Capitolo XXIV.

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'L'amore è una rosa, ogni petalo un'illusione, ogni spina una realtà.'
-Charles Baudelaire-

Finalmente avevo risentito la sua voce.

La sua.

Quella di cui mi ero innamorata.

Quella che per molto tempo ho cercato, tra le tante altre di uomini inutili che avevo conosciuto.

La sua era limpida, calma e dolce.

Lo rispecchiava appieno.

Adesso la sentivo lontana.

Troppo distante da me.

Avevo ancora bisogno di sentirla, avevo ancora bisogno di sentirlo vicino a me.

Dovevo prestare attenzione a ciò che facevo.

Non dovevo cadere nelle tentazioni e nelle provocazioni a cui Robert mi sottoponeva quotidianamente.

Avrei dovuto resistere.

Per me.

Per lui.

Per la nostra relazione.

Era bellissimo sentirsi apprezzata.

Anche Mark mi provocava queste emozioni, ma con Robert era diverso.

Il mio cuore, però, non apparteneva a lui.

Mark doveva tornare presto.

I miei soldi iniziavano a scarseggiare ed il timore di dovermi "trasferire" a casa di Robert fino al suo ritorno si faceva sempre più strada in me.

Avrei dovuto evitare con tutta me stessa quella situazione perché sapevo, in fondo, che non avrebbe portato nulla di buono.

Il campanello della mia suite trillò.

Ottimo.

Robert era arrivato.

Sarei riuscita a resistergli?.

Aprii la porta.

Un inebriante profumo entrò immediatamente nella stanza.

Era molto elegante.

Rimase a lungo a guardarmi.

'Sei bellissima...' disse incantato.

Era questo l'effetto che facevo agli uomini?.

Diciamo che non mi dispiaceva.

Inevitabilmente diventai paonazza.

'Sei ancora più bella, così' ripetè lui con la stessa espressione di prima.

Un sorriso comparve sul mio volto.

Con un gesto fulmineo tentò di azzerare la distanza che separava i nostri corpi.

Lo allontanai immediatamente.

Era molto passionale.

'Robert non sono pronta' dissi.

Era totalmente dipendente da me.

Questo mi piaceva.

Finalmente dominavo io.

Avevo un enorme potere su di lui.

Per cosa l'avrei usato?.

Già.

Avrei usato quell'essere per i miei scopi.

Sarebbe stato solo una pedina del mio gioco.

Sarebbe stato un mezzo.

Sarebbe stato ciò che io ero stata per anni.

Usata.

Distrutta.

Disprezzata.

Ora era il momento del riscatto.

Ora ero io a manovrare gli altri come burattini.

Ora ero io.

Sarai mio, pensai.

Buongiorno a tutti!.
Ecco il ventiquattresimo capitolo.
Spero vi piaccia.
Voglio davvero ringraziarvi per i commenti ed i voti.
Avevo provato a fare una nuova copertina.
Ditemi se vi piace, in caso contrario rimetterò quella di prima.
Siccome ho ancora molti capitoli da scrivere prima di terminare il libro, vi avviso già da ora che per tutto il mese di Settembre porterò avanti questo libro.
Penso che lo ultimerò entro la fine di questo mese.
Ci tenevo a dirvi che con l'inizio della scuola farò il possibile per aggiornare due volte a settimana come adesso, in caso contrario troverete un nuovo capitolo o la Domenica o il Mercoledì.
A domenica.
Spero passerete una buona giornata!☀️

Maledetta Vita. #Wattys2016                              |IN PAUSA & REVISIONE|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora