Capitolo II.

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'Forse dovrei curarmi, forse è già troppo tardi.
Ho troppi fantasmi dentro e i fantasmi non puoi murarli.'
-Tumblr-

Dopo aver avuto questo piccolo "sfogo mentale" decisi di alzarmi dal letto e di andare in bagno a fare una doccia.

Guardai la sveglia sul comodino.

Segnava le otto di mattina.

Probabilmente i tranquillanti non facevano più l'effetto desiderato visto il mio prestissimo risveglio.

Andai finalmente in bagno.

Mi spogliai, entrai presto nella doccia e feci scendere acqua calda.

Era fantastico sentire quell'acqua percorrere tutto il mio corpo perché mi dava una sensazione di indescrivibile pace.

Quei bellissimi attimi vennero infranti dal picchiettio delle mani di mio padre sulla porta.

Odiavo quando faceva così, allora arrabbiatissimo urlai 'Che diavolo vuoi?'.

Rispose immediatamente che dovevo sbrigarmi perché tra poco meno di due ore sarei dovuto andare con lui ad un importante incontro di lavoro.

Non ne avevo assolutamente voglia, quindi decisi di prendermela particolarmente comoda.

Uscii dal bagno, mi misi una canottiera e un paio di mutande.

Mi guardai allo specchio.

La prima cosa che notai furono i miei pettorali sporgenti frutto di due ore di allenamento in palestra ogni giorno.

Rimasi meravigliato dalla lucentezza dei miei capelli neri quella mattina e mi resi conto di adorare le mie lievi lentiggini.

I miei occhi dal colore azzurro oceano non erano più gli stessi da quando avevo iniziato ad assumere quelle sostanze.

Si erano spenti e non emanavano più tutta quella gioia che fino a pochi anni prima mi caratterizzava.

A me comunque non importava, perché era questa la giusta punizione che un errore come me doveva subire.

Ormai ero diventato il mio nemico e la mia rovina, ma non m'importava.

Gli errori non devono avere sconti, giusto?.

Devono soltanto scomparire e non portare più sofferenza alle altre persone.

Questo è quello che penso ma qualsiasi psicologo non sarebbe affatto d'accordo con me.

Decisi che era arrivato il momento di vestirmi.

Indossai una camicia e dei pantaloni.

Sopra alla camicia firmata indossai una giacca nuova di pacca.

Conclusi il mio abbigliamento con un paio di mocassini neri.

Prima di uscire indossai, però, la mia immancabile maschera che avrebbe impedito a tutti di capire ciò che provavo realmente.

Buonasera a tutti!.
Ecco il secondo capitolo.
Non mi aspettavo che in una sola settimana il libro fosse letto da diverse persone e proprio per questo vi ringrazio molto.
Spero che questo nuovo capitolo non vi deluda e spero che commenterete in molti e che mi seguirete in tanti.
Auguro a tutti buonanotte!🌙

Maledetta Vita. #Wattys2016                              |IN PAUSA & REVISIONE|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora