l'attenzione di tutti.Vedo Jamie venire verso di noi.
"Ei che succede?", chiede guardandoci.
Ma invece di rispondere alle sue domande chiedo:
"Che intendi dire quando dici che ti fai male da sola?".
Vedo Jason e gli altri vicini a noi, pronti ad ascoltare ciò che dirà Jess.
Credo che lei non si sia accorta della sua presenza.
Prende un respiro e continua:
"Jacaline non ti sei mai resa conto che metto sempre felpe di taglie più grandi di me? Non riesco più a guardarmi allo specchio sai perché?", faccio 'no' con la testa anche se sento che ciò che sta per dire mi farà male.
"Non mangio più.. non ci riesco.. ci provo, ma appena metto qualcosa in bocca mi viene da rimettere e corro sempre in bagno.. non so cosa mi stia prendendo ma il motivo lo sai anche tu.. io ti giuro non volevo arrivare a questo ma non ce la faccio proprio! E poi..", la interrompo:
"No Jess non mi dire che..", la vedo annuire con le lacrime agli occhi.
Inizio a piangere anch'io portandomi una mano sulla bocca.
"Perché?", chiedo semplicemente.
"È successo un giorno.. il dolore era troppo forte e avevo bisogno di..".
"Sono cazzate! Non serve a nulla..", dico disperata.
Tutti ascoltano la nostra conversazione.
"Ma stavo soffrendo troppo! Era straziante!", dice.
"Tutti soffrono", dico.
"È difficile..", sussurra.
Passano attimi di silenzio.
"Fammi vedere", dico ad un tratto.
"No Jacki.. non..".
"Per favore", la supplico.
Si guarda intorno ed io faccio lo stesso notando che molta gente si è fermata a guardare.
Jason e Jamie sono confusi, ancora non capiscono ciò che la mia amica sta per fare.
"Solo una cosa.. sono tanti?", chiedo.
Annuisce e dice:
"Alcuni sono spariti".
La incito a fare quel gesto.
Con mano tremante si alza le maniche della sua enorme felpa e gira le braccia dalla parte dove sono i tagli.
Non ci credo..
Gli accarezzo le sue esili braccia continuando a piangere.
Tutti guardano la scena a bocca aperta.
Mi catapulto tra le braccia della mia amica.
"Non farlo mai più.. parlami ma non ti tagliare ti prego".
Lei annuisce tremando.
Tutti sono sconvolti.
La campanella è suonata da un pezzo ma nessuno entra.
Poco dopo sento dei tacchi riecheggiare sul suolo.
"Che succede?", chiede Sidney indifferente masticando la sua gomma.
In un attimo ripenso alle parole della mia amica, di quanto soffre e di tutto ciò che si è tenuta dentro finora.. finalmente è riuscita a sfogarsi.
Ripenso ai tagli..
Alle urla..
E l'unica cosa che ho voglia di fare in questo momento è andare da Sidney e urlargli contro per tutto quello che ci sta facendo.
Così dopo essermi staccata dalla mia amica mi giro verso di lei.
Sono stanca di questa situazione.
È arrivato il momento di reagire.
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Hey!
Finalmente ho aggiornato!
Spero che il capitolo vi piaccia..
Come sapete l'altro giorno sono andata al concerto dei Counterfeit.. presto vi scriverò questa mia esperienza.
Vi accenno solo una cosa: ho visto Jamie da vicino e sinceramente lo confermo, era bellissimo.
Buona Lettura!!
-Vi Voglio Bene-
Fra. xx
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~~Il mio primo vero amore~~ Jamie Campbell Bower
Hayran KurguJacaline è una ragazza molto tranquilla, è solare ed energica. A causa del lavoro dei suoi genitori, è costretta a cambiare spesso paese. Per questo motivo non vuole farsi degli amici, ha paura di affezionarsi troppo, ma lei non sa che questo sarà u...