Aidone: era figlia di Pandareo e moglie di Zeto. Per avere soffocato, inavvertitamente, dormendo, il proprio figlio, ne fu così disperata che fu trasformata in un cardellino.Cerambo: era abitante del monte Otris, in Tessaglia e, durante il diluvio che colpì la Terra anticamente, si ritirò sul monte Parnaso, insieme alle Muse.
Dato che offese queste divinità con le sue parole crudeli, fu mutato in scarafaggio.Cigno: era figlio di Steneo, re di Liguria. Si trasferì sulle sponde del Po per piangere la morte del suo caro amico Fetonte. Gli dei lo trasformarono nell'animale che porta il suo nome.
Dedalione: era fratello di Ceice, re di Trachina, e figlio di Lucifero. Per il dolore della morte della figlia, uccisa da Diana, si gettò dal monte Parnaso, ma fu mutato da Apollo in Aquila, mentre era ancora in aria.
Mineidi: erano le figlie di Minia, re di Orcomeno, tebano e si chiamavano Alcatoe, Climene ed Iride. Dichiararono che Bacco non era figlio di Giove e, in disprezzo di quel nome, non presero parte alle feste di lui.
Furono, quindi, mutate dagli dei in pipistrelli.Nittimene: era una bellissima fanciulla della Tessaglia. Si dice che, per aver desiderato sposare suo padre, fu convertita in gufo.
Perifante: fu uno dei primi re di Atene. Si fece tanto amare dal suo popolo che fu adorato come Zeus. Ciò irritò quel dio, che voleva fulminarlo; Apollo, però, al quale Perifante aveva consacrato un tempio, lo mutò in Aquila.
Peristeria: Cupido un giorno, giocando con Venere, la sfidò a chi avesse colto più fiori.
Venere si fece aiutare dalla ninfa Peristeria e vinse la gara.
Cupido, irato, trasformò la ninfa in colomba.Alettrione: era un ragazzino e a lui Marte aveva dato l'incarico di vegliare sulla porta di Venere, mentre egli si intratteneva con lei. Alettrione, colto dal sonno, si addormentò e non diede l'allarme quando Vulcano, il marito di Venere, arrivò.
Marte, per punirlo di questa negligenza, lo mutò in gallo, che, ancora oggi, annuncia, con il canto, il sorgere del sole.
Chelone: era una ninfa bellissima e la sua colpa fu quella di rifiutare l'invito di Giove a partecipare al suo matrimonio con Giunone. Mercurio andò a cercarla nella sua casa e, con questa, la gettò in un fiume.
Dopo ciò, Chelone fu condannata a portarsi la casa sul dorso e a conservare un eterno silenzio.....fu infatti mutata in tartaruga.